Il “Madonna del Soccorso”: una preda indifesa degli sciacalli egoisti?

Il “Madonna del Soccorso”: una preda indifesa degli sciacalli egoisti?

San Benedetto del Tronto, 2021-08-02 – Riceviamo e pubblichiamo

 

 

<<Abbiamo letto recentemente due articoli che riguardano il nostro ospedale. Uno sull’ospedale che non deve muoversi dall’infelice posizione nella quale si trova adesso; l’altro sul nuovo reparto di malattie infettive che verrà incredibilmente riaperto al Mazzoni invece che a San Benedetto.

Il nuovo comitato, formatosi proprio quando l’indirizzo sempre più chiaro della Regione era quello di dare alla costa un nuovo nosocomio, da quanto ci riferiscono non sembra aver brillato per la chiarezza espositiva dei suoi fini. Ha dichiarato di aver raccolto 1300 firme contro lo spostamento dell’ospedale in una zona più consona del nostro territorio e per la radicale ristrutturazione della vecchia struttura, che il PD ci ha lasciato obsoleta dentro ma vestita in un cappotto di lusso. Vogliamo sperare che i promotori di tale nostalgica operazione abbiano chiaramente spiegato ai firmatari quale fosse il loro vero obiettivo, ma qualche anziano e ignaro firmatario giura di aver firmato “per l’ospedale”, senza avere la minima idea delle questioni annesse, connesse e sottostanti. Oltre a ribadire che l’attuale posizione del nostro nosocomio, con la crescita esponenziale del bacino di utenza e della circolazione veicolare, è ormai disagiata oltre che insalubre, ci chiediamo se questo comitato si sia posto il problema di spiegare in maniera dettagliata dove saranno spostati i vari reparti durante lo svolgimento dei lunghi lavori, che lo stesso afferma dureranno circa cinque anni. Sospettiamo fondatamente che avrà luogo uno svuotamento totale verso Ascoli, dopo le espoliazioni subìte a causa del Covid. Resta comunque inevasa la risposta ad una domanda che abbiamo posto a più riprese: a chi può dare così tanto fastidio un ospedale nuovo situato, più o meno, nella zona di confine con Centobuchi. Abbiamo pensato a interessi di costruttori, ma non sembra ci siano progetti presentati per quell’area. Abbiamo poi pensato che un nuovo ospedale, in quella zona, potrebbe fare ombra a situazioni già esistenti, e che piccoli e squallidi interessi particolari siano usati da qualche personaggetto politico per avere la certezza di dare al nostro ospedale e ai nostri servizi un colpo mortale, per poi restituirci, se andrà bene, quattro reparti nuovi di zecca e il Pronto Soccorso. Ossia un ospedale di base al modico prezzo di 65 milioni, almeno a guardare il progetto esposto in Commissione Sanità, però con la chicca del giardino e della piazzola per gli atterraggi degli elicotteri sul tetto… E milioni e milioni di opere infrastrutturali viarie come specchietto delle allodole, per rendere la cosa più appetibile.

Cogliamo questa occasione per ricordare ai tanti smemorati che il nostro Comitato, nel corso della manifestazione del 2019 portò in piazza 2500 persone, per chiedere indietro i servizi scippati negli ultimi due lustri e per rivendicare il nuovo nosocomio sambenedettese; che i Comitati di Quartiere hanno raccolto, a sostegno della loro proposta per il nuovo ospedale costiero di primo livello, 5000 firme. Ci sembra che il distacco sia in ogni caso incolmabile, al netto di firme ottenute con la poca chiarezza, e a volte, ci dicono, giocando sulla similitudine del nome del neo-comitato con il nostro. Inoltre la Giunta regionale ha deciso per un “nuovo” ospedale a San Benedetto, e non vi è chi non si chieda perché mai dovremmo rinunciare ad un investimento tanto strategico dopo tante battaglie … Può bastare, crediamo.

Passando poi alla annunciata riapertura del reparto di malattie infettive ad Ascoli, questa deve essere ovviamente la chiara dimostrazione che la Direzione dell’AV5 ha finalmente deciso che d’ora in poi i malati Covid verranno tutti ricoverati al Mazzoni. Ricorderanno tutti, anche i cialtroni travestiti da politici smemorati che hanno ostinatamente taciuto quando si è deciso che il Madonna del Soccorso doveva essere svuotato per il Covid, che il Comitato ha sempre chiesto che il reparto di malattie infettive fosse aperto qui, in quanto ospedale destinato autoritativamente al Covid, dato che in ogni caso ad Ascoli i malati infettivi si dimostrava di non gradirli, e per questo sono stati convertiti diversi nostri reparti per i ricoveri Covid ordinari. Se ora si è deciso per Ascoli, nonostante l’esperienza accumulata in materia e sul campo dai nostri sanitari, ovviamente anche gli altri reparti internistici del Mazzoni dovranno farsi carico di quei malati, così come si è fatto qui per la Geriatria e la Medicina. E non resta alcun motivo per non ripristinare interamente e tempestivamente tutti i posti letto e l’operatività integrale dei nostri servizi sanitari riportando qui quello che è stato forzatamente portato ad Ascoli.

Pensare infatti di tenersi Pneumologia con Malattie infettive per ricoverare una trentina di persone e poi smantellare ancora il Madonna del Soccorso sarebbe una furbata da cialtroni, che non permetteremo in alcun modo, e di questo informiamo anche le autorità regionali. Anche per questo rivolgiamo per l’ennesima volta la domanda ai candidati sindaci: le dichiarazioni della politica ascolana sono chiare ed inequivocabili, ci aspettiamo che anche in Riviera si alzi la voce di coloro che si propongono per governarci. Che parlino, una buona volta. Perché finora a parlare sempre abbiamo sentito solo i cialtroni che la sanità della Riviera l’hanno distrutta, e che adesso puntano il dito contro gli altri. L’unica cosa certa dei programmi dei signori candidati è il silenzio sulla sanità: una sanità ben articolata, con strutture, modalità, progetti. Ci riferiscono che la questione non sarebbe di loro interesse, e che l’argomento più nevralgico di questo momento storico non sarà oggetto della loro campagna elettorale.

Spero ricordino tutti quando il Comitato veniva minacciato di denuncia per “procurato allarme” in quanto, secondo gli accusatori, tutto andava bene: gli stessi che ora piangono così tante lacrime. Il silenzio dei candidati diventa perciò ormai grottesco e non più tollerabile.>>

 

2 agosto 2021 Il Presidente del Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”

Dr. Nicola Baiocchi

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