FERMO SUI LIBRI 2021
KAIRÓS – / 7 luglio – 6agosto
Fermo sui Libri torna per una nuova edizione, che in questo 2021 riabbraccerà il pubblico, non solo intellettualmente con nuovi ospiti e un nuovo fil rouge, ma anche fisicamente nei luoghi di cultura e aggregazione della splendida città di Fermo.
Fermo sui libri è promossa dal Comune di Fermo – Assessorato alla Cultura, dalla Biblioteca Civica “R. Spezioli”, l’associazione Ante Litteram, presieduta da Oriana Salvucci, direttrice artistica della rassegna, con la collaborazione del Conservatorio di Musica “G.B. Pergolesi” di Fermo e con il contributo di: Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Coface, Eros manifattura, Seam, Edil Molini, Freccia dell’Adriatico, Sollini, Valtenna, Tamperia, Cialab, Assifirmum, UnipolSai, Chemicontrol, Iso, Lella Baldi, Costanzi, PegasTec, Lemaré, Simonelli, StecaEnergia, Locanda del Palio.
Quest‘anno, sempre grazie al prezioso contributo di tutte le collaborazioni istituzionali e private , la rassegna si propone di indagare attraverso quattro incontri e cinque ospiti d‘eccezione, un nuovo fil rouge, antico eppure più attuale che mai. Si tratta di ??????, per i latini Kairòs, una parola greca che viene normalmente tradotta con „tempo“ ma che indica una divinità complementare e pure antagonista del più famoso e terribile Krònos.
Krónos è il tempo logico, consequenziale, spietato nell’efferata successione di delitti a discapito dei figli pur di mantenere il suo ossessivo controllo sul mondo, ed è ritratto paurosamente vicino al nostro frenetico tempo in cui ogni pausa è crisi sistemica, in cui il benessere si mantiene finché si consuma freneticamente sé stessi, la propria coscienza e, allegoricamente, la propria carne. A questo terribile signore rapace e vorace si affianca e scontra Kairòs, il tempo perfetto, il momento giusto, la pausa fruttuosa in cui si partoriscono pensieri, parole e opere buone. Kairòs rifiuta ogni sovranità, e difatti non gli si ergono templi, ma singoli altari, poiché lui accorre senza la necessità del rito ciclico, a tutti coloro che si vogliono affrancare dalla schiavitù di Krònos, come a suo tempo il figlio Zeus, e trovare il momento giusto per portare a compimento grandi imprese controcorrente, rompere il potere dilagante della rapacità e trovare la bolla che rinnova i tempi e i popoli.
Proprio a questa visione di Kairòs sono legati i quattro incontri di Fermo sui Libri 2021, che portano alla ribalta cinque intellettuali con le loro riflessioni letterarie sul “momento giusto”: esiste davvero un momento giusto per cambiare i nostri tempi? Questa grande pausa dal mondo che è stata la pandemia è davvero stata solo tragedia economica e non spunto di riflessione sul necessario rinnovo della società che può vivere davvero più lentamente? Quanto la società occidentale potrà divorare sé stessa prima di morire? Pochi mesi di chiusura delle attività produttive in tutto il mondo hanno portato ad un ritardo (che gli ecologi cercavano da tempo) di ben due mesi dall’annuale Overshoot Day, che da metà maggio è slittato quasi a fine agosto, permettendo alla terra di tirare un respiro di sollievo -cairologico- dal frenetico consumo delle sue risorse rinnovabili, come possiamo rinnovare un evento così importante senza privare ognuno della sopravvivenza?
A queste e molte altre domande risponderà all’apertura di Fermo sui Libri il filosofo Massimo Cacciari, che il 2 luglio 2021, alle ore 21,15 a Villa Vitali, inaugurerà un dialogo col pubblico dal titolo Kairòs, forme della temporalità. A seguire il 21 Luglio, alle ore 21,15, presso Cortile Gigliucci, il giornalista Marcello Veneziani, cercherà di chiarire i quali sono stati i momenti cairologici della nostra società negli ultimi secoli di storia, in un intervento dal titolo Quel fiore che sfida il tempo, seguirà il 28 Luglio, alle ore 21,15, presso Villa Vitali, il provocatorio intervento dello psichiatra e sociologo Paolo Crepet, dal titolo Oltre la tempesta e a concludere l’epifanico dialogo fra Loredana Lipperini e Lucia Tancredi, presso il Cortile Gigliucci, alle 21,15, titolato La notte si avvicina. La prenotazione per gli eventi è obbligatoria e si potrà fare per Villa Vitali on line:
https://prenotazioni.opera-coop info: 331.2767671 – biglietteriateatro@comune.fermo.it,
per il Cortile Gigliucci: 0734.343434 attivo tutti i giorni dalle ore 9-19.
L’Assessora alla Cultura del Comune di Fermo, Micol Lanzidei, ha introdotto con queste parole l’iniziativa di Fermo sui Libri: “anche “Fermo sui libri” riparte, lo fa nel segno della qualità delle proposte e dell’autorevolezza dei suoi ospiti che, con il loro contributo di idee e riflessioni, ci aiuteranno a capire e leggere il tema di questa edizione, ovvero il tempo qualitativo. Un tema su cui non potevamo non concentrare la nostra attenzione, visto il periodo storico attraversato dal mondo in questo anno e mezzo. Abbiamo bisogno di momenti che ci aiutino a decifrare quanto sia successo e sta succedendo ed è per questo che una rassegna come “Fermo sui libri” non si pone solo come mero programma di scrittori e di libri, ma proprio come grande opportunità con cui il pensiero e la cultura, grazie alle parole di filosofi, scrittori, giornalisti e psichiatri, ci vengono in soccorso, sono assoluti protagonisti della nostra vita, respiro per le nostre esistenze e speranza per il futuro”.
Oriana Salvucci, direttrice artistica della rassegna, ha così raccontato il fil rouge di Fermo sui Libri 2021, e sottolineato come questo sia il momento giusto e ci siano gli ospiti giusti per parlare di tempo di qualità, quello che può con la sua lentezza, rinnovare la nostra comprensione del tutto: “ Mi sembrava il momento opportuno per una riflessione sul tempo, non il tempo cronologico, il tempo dell’orologio e del calendario,il tempo della tecnica e dell’efficienza, ma il tempo interiore, il tempo che permette la riflessione, la lentezza e perchè no, l’otium dei latini. C’è forse dell’oro in questo tempo strano, ma forse il genere umano non ha colto l’opportunità. Una lentezza che ha provocato rabbia, paura, sospensione, incertezza, vulnerabilità. Non è casuale che si sia scelta la filosofia come linea guida, “una filosofia che speriamo rinunci al cielo perfetto dell’astrazione e si cali fra noi e restituisca senso alla nostra esperienza quotidiana. Una filosofia che renda conto della nostra vulnerabilità e del nostro essere creature incarnate in relazione le une con le altre.”