dalla Regione Marche

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lunedì 26 luglio 2021  14:44

Contratto istituzionale di sviluppo sisma, grande partecipazione dai territori per il rilancio strategico del cratere. La regione ha trasmesso al Ministero per la Coesione e ad Invitalia 130 progetti presentati dagli enti territoriali

Grande risposta in termini di partecipazione e di progettualità alla sfida del Contratto Istituzionale di Sviluppo area Sisma volto a dare la prima concreta occasione di ripresa economica e sviluppo ad un territorio che per troppo tempo era stato dimenticato. La Regione Marche nelle ultime settimane si era resa protagonista di una forte azione di stimolo nei confronti degli amministratori locali del cratere affinché alla ricostruzione fisica si abbinasse anche una strategia di sviluppo socio-economico dell’area sisma.
“La grande partecipazione dei Comuni – ha affermato il presidente Acquaroli – testimonia la voglia di ripartenza delle comunità e il grande lavoro svolto per attivare quelle leve strategiche per far tornare competitivi e più vitali i territori duramente colpiti dal sisma. Le politiche regionali che stiamo mettendo in campo intendono focalizzare gli interventi sulle aree interne e sulle aree del terremoto, con l’obiettivo di invertire la tendenza di spopolamento e diventare attrattive per i giovani, offrendo lavoro, servizi ed una qualità della vita elevata. Il metodo seguito ha premiato, evidenziando come la vicinanza ai territori sia sempre più strategica per concertare insieme il futuro della nostra regione”.
Sono infatti ben 130 i progetti pervenuti in Regione Marche presso il Nucleo di Valutazione, Coordinamento e Assistenza Tecnica costituito con DGR 866/2021, per un valore complessivo che supera i 900 milioni di progettazioni confermano la grande risposta delle comunità locali. Si è, dunque, sviluppato un dialogo multilivello che, grazie alla forte volontà del presidente Acquaroli e dell’amministrazione regionale nella condivisione di obiettivi e strategie a medio e lungo termine, ha moltiplicato le potenzialità strategiche che la Regione intende riservare all’area del sisma, che rappresenta circa il 40% del territorio regionale.
“Nonostante un periodo difficile dato sia dalla pandemia che dal forte impegno che gli Enti locali stanno mettendo nell’attività di ricostruzione, – ha commentato l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli – si è visto un incredibile fermento che ha generato progettazioni estremamente interessanti e, quel che è più importante, sviluppate in rete tra Comuni. Si tratta di un grande “parco progetti”; una ricchezza che la Regione ha in dote e che potrà essere ammesso a finanziamento anche sulla base del PNRR, sia quello Italia che relativamente al fondo complementare del PNRR (1,780 miliardi di euro destinato alle aree dell’Appennino Centrale colpite dai terremoti 2016 e 2009). In definitiva: se il CIS, per dimensioni economiche, potrà coprire solo una parte delle progettualità proposte, attraverso gli altri strumenti è intenzione della Regione dare la più ampia copertura alle istanze di comuni. Non avrebbe senso la ricostruzione fisica se non fosse abbinata alla rigenerazione socio-economica del cratere”
Il Nucleo di Valutazione, Coordinamento e Assistenza Tecnica ha esaminato tutte le proposte seguendo i criteri generali e le modalità di valutazione stabiliti con DGR n. 866 del 06.07.2021 e, valutandoli tutti idonei al finanziamento, li ha trasmessi nei termini previsti ad Invitalia, all’Agenzia per la coesione territoriale e al Commissario per la Ricostruzione Legnini, avendo avuto cura di suddividerli negli ambiti di intervento indicati dal Ministero del Sud e della coesione:AMBITO DI INTERVENTON. PROGETTI PERVENUTI
PREVISIONE DI SPESA PER AMBITO
Ambiente e risorse naturali 14 73.377.000,00
Cultura e turismo 35 380.865.000,00
Trasporti e mobilità 15 85.941.000,00
Riqualificazione urbana 34 120.675.000,00
Infrastrutture sociali ed economiche 32 250.541.000,00TOTALE COMPLESSIVO 130 910.509.000,00

Si ricorda infatti che il Cis ha a disposizione 100 milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio e 60 milioni di euro provenienti dalla contabilità speciale del commissario da distribuire tra le regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. A questi potrebbero affiancarsi altri strumenti, sempre destinati al Centro Italia, come i 50 milioni frutto dei risparmi della Camera dei deputati affidati alla cabina di regia di Palazzo Chigi.

lunedì 26 luglio 2021  15:26

Marche, Anas: al via i lavori di raddoppio della Ss16 “Adriatica” tra Falconara e Torrette di Ancona

clicca il Video: https://youtu.be/fa81JWioGDg

Marche, Anas: al via i lavori di raddoppio della Ss16 “Adriatica” tra Falconara e Torrette di Ancona
• Sopralluogo in area di cantiere del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, dell’Assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli e del Direttore Anas Eutimio Mucilli • investimento complessivo di 250 milioni di euroAnas (Gruppo FS Italiane) ha consegnato oggi all’impresa appaltatrice INC S.p.A i lavori di ampliamento della strada statale 16 “Adriatica” nel tratto compreso tra Falconara e Torrette di Ancona, che costituisce il primo lotto dei lavori di raddoppio nel tratto Falconara-Baraccola (variante di Ancona). Nelle prossime settimane saranno gradualmente avviate le attività preliminari di cantierizzazione.
Questa mattina si è svolto un sopralluogo nell’area di cantiere alla presenza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, dell’assessore alle Infrastrutture della Regione Marche Francesco Baldelli, del direttore Progettazione e Realizzazione Lavori dell’Anas Eutimio Mucilli e del responsabile della Struttura Territoriale Anas delle Marche, Paolo Testaguzza.
“Finalmente prende forma una infrastruttura fondamentale per Ancona, per la sua provincia e per tutta la Regione Marche – ha detto il presidente Acquaroli -. Un’opera che deve essere affiancata dal completamento di un iter cominciato da poco, quello del by pass: questo consentirebbe di fluidificare il traffico e arrivare dal centro di Ancona all’Uscita a nord in un lasso di tempo molto minore rispetto ad adesso. Il raddoppio della SS16 tra Falconara e Torrette è essenziale inoltre per l’intermodalità, per la quotidianità di tanti cittadini che finalmente potranno vedrete migliorata la loro qualità della vita e per le opportunità di sviluppo della nostra regione”.
“Abbiamo costruito una visione complessiva delle infrastrutture marchigiane che è mancata nel passato – ha aggiunto l’assessore Baldelli -. L’abbiamo costruita passo dopo passo in questi nove mesi grazie al gioco di squadra con Anas e gli enti locali e oggi ne vediamo già i risultati. Abbiamo sin da subito affrontato le necessità del capoluogo di regione che rappresenta la nostra finestra verso l’Europa e il mondo per il turismo, il commercio e gli investimenti. Con questa opera si realizza l’interconnessione tra il porto, l’aeroporto e interporto. lavori che ammontano a 250 milioni di euro e che oggi vengono consegnati andranno a risolvere i problemi di accessibilità al porto, al capoluogo e all’ospedale regionale di Torrette. Investimenti infrastrutturali che i marchigiani attendevano da 30 anni. Di pari passo procede il commissariamento “dell’ultimo miglio” verso il centro città che la Regione Marche, al fine di sbloccare un’opera in discussione da anni, attraverso l’assessorato alle Infrastrutture ha richiesto al Ministero l’8 febbraio ricevendo anche in questo caso una risposta positiva. Con la giunta Acquaroli i rapporti costanti e proficui con il Ministero delle Infrastrutture ed Anas stanno determinando un reale cambio di passo, di cui la Regione Marche aveva estrema necessità, sulle infrastrutture strategiche regionali”.
I lavori, illustrati dal direttore Mucilli, prevedono dunque un investimento complessivo di 250 milioni di euro e riguardano in particolare il raddoppio a quattro corsie del tratto compreso tra l’innesto della SS76 a Falconara e lo svincolo di Torrette, per complessivi 7,2 chilometri.
Sarà realizzata una nuova carreggiata in allargamento o affiancamento a quella attuale, mentre la carreggiata esistente sarà adeguata alle caratteristiche della nuova piattaforma stradale, compresi gli svincoli esistenti.
Complessivamente è prevista la realizzazione di due nuove gallerie per uno sviluppo complessivo di circa 772 metri, l’adeguamento di due gallerie esistenti di 479 metri complessivi, la realizzazione di tre nuovi viadotti per uno sviluppo complessivo di circa 801 metri, la demolizione e ricostruzione di tre viadotti esistenti in carreggiata nord per uno sviluppo complessivo di circa 779 metri, la sostituzione dell’impalcato di un viadotto esistente e infine la demolizione di un altro viadotto.
La durata prevista è di 1095 giorni, pari a circa 3 anni.
lunedì 26 luglio 2021  17:28

Its: la Regione finanzia con oltre 5 milioni di euro 16 percorsi di formazione innovativa Assessore Aguzzi: ”Una grande opportunità: l’80% degli allievi trova occupazione perchè formata in base alle reali esigenze dei settori produttivi”

Its: la Regione finanzia con oltre 5 milioni di euro 16 percorsi di formazione innovativa Assessore Aguzzi: ”Una grande opportunità: l’80% degli allievi trova occupazione perchè formata in base alle reali esigenze dei settori produttivi”
Oltre 5 milioni di euro per finanziare 16 percorsi biennali di formazione innovativa per circa 400 allievi in linea con le esigenze delle imprese sull’intero territorio regionale. Con questo intento la Regione Marche, su proposta dell’assessore al Lavoro Stefano Aguzzi, ha approvato le linee guida 2021/2023 per la predisposizione di un avviso pubblico rivolto alle quattro Fondazioni ITS delle Marche:
• ITS per le Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo Marche” di Fano (PU);
• ITS per l’Efficienza Energetica” di Fabriano (AN);
• ITS Tecnologia e Made in Italy” di Recanati (MC);
• ITS Smart – Nuove Tecnologie per il Made in Italy” di Porto Sant’Elpidio (FM).
“Gli ITS – spiega l’assessore Aguzzi – rappresentano un’opportunità di assoluto rilievo nel panorama formativo italiano in quanto espressione di una strategia fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali, con l’obiettivo di sostenere gli interventi destinati ai settori produttivi, con particolare riferimento ai fabbisogni di innovazione e di trasferimento tecnologico delle piccole e medie imprese. Valore aggiunto dei percorsi ITS è la reale spendibilità del titolo: da recenti monitoraggi nazionali, l’occupazione degli allievi formati negli ultimi anni, si attesta sempre intorno all’80% dei diplomati, confermato anche per il 2020, anno di esplosione della crisi pandemica e del relativo lockdown, proprio perché tale qualificazione risponde ad un reale bisogno delle imprese. Un ulteriore punto di forza del sistema ITS è poi costituito dalla interconnessione sempre maggiore con il mondo del lavoro tale da convincere le aziende stesse ad investire proprie risorse umane e finanziarie in questi diplomi professionalizzanti. In questo contesto – conclude Aguzzi – la Regione Marche, condividendo l’analisi delle necessità occupazionali rilevate, ha quindi recepito le proposte formulate dalla Rete ITS Marche e dalla Fondazione “ITS Tecnologia e Made in Italy” di Recanati, illustrate e in appositi incontri programmatori ed ha predisposto un investimento complessivo pari a 5.285.584 euro”.
Le risorse sono così composte: 1.071.754 euro di finanziamento vincolato MIUR, 1.022.830 euro di finanziamento privato (Imprese/Fondazioni) e 3.191.000 euro di cofinanziamento regionale, a carico del POR Marche FSE 2014/2020 – Asse 3: Istruzione e formazione.
L’importo massimo concedibile di quota FSE è pari a 199.437,50 euro per ciascuno dei 16) corsi finanziabili, da avviare entro il 30 ottobre 2021 e concludere entro il 30 giugno 2023.Caratteristiche dei percorsi ITSGli ITS sono Istituti di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica, la cui offerta si configura in percorsi formativi tesi al conseguimento del Diploma di Tecnico Superiore, riferiti alle aree tecnologiche considerate prioritarie per lo sviluppo economico e la competitività del Paese. Tale Diploma è riferibile al V livello EQF (quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente) ed è accompagnato dall’EUROPASS Diploma Supplement, documento che descrive la natura ed i contenuti del percorso nonché i risultati raggiunti.
I percorsi formativi di Istruzione Tecnica Superiore (ITS) potranno essere ammessi alle provvidenze a cofinanziamento FSE a condizione che abbiano le seguenti caratteristiche:
• siano rivolti a soggetti residenti o domiciliati nel territorio regionale;
• prevedano un numero minimo di 25 allievi, in conformità a quanto disposto dal D.M. 394/2018 e s.m.i.;
• abbiano una durata di 1.800 ore, sviluppate in un biennio formativo e articolate per semestri;
• siano avviati entro il 30 ottobre 2021 e conclusi entro il 30 giugno 2023;
• prevedano un corpo docente proveniente per almeno il 50% dal mondo del lavoro;
• sviluppino competenze tecniche e tecnologiche anche trasversali e interdisciplinari, richieste dalle imprese nella presente fase di transizione tecnologica verso Industria 4.0. e si riferiscano alle seguenti 6 aree tecnologiche: Efficienza energetica; Mobilità sostenibile; Nuove tecnologie della vita; Nuove tecnologie per il Made in Italy (sistema meccanica; sistema agroalimentare; sistema moda; sistema casa; servizi alle imprese); Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo; Tecnologie della informazione e della comunicazione.
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