Pride della discordia, Canducci replica a De Vecchis e Chiodi

Pride della discordia, Canducci replica a De Vecchis e Chiodi
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San Benedetto del Tronto, 2021-07-11 – Riceviamo e pubblichiamo

 

 

“<<Mettere a confronto la più importante festa religiosa della città con un manifestazione sui diritti civili come il Pride è un modo strumentale per attaccare una iniziativa che non si condivide senza avere il coraggio di spiegarne i motivi, perché indicibili. In questo modo si cerca di ottenere un facile consenso>>.

Va dritto al cuore del problema il candidato sindaco Paolo Canducci rispondendo alle dichiarazioni dei consiglieri comunali De Vecchis e Chiodi che invitano l’Amministrazione a vietare il Pride organizzato per il giorno 24 luglio, nascondendosi dietro a problemi logistici rappresentati dalla concomitanza di una fiera/mercato.

<<Negli ultimi anni a San Benedetto tutto si può rinviare, cancellare, posticipare, tranne mercati, sagre e giostrine.>>

La questione dei diritti civili non è secondaria e proprio in questi giorni in Piazza si raccolgono le firme necessarie per indire il voto popolare sull’eutanasia legale, sarebbe importante conoscere l’opinione dei candidati sindaci su temi centrali come la proposta di legge Zan e il referendum sul fine vita consapevole. Perché la difesa delle libertà, la promozione della cultura del rispetto e dell’inclusione devono essere patrimonio di tutte le forze politiche che si candidano a governare la nostra città.”

Paolo Canducci

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