Mobilità sostenibile, Baldelli: “Altre 14 municipalità con meno di 20mila abitanti riceveranno contributi dalla Regione per implementare la rete ciclabile. Superati 1,3 milioni di euro di investimento”
“Salgono a 42 i Comuni con meno di 20mila abitanti beneficiari dei contributi della Regione Marche diretti a sviluppare la rete ciclabile regionale, con il duplice obiettivo di incentivare la mobilità sostenibile tra i marchigiani e l’attrattività turistica del territorio, per un investimento complessivo di oltre 1,3 milioni di euro”. L’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici, Francesco Baldelli, rinnova il proprio impegno a favore della mobilità sostenibile. Sono infatti stati destinati ulteriori 500mila euro per lo scorrimento del bando stilato a marzo. Risorse che si aggiungono agli 816mila euro assegnati ad inizio anno, portando il conto a oltre 1,3 milioni di euro. Consentono di co-finanziare altri 6 progetti presentati da 14 Comuni con meno di 20mila abitanti e di integrare i contributi parziali che erano stati riconosciuti a Tolentino e Sassoferrato lo scorso marzo.
All’epoca, per esaurimento dello stanziamento concesso, erano infatti state accolte solo parzialmente le richieste del Comune di Tolentino e del raggruppamento di Comuni costituito da Sassoferrato, Arcevia, Genga, Cerreto d’Esi e Serra San Quirico, che ora, grazie a questo nuovo stanziamento, riceveranno l’intero importo richiesto. Mentre nuovi beneficiari sono Cagli in aggregazione con Cantiano, Montelupone in aggregazione con Montecassiano, Castelbellino in aggregazione con Maiolati Spontini, Gradara in aggregazione con Gabicce Mare, Muccia in aggregazione con Camerino e Serravalle del Chienti, Treia in aggregazione con Cingoli e Appignano.
“Investire in proporzione equa tra strade, ferrovie e ciclabili è la ricetta migliore per generare sviluppo sia imprenditoriale che turistico – commenta l’assessore Baldelli – La ricetta migliore, quindi, per riassegnare alle Marche quella competitività che le sue imprese e i suoi cittadini si meritano e invocano da troppo tempo. Per raggiungere il risultato, nessuna delle tre forme di trasporto deve essere lasciata indietro. Di pari passo all’impegno per l’implementazione delle strade strategiche e per il potenziamento dei collegamenti ferroviari, ci stiamo dunque adoperando per la messa a terra delle risorse per quelle piste ciclabili la cui progettazione è già in essere e la cui realizzazione può incrementare l’attrattività turistica dei territori e al contempo la sicurezza e la qualità di vita di coloro quel territorio lo vivono tutti i giorni”.
“I progetti finanziati – spiega l’assessore – hanno infatti il duplice vantaggio di collegare comuni limitrofi, consentendo ai loro abitanti di spostarsi da una parte all’altra in sicurezza e in modalità green, attraversando vaste zone di alto valore paesaggistico, connettendosi anche a circuiti più ampi rivolti agli appassionati di cicloturismo e agli amanti della natura e di uno stile di vita sempre più sostenibile”.
A Sassoferrato, Arcevia, Genga, Cerreto d’Esi e Serra San Quirico sono stati assegnati ulteriori 126.867 euro, in aggiunta ai 45.652 euro ottenuti con il primo finanziamento, per la realizzazione della Ciclovia dei parchi e dei castelli, che collegherà Cerreto d’Esi e Genga, passando per il territorio di Fabriano.
Tolentino riceverà ulteriori 10.274 euro, in aggiunta ai 24.725 euro di marzo, per concretizzare la pista ciclabile in contrada Piani Bianchi.
A Cagli e Cantiano sono stati riconosciuti 70mila euro per creare un itinerario ciclopedonale di collegamento tra i due capoluoghi lungo l’antica via Flaminia e disegnare una strada cicloturistica sul monte Petrano.
A Montelupone e Montecassiano sono stati assegnati 69.500 euro per realizzare due percorsi che, partendo dalla Ciclovia del Potenza, arriveranno nel centro storico di Montelupone e nel centro della frazione Sant’Egidio di Montecassiano.
A Castelbellino e Maiolati Spontini saranno distribuiti 70mila euro per la creazione di un percorso ciclopedonale di collegamento tra i due territori e per connetterli alla Ciclovia dell’Esino, utilizzando al massimo la rete ciclopedonale esistente.
A Gradara e Gabicce Mare sono stati assegnati 42.500 euro per l’implementazione della messa in sicurezza dell’attuale tratto di pista ciclabile sia nel territorio di Gradara sia nel territorio di Gabicce.
A Muccia, Camerino e Serravalle del Chienti sono stati riconosciuti 104.123 euro per la realizzazione della ciclovia ‘Percorso dei Mulini’.
Treia, Cingoli e Appignano otterranno una prima tranche di 6.733 euro, da integrare con successivi stanziamenti, per l’implementazione di percorsi ciclopedonali intercomunali mediante la riscoperta e la valorizzazione di strade secondarie oramai in disuso che attraversano borghi e colline di grande fascino naturalistico.
Parte oggi, nelle Marche, la campagna di vaccinazione anti-influenzale 2021/2022
È partita oggi, nelle Marche, la campagna vaccinale anti-influenzale con l’arrivo delle dosi previste. “Il vaccino sarà somministrato – informa l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – su base volontaria, ai soggetti con età pari o superiore a 65 anni, con particolare riferimento alla categoria con 75 e più anni. Dai primi di novembre – ha aggiunto l’assessore alla Sanità – il vaccino sarà poi disponibile per tutte le altre categorie: i residenti di strutture per anziani e lungodegenza (con vaccino ad alto dosaggio), le persone ad alto rischio di complicanze o di ricoveri ospedalieri correlati all’influenza”. La vaccinazione è consigliata anche per familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze, per i soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo ed altre categorie di lavoratori, compresi gli operatori sanitari.
Come l’anno scorso, a causa del permanere dell’emergenza COVID-19, al fine di facilitare la diagnosi differenziale nelle fasce d’età di maggiore rischio di malattia grave, la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata anche nella fascia d’età 60-64 anni e nei bambini nella fascia di età 6 mesi – 6 anni, per proteggere la popolazione e per ridurre la circolazione del virus influenzale.
Come ogni anno la campagna di vaccinazione antinfluenzale è affidata principalmente ai Medici di Medicina Generale e ai Pediatri di Libera Scelta per le vaccinazioni effettuate in età pediatrica. I Servizi Igiene e Sanità Pubblica collaboreranno alle attività e il vaccino potrà essere somministrato anche presso i Punti Vaccinali in concomitanza con la vaccinazione anti SARS-CoV-2. È infatti possibile la somministrazione di entrambi i vaccini nella medesima seduta vaccinale.
L’influenza rappresenta la principale malattia infettiva acuta dell’apparato respiratorio, è fortemente contagiosa e può provocare complicazioni che richiedono il ricovero ospedaliero e portano talvolta al decesso. La vaccinazione, offerta gratuitamente a tutte le categorie indicate, ad oggi rappresenta il principale strumento di controllo dell’influenza, in grado di ridurne l’incidenza e le complicanze.
SACE e Regione Marche: siglato il Protocollo di intesa per favorire lo sviluppo economico delle imprese marchigiane. Carloni: “Importante accordo per godere di garanzie e assicurazioni sulle vendite”
SACE (Gruppo cdp) e Regione Marche hanno firmato l’accordo finalizzato a favorire lo sviluppo economico del territorio accompagnando le imprese private nelle attività di export e promozione del Made in Italy Le principali iniziative legate all’accordo saranno organizzate con la finalità di migliorare la conoscenza dei prodotti e servizi di SACE, mettendo a disposizione quelli rispondenti alle esigenze del tessuto imprenditoriale locale, facilitare l’accesso delle PMI marchigiane al know how specialistico di SACE, mettere a disposizione i report SACE sui rischi relativi ai paesi di maggiore interesse per l’export marchigiano, promuovere l’attività di Business Matching.
“Oggi a Roma, in rappresentanza di Regione Marche, ho firmato un importante accordo con SACE per consentire alle nostre imprese di godere di garanzie e assicurazioni sulle vendite in Italia e all’estero, formazione e sostegno all’investimento per le esportazioni – afferma il vicepresidente e assessore alla Attività produttive Mirco Carloni – L’intesa con SACE consentirà alle imprese marchigiane di accedere ai tanti strumenti SACE con un canale dedicato e preferenziale di cui le nostre imprese potranno beneficiare in un momento di ripresa degli scambi con l’estero e di rilancio su nuovi mercati. Questo importante protocollo si inserisce nel più ampio quadro di insieme previsto dal piano per l’internazionalizzazione 2021, nel quale il coordinamento tra le istituzioni e gli strumenti a supporto dell’export costituiscono la strategia sulla quale il governo regionale intende puntare, per massimizzare gli effetti e favorire la ripresa e la crescita dei sistemi produttivi marchigiani”.
“L’Export è parte del DNA di SACE da oltre 40 anni. – ha dichiarato Simonetta Acri, Chief Mid Market Officer di SACE – Siamo, dunque, lieti di aver concluso una simile intesa, che svolge una funzione di acceleratore di crescita per il tessuto imprenditoriale delle Marche, realtà ricca di PMI che ha da poco rinnovato il proprio Piano integrato per l’internazionalizzazione e la promozione all’estero. Grazie a questo accordo abbiamo modo di supportare le aziende marchigiane ad approcciare con sicurezza i mercati esteri in un momento complesso come l’attuale, non solo con prodotti assicurativi ma anche con servizi di advisory istituzionale”.
Al fine di facilitare l’accesso delle imprese marchigiane agli strumenti di SACE, è stata realizzata una pagina web nell’area dedicata alle Partnership sul sito aziendale di SACE e accessibile anche dal sito della Regione Marche, che include una panoramica dei prodotti di maggior interesse per le imprese marchigiane ed i contatti dei gestori commerciali SACE sul territorio marchigiano.
SACE (gruppo Cassa depositi e prestiti) è la società assicurativo-finanziaria italiana specializzata nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale attraverso un’ampia gamma di strumenti e soluzioni a supporto della competitività in Italia e nel mondo. È specializzata nel sostegno alle imprese italiane, in particolare le PMI, che vogliono crescere in Italia e nel mercato globale.
PROROGA TERMINI DI PRESENTAZIONE DOMANDE BANDO PER LE SCUOLE SECONDARIE SUPERIORI SUI TEMI DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE
La Regione Marche ha prorogato al giorno 30 ottobre 2021, la scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione al “Bando per le scuole secondarie superiori sui temi dello sviluppo sostenibile – Progetto BLOG – Bilanciare le Leve dell’Organizzazione regionale marchigiana sui Goals dell’Agenda 2030” approvato con DD n. 110/CRB del 24 maggio 2021.
Il bando è rivolto alle classi terze e quarte delle scuole secondarie superiori marchigiane sui temi dello sviluppo sostenibile e prevede l’attribuzione di un premio in denaro ai tre migliori progetti (1° premio: € 5.000,00; 2° premio: € 4.000,00; 3° premio: € 3.000,00).
Tpl, in arrivo ingenti risorse per il rinnovo dei mezzi e delle infrastrutture di rifornimento
Sono in arrivo risorse ingenti per il trasporto pubblico locale marchigiano. Ammontano infatti complessivamente a oltre 135 mln di euro i finanziamenti destinati al rinnovo dei mezzi e alle infrastrutture di rifornimento.
“Risorse cospicue – ha specificato l’assessore regionale ai Trasporti, Guido Castelli – per un intervento strutturale, in quanto i finanziamenti rientrano in una programmazione di lungo periodo che arriva fino al 2033”. “Di questo – ha continuato Castelli – siamo molto soddisfatti perché consentirà di rinnovare e sostituire la flotta autobus del TPL e, seguendo le indicazioni del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile, investendo anche in mezzi più green, verso una piena transizione ecologica, volta sempre più verso il metano e l’elettrico”.
Le prime risorse attualmente disponibili provengono da due fonti: il Decreto ministeriale n.81 del 14/2/2020 e il Decreto ministeriale n. 223 del 29/5/2020, a cui si aggiungono la coda dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, nonché le misure legate al Fondo Complementare al PNRR ed al PNRR stesso. Queste risorse gestite direttamente dalla Regione ammontano a oltre 124 milioni di euro fino al 2033, alle quali si aggiungeranno quelle del PNRR in via di definizione. Si prevede l’applicazione fino al 2023 di 49 milioni euro, mentre i restanti negli anni successivi fino al 2033. Per i fondi MIMS del DM n. 223, grazie ad una negoziazione della Regione con il Ministero, è stata definita una riserva di assegnazione del 10% in relazione al terremoto del 2016. L’importo stimato oggetto di tale riserva e destinato alla Regione Marche, ammonta a € 22.187.135,07 rispetto ai complessivi € 31.959.791,84 della misura.
“Altra fonte da cui proviene una parte consistente di risorse – spiega Castelli – è poi il Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile. Anche il Piano Strategico ha uno sviluppo quindicennale, dal 2019 al 2033. Alla Regione Marche vengono assegnati complessivamente quasi 77 milioni di euro (3.491.087,00 per l’anno 2019 e 5.236.631,00 per ciascuna annualità nel periodo 2020-2033). Riguardo alle tipologie di autobus che possono essere finanziate con il contributo pubblico, il Piano Strategico destina le risorse all’acquisto di veicoli alimentati con tecnologie innovative, in particolare veicoli ad alimentazione elettrica, a metano compresso (CNG) e liquido (LNG), e ad idrogeno. Nelle previsioni del Piano strategico la possibilità di acquisto di mezzi diesel o ibridi rimane residuale, limitata all’uso extraurbano, soltanto con le risorse del primo quinquennio 2019-2023 e soltanto per quegli ambiti territoriali dove sia difficile o impossibile realizzare la rete infrastrutturale di supporto per le tecnologie alternative”.
Tra i criteri che si seguono nella concessione dei finanziamenti volti al ricambio dei mezzi vi sono: le tipologie di autobus, i corrispondenti tetti di spesa massima ammissibile e gli indicatori usati per la ripartizione dei fondi tra i territori regionali. Si è anche ritenuto opportuno tenere in considerazione il principio finalizzato alla sostituzione dei veicoli maggiormente inquinanti ed energivori. Nelle Marche, dai dati contenuti nello stesso Piano Strategico risulta essere presente una percentuale di mezzi più inquinanti (Euro 4) pari al 65%.
Al fine di massimizzare il ricambio del materiale rotabile del parco mezzi regionale destinato al servizio di TPL automobilistico e in raccordo con le misure di finanziamento già in corso, la Regione Marche ha stabilito per i contributi del Piano Strategico di dover mantenere una percentuale di cofinanziamento a carico dei soggetti attuatori nella misura del 20%, per tutte le tipologie di autobus, fino al 31/12/2024. Analogamente e per le stesse motivazioni, è stata fissata, fino al 31/12/2024, al 20% la percentuale di cofinanziamento richiesta ai beneficiari per gli autobus che saranno finanziati dal fondo del Decreto ministeriale 223/2020.
I beneficiari dei contributi saranno le aziende che gestiscono servizi minimi di TPL automobilistico urbano ed extraurbano o gli enti che erogano tali servizi direttamente in economia, destinatari dei corrispettivi/contributi regionali in base al programma triennale dei servizi di TPL vigente, e regolarmente presenti nella banca dati e nel sistema informativo dell’Osservatorio Nazionale del TPL.
Il Piano Strategico, inoltre, destina risorse anche ai servizi urbani dei Comuni. Nelle Marche questo avviene solo per il Comune di Ancona e pertanto per il suo servizio di TPL urbano, assegnando al capoluogo regionale 12.121.520,00 euro per l’intero periodo 2019-2033. “In una programmazione completa degli investimenti su tutto il territorio regionale – precisa Castelli – si ritiene di dover tener conto anche di queste fonti che possano alimentare il rinnovo del parco rotabile circolante, anche se la gestione di alcune misure sarà in capo ad enti diversi dalla Regione. Le dotazioni per l’urbano di Ancona non sono trascurabili, essendo il 16% di tutte le risorse gestite dalla Regione sul Piano Strategico per tutti i servizi regionali urbani ed extraurbani. Si ritiene pertanto opportuno tenerne conto in un’ottica integrata di allocazione delle risorse”.
Tavolo Tecnico permanente per le politiche attive del lavoro nell’area di crisi industriale complessa del Piceno. Castelli: “Ottima opportunità di confronto sui temi che sono cari a questo territorio”
Si è svolta ieri una seduta del Tavolo Tecnico permanente per le politiche attive del lavoro nell’area di crisi industriale complessa del Piceno, sede di monitoraggio e confronto sulle strategie e sulle misure di riqualificazione, rilancio e riconversione industriale dell’area di crisi riconosciuta dal Mise nel 2016.
Il tavolo, coordinato dalla Struttura regionale competente per le politiche attive del lavoro e per le aree di crisi produttiva e occupazionale, vede la partecipazione delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria a livello territoriale.
Incontro proficuo grazie al dibattito che si è aperto sui temi all’ordine del giorno, importanti nel merito tecnico e per l’ammontare delle risorse attivate. Al primo punto, la proposta di delibera recante le linee di indirizzo per la definizione dell’offerta formativa regionale rivolta alle imprese delle aree di crisi della Valle del Tronto Piceno e del distretto delle pelli-calzature fermano-maceratese. A disposizione 600.000 euro di fondi FSE, equamente ripartiti tra le due aree di crisi industriale complessa, per attività di formazione continua rivolte a soggetti già occupati, con l’obiettivo di riqualificare, nel segno dell’innovazione, le professionalità inserite in azienda.
“Due gli aspetti significativi di questo intervento – ha detto in apertura l’assessore al Bilancio e aree di crisi Guido Castelli – da un lato la semplificazione procedurale grazie al meccanismo del Just in time, dall’altro quella della massima flessibilità e adattabilità delle attività formative alle esigenze aziendali, visto che possono presentare domanda di contributo non solo gli enti di formazione, ma anche le imprese per proposte progettuali relative ai propri dipendenti”.
Altro punto sull’avanzamento dell’Accordo di Programma per l’area di crisi industriale complessa del Piceno Valle del Tronto Val Vibrata e delle misure regionali in esso incardinate.
“Purtroppo dobbiamo ancora una volta registrare – ha proseguito l’assessore – un ritardo immotivato nella firma dell’atto integrativo che ci impedisce di mettere in circolo sul territorio risorse non utilizzate, ma di cui va garantita la destinazione geografica. Manca a tutt’oggi la delibera della Regione Abruzzo analoga a quella che le Marche hanno assunto prima della scadenza dell’Accordo originario, manca la segnalazione dell’interesse del Ministero della Transizione ecologica a firmare l’atto di proroga e rimodulazione, subentrando negli impegni assunti a suo tempo dal Ministero dell’Ambiente per gli interventi infrastrutturali di parte abruzzese. In questo modo rischiamo di mancare l’utilizzo corretto e integrale delle risorse europee entro i tempi imposti dalla programmazione comunitaria 2014/2020 in via di chiusura.
Già lo scorso aprile la Giunta regionale aveva svincolato dall’Accordo una parte dell’impegno finanziario regionale per rendere operativo sull’area l’Avviso FSE Sostegno alla creazione di impresa, sostituendo quelle risorse con fondi di pari importo per investimenti aziendali a carico del bilancio regionale”.
“Perdurando il ritardo senza rassicurazioni sui tempi di firma – ha continuato Castelli – ci troviamo costretti a riapprovare in Giunta un nuovo piano di cofinanziamento regionale. Abbiamo sottoposto al Tavolo e avuto alcune importanti conferme sulle modalità proposte e peraltro concordate per le vie brevi con il MiSE: svincolare le risorse stanziate con la delibera di aprile e impegnarci a garantire fondi di pari importo a valere sulla programmazione europea 2021/2027.
Nel frattempo il Tavolo ha accolto la nostra proposta di utilizzare parte delle risorse svincolate per lo scorrimento dell’Avviso creazione impresa pubblicato a giugno che, come in altre occasioni, ha registrato un grande successo, con oltre 175 domande pervenute, 80 nuove aziende finanziate e in corso di costituzione, 57 proposte di neoimprese idonee ma non finanziate per mancanza di risorse.
Obiettivo condiviso e tanto più importante perché beneficiari sono soprattutto giovani che vogliono mettersi in gioco avviando una propria attività, con indubbi benefici in termini di sviluppo e diversificazione economica dell’area e di inserimento nel mercato del lavoro di soggetti che attualmente ne risultano ai margini.
Importanti e condivisibili alcuni interventi delle associazioni e organizzazioni rappresentative degli interessi sociali ed economici dell’area.
L’incontro – ha concluso Castelli – ha rappresentato un’ottima opportunità di confronto sui temi che sono cari a questo territorio e che possono essere affrontati fin da subito con le risorse che stiamo svincolando, ma anche con le strategie dei nuovi POR: dall’esigenza di incoraggiare nei giovani fin dai banchi di scuola una vera cultura dell’imprenditorialità, all’opportunità di creare percorsi di politiche attive integrate scuola-formazione-lavoro per raggiungere l’obiettivo dell’occupazione dopo esperienze di borse e tirocini, alla necessità di rendere le politiche attive complementari rispetto agli investimenti produttivi e in innovazione delle aziende.
Resta comunque inalterato l’impegno di questa Amministrazione a chiedere con forza al MiSE l’attivazione tempestiva dei fondi residui della legge 181 per finanziare nuovi progetti da parte delle imprese più strutturate, capaci di fare occupazione diretta e indotta”.
Presentati gli enti che realizzeranno progetti formativi sperimentali di apprendistato
Formare i giovani attraverso le imprese, unendo studio e lavoro. Una formula efficace alla base dei progetti formativi sperimentali che sono stati finanziati dalla Regione Marche per 84mila euro ciascuno. Beneficiari, al momento, sulla base di una graduatoria redatta a seguito di un avviso pubblico, due enti di formazione accreditati: il Centro di Formazione Professionale Artigianelli di Fermo e la Digital Smart di Fano. Oggi in Regione sono stati presentati insieme con le rispettive offerte formative.
Ad introdurre l’iniziativa è stato l’assessore regionale al Lavoro e Formazione, Stefano Aguzzi: “La Regione è fortemente impegnata in questa tipologia formativa molto avanzata ed inedita rispetto ai normali corsi di formazione. Il coinvolgimento delle imprese è fondamentale. La novità sta nell’aver messo a bando progetti che vedono come proponenti gli enti formatori del territorio insieme con le scuole, le università e le imprese, prevedendo non solo la formazione teorica ma anche l’assunzione diretta part-time. E’ una formula della cui validità sono molto convinto e se questa fase sperimentale darà i suoi frutti, come io confido, sarà incentivata e portata avanti anche in futuro”.
“Il progetto – ha detto Padre Sante Pessot, direttore del Centro di Formazione Professionale Artigianelli di Fermo – consente agli studenti di poter entrare velocemente nel mondo del lavoro già durante il periodo di formazione, cioè durante l’apprendistato di primo livello. Per i ragazzi del nostro territorio è un’opportunità importante. Nel nostro caso, in particolare, i corsi si occupano di progettazione industriale e settore ambientale, anche nell’ottica della transizione green”.
Per Vincenzo Paoletti, co-fondatore della Digital Smart srl di Fano, “si tratta di un cambio di paradigma nella formazione professionale”. “Noi confidiamo – ha continuato – che diventi una tipologia da mettere a sistema perché questi corsi hanno un livello di occupabilità altissimo, in quanto progettati con le aziende e dentro le aziende. L’apprendimento duale, così definito, consente di svolgere la formazione sia in aula che sul posto di lavoro e anche di ottenere una retribuzione. Infatti, si viene assunti il giorno prima che inizi il corso. Si è constatato, inoltre, che tutti coloro che hanno frequentato il corso, poi hanno visto confermato il contratto. E, al termine, il ragazzo consegue il titolo di studio che equivale al diploma di maturità”. I corsi in capo alla Digital Smart riguarderanno i settori del legno e della meccanica.
Per ogni ente accreditato saranno coinvolti 15 allievi. All’incontro di oggi erano presenti anche numerosi rappresentanti delle aziende del territorio nelle quali i giovani svolgeranno l’apprendistato, oltre a enti e partner che hanno reso possibile la realizzazione dei progetti.
Con l’ente di formazione Artigianelli di Fermo, ente capofila, sono coinvolti IIS Montani di Fermo, Politecnica delle Marche Facoltà di Ingegneria, le aziende Tre Elle srl di Fermo e Steca spa di Monte Urano (FM).
Con l’ente di formazione Digital Smart srl di Fano, ente capofila del secondo progetto finanziato dalla Regione, ci sono Poliarte – Politecnico delle arti srl Ancona, E.N.D.O. – F.A.P. Ente Nazionale Don Orione Fano, CONFAPI PESARO URBINO e inoltre sono interessate le aziende S2 spa di Fermignano, Benelli Armi di Urbino, Gambini Meccanica di Pesaro e Semar srl di Pesaro.
SAVE THE DATE: convegno “la salute della donna” – Ancona 30 ottobre ore 9:00
Convegno “LA SALUTE DELLA DONNA – la medicina di genere nella regione Marche tra presente e futuro”.
30/10/2021 ore 9:00
Auditorium Montessori – Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Politecnica delle Marche – via Tronto, 10/a Ancona
Consulta locandina e programma
Per partecipare è necessario registrarsi al link https://forms.gle/TasatxGH7b63ojC27
Per ulteriori informazioni contattare gli organizzatori al numero (+39) 071 2298 211 o all’indirizzo commissione.po@regione.marche.it