dalla Regione Marche

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VENERDÌ 22 OTTOBRE 2021  12:10

Cooperative sociali, la Regione stanzia 500 mila euro per il 2021

La Giunta regionale ha destinato per il 2021 la somma di 500 mila euro alle cooperative sociali di tipo B iscritte all’albo. “Non viene meno l’impegno della Regione – dichiara l’assessore al Lavoro, Stefano Aguzzi – al mondo della cooperazione sociale e al riconoscimento dell’importante ruolo che svolge nel creare occupazione nei confronti di chi si trova in condizioni svantaggiate”.
Con la legge del 2001 sulla ”Promozione e sviluppo della cooperazione sociale”, la Regione Marche in particolare concede contributi per il sostegno di iniziative promosse dalle cooperative sociali rientranti nella tipologia “B”, le quali svolgono attività agricole, industriali, commerciali o di servizi, volte ad una migliore acquisizione di capacità lavorative e finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
Il 28 settembre scorso si è riunito il Comitato Tecnico Consultivo per la cooperazione sociale con il quale è stata condivisa la programmazione del fondo regionale. Le risorse messe a disposizione andranno a tutte le cooperative sociali e saranno ripartite sulla base del numero dei soggetti occupati.

 

 

VENERDÌ 22 OTTOBRE 2021  13:13

“IO NON RISCHIO”: campagna nazionale per le buone pratiche di Protezione civile. In dieci piazze marchigiane il 24 ottobre.

“IO NON RISCHIO”: campagna nazionale per le buone pratiche di Protezione civile. In dieci piazze marchigiane il 24 ottobre.

Volontariato di protezione civile, Istituzioni e mondo della ricerca scientifica tornano in piazza per diffondere la conoscenza dei rischi naturali nel nostro Paese e delle buone pratiche di protezione civile: una campagna nazionale di sensibilizzazione, chiamata “Io non rischio” sarà presente, infatti, anche in dieci piazze delle Marche il 24 ottobre per scoprire negli spazi informativi cosa ciascuno di noi può fare per la prevenzione.    Sarà possibile seguire l’iniziativa sia fisicamente nei gazebo allestiti, sia online. Volontarie e volontari informeranno i cittadini sul rischio sismico, sul rischio alluvione e sul maremoto e per diffondere una cultura della prevenzione.

“Devo sempre ringraziare la protezione civile regionale – ha sottolineato l’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi – per il lavoro instancabile che svolge nelle emergenze e nelle situazioni di quotidianità. Iniziative come quella che si svolgerà in tante città del territorio sono davvero importanti per comprendere proprio l’impegno di tanti che operano nella Protezione civile a favore di tutti i cittadini e per promuovere una cultura della sicurezza ”.

Fondamentale per la Campagna – giunta quest’anno all’undicesima edizione –  è il ruolo attivo dei cittadini che potranno informarsi e confrontarsi nelle oltre 500 piazze italiane, tra fisiche e digitali dove, con l’ausilio di contenuti interattivi e dirette streaming sui social media, si forniranno spunti e approfondimenti sulle tematiche della Campagna. L’edizione di quest’anno, inoltre, si arricchisce di una nuova e importante iniziativa, un evento digitale nazionale organizzato dal Dipartimento della Protezione Civile.

“Io non rischio” – Campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima, Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica, Regioni, Province Autonome e Comuni.

 

“Io non rischio” coinvolge a livello nazionale oltre 3000 volontarie e volontari appartenenti a circa 500 realtà associative, tra sezioni locali delle organizzazioni nazionali di volontariato, gruppi comunali e associazioni locali di tutte le regioni d’Italia.

Sul sito ufficiale della Campagna, iononrischio.protezionecivile.it e sui profili social dedicati (canali Facebook, Twitter e Instagram) è possibile reperire informazioni, aggiornamenti e consultare i materiali informativi per sapere cosa fare prima, durante e dopo un terremoto, un maremoto o un’alluvione.

Ecco le città e le piazze marchigiane anche digitali coinvolte il 24 ottobre e i temi trattati:

  • Ancona – P.zza Roma – il Gruppo Comunale, l’Associazione Vab Marche con l’Associazione AGESCI tratteranno il rischio Alluvione, Terremoto e Maremoto
  • Marina di Montemarciano – P.zza del Vecchio Acquedotto – L’Avis di Montemarciano tratterà il rischio Terremoto
  • Falconara M.MA – P.zza Mazzini – l’Associazione Croce Gialla di Falconara M.Ma tratterrà il rischio Alluvione
  • San Benedetto del Tronto – Viale Secondo Moretti – l’Associazione F.I.S.A con la Croce Verde di San Benedetto del Tronto tratterranno i rischi Terremoto e Maremoto
  • Recanati – Piazza Giacomo Leopardi – il Gruppo Comunale di Recanati tratterrà il rischio Terremoto
  • Montelupone – Piazza del Comune – il Gruppo Comunale di Montelupone tratterrà il rischio Alluvione
  • Caldarola – Viale A. Moro c/o l’area Protezione Civile – il Gruppo Comunale tratterrà il rischio Alluvione
  • Porto San Giorgio – P.zza Matteotti – il Gruppo Comunale tratterrà il rischio Alluvione, Terremoto e Maremoto
  • Mogliano – piazza digitale – il Comunale tratterà il rischio Alluvione
  • Fermo – piazza digitale – l’Associazione Civis  tratterà il rischio Alluvione, Terremoto e Maremoto

 

 

 

VENERDÌ 22 OTTOBRE 2021  18:33

Programmazione comunitaria 2021-2027, a Tolentino il terzo incontro di ascolto con i Comuni, i Corpi intermedi e le associazioni di categoria

Programmazione comunitaria 2021-2027, a Tolentino il terzo incontro di ascolto con i Comuni, i Corpi intermedi e le associazioni di categoria

“Ascoltare, fare propri e tradurre in risposte i suggerimenti dei territori per costruire il prossimo settennio di programmazione dei Fondi Europei.” Con queste parole il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha introdotto le finalità dell’incontro di ascolto a Tolentino, il terzo sul territorio marchigiano dopo Jesi e Urbino promossi dalla Regione, per costruire insieme ai Comuni la nuova programmazione comunitaria 2021-2027, in una logica integrata e plurifondo con tutti gli strumenti che l’Europa mette a disposizione.

Presenti al Teatro Politeama, oltre all’assessore regionale al Bilancio, Guido Castelli, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, il Segretario generale della giunta regionale, Mario Becchetti anche i rappresentanti delle categorie economiche, delle forze sociali e degli ordini professionali della Provincia di Macerata  e altri collegati da remoto. Insieme per confrontarsi sulle strategie di rilancio da adottare nel prossimo settennio 2021-2027, quando le Marche, come è noto,  potranno contare su 1 miliardo e 102 milioni di euro tra il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e il Fondo sociale europeo (Fse), rispetto ai 625 milioni della precedente programmazione. A queste risorse andranno aggiunte quelle del Programma di sviluppo rurale (Psr), che fino al 2024 Resta agganciato sulla programmazione precedente e poi passerà alla competenza statale del Ministero dell’Agricoltura e quelle del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): una quantità notevole di risorse, dunque, e quindi di opportunità per progettare la ripartenza delle Marche.

“La nostra Regione come noto sta per essere classificata da “regione in sviluppo” in “regione in transizione” – ha proseguito Acquaroli – l’obiettivo che dobbiamo porci è quello di invertire questa tendenza e riavviare il rilancio del nostro territorio regionale e dell’intero tessuto. Al di là della genesi di questa situazione, dobbiamo concentrarci sulla possibilità di dare risposte. Una di quelle che stiamo avviando è rappresentata dalla SVEM che farà da supporto e accompagnamento dei territori e dei Comuni e degli organismi istituzionali per accedere ai fondi europei e sfruttare le opportunità.  Vorrei segnalare in tal senso, per ciò che esula dai fondi europei, il progetto che abbiamo presentato al Ministro Gelmini sulle aree interne e la valorizzazione dei centri storici e su questo fronte c’è una buona notizia: il Governo pare intenzionato a prendere in concreta considerazione questo progetto. Quindi oltre al PNRR potremmo avere uno strumento in più . Ma la sfida – ha evidenziato Acquaroli – è affrontare gli svantaggi della nostra piccola dimensione alzando la qualità, dei servizi, delle strutture, dell’agricoltura che per noi resta settore determinante. C’è una sfida aggregata delle filiere virtuose che possono trainare lo sviluppo e dobbiamo puntare a fare squadra e a far dialogare i sistemi.  Altro nodo da affrontare è quello atavico del gap infrastrutturale che ci relega ad un isolamento. Con i fondi del PNRR riusciremo solo parzialmente ad affrontare alcuni nodi per avviare, ad esempio, i lavori per il proseguimento di alcuni tratti della Pedemontana, per i quali sono stati assegnati 100 milioni di euro dal Pnrr Sisma nelle scorse settimane. Anche nel settore delle politiche sociali sentiamo forte il dovere di stare vicino alle popolazioni più deboli, quelle che hanno subito doppie crisi come in questa provincia. Abbiamo davanti mesi molto impegnativi ma anche stimolanti per governare il futuro di questa nostra terra.”

“ Siamo una regione in transizione – ha spiegato Castelli – cioè passibili di declassamento secondo le valutazioni europee a causa delle doppia recessione, delle crisi bancarie, del sisma e anche per questo vediamo accresciuti del 76% i fondi assegnati. La finalità di questi incontri itineranti è ascoltare i bisogni dei territori per poi cercare di dare risposte concrete. Sono cinque gli assi strategici decisi dalla UE su cui dovremo incardinare la progettazione e l’utilizzo delle risorse: i primi due L’Europa più intelligente, cioè quella dell’innovazione imprenditoriale a cui sarà assegnato il 40% dei fondi FESR; l’Europa più verde con tutto il sistema della sostenibilità ambientale con un 30% di fondi sono macroaree; quindi l’Europa più connessa; l’Europa più sociale con tutti gli interventi del FSE e la quinta misura che riguarda più direttamene i Comuni e le aree urbane: l’Europa più vicina ai cittadini.  Stiamo aspettando l’accordo di partenariato che dovrebbe essere definito a dicembre e poi tra gennaio e febbraio 2022 partiremo con il sistema di richiesta dei fondi.  Nel costruire la programmazione l’intento della Regione è quello di costruire un Fondo rotativo a sostegno della progettazione dei Comuni, anche i più piccoli e metteremo a disposizione anche 30 professionisti per l’assistenza tecnica. Quello che ci aspettiamo – ha concluso Castelli – è un’inversione di atteggiamento, cioè arrivare ad attingere al plafond delle risorse dopo aver idee chiare e progetti definiti, sulla base dei progetti, quindi, modulare la scelta dei finanziamenti e non il contrario.”

Tra i settori della nuova programmazione europea, di maggiore interesse per i comuni, sono stati segnalati quelli degli investimenti per l’efficienza energetica, l’energia rinnovabile, l’adattamento ai cambiamenti climatici (riduzione del rischio idrogeologico e difesa della costa). Compatibili con le opportunità della Ue sono anche l’accesso e la gestione sostenibile dell’acqua, l’economia circolare (ciclo dei rifiuti), le infrastrutture verdi nelle aree urbane, la mobilità urbana sostenibile (come ciclovie e mobilità elettrica), lo sviluppo sociale ed economico, la cultura e il turismo.

 

 

VENERDÌ 22 OTTOBRE 2021  17:14

Piena parificazione del Rendiconto generale della Regione Marche per l’esercizio finanziario 2020

Piena parificazione del Rendiconto generale della Regione Marche per l'esercizio finanziario 2020

La Sezione regionale di controllo per le Marche della Corte dei Conti ha pronunciato il giudizio di piena parificazione del rendiconto generale della Regione Marche per l’esercizio finanziario 2020.

In presenza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, dell’assessore al Bilancio, Guido Castelli, oltre che di molti esponenti della Giunta e dell’Assemblea legislativa, questa mattina la Sezione di controllo ha certificato la piena regolarità del rendiconto generale per l’esercizio 2020.

È la prima occasione formale di incontro tra Corte dei Conti e Giunta regionale insediatasi un anno fa, un giudizio di forte rilevanza per la fase successiva dell’iter della legge sul Rendiconto che solo dopo la parifica passerà in Consiglio.

“La Giunta è pienamente consapevole della rilevanza del giudizio – ha detto Acquaroli – La valutazione della Corte costituisce un forte impulso alle iniziative volte a garantire un percorso di rigore e di buona amministrazione. L’occasione della parifica sottolinea ancora una volta l’importanza del dialogo tra le diverse componenti dello Stato e delle istituzioni”.

Il contesto messo in evidenza è stato, come noto, fortemente condizionato dalla pandemia e in generale negli ultimi anni caratterizzato da ‘shock esterni’, come la crisi economica e il sisma del 2016. “Le Marche – ha ricordato il Presidente Acquaroli – all’esplodere della pandemia, stavano già cercando di sollevarsi dalla crisi sismica. Non va altresì dimenticato il contesto economico e finanziario del territorio marchigiano, profondamente segnato anche dalla principale crisi sistemica esplosa negli scorsi anni”.

“La Regione è consapevole infatti dell’importanza di una gestione finanziaria che assicura la tenuta degli equilibri di bilancio, perché ciò costituisce garanzia di buon andamento dell’azione amministrativa, di efficienza gestionale e, cosa ancora più importante, di continuità nell’erogazione dei servizi essenziali per la collettività” ha aggiunto nel suo intervento Castelli.

L’impegno della Regione è quindi quello di sviluppare un’azione di governo ancorata ad una chiara visione strategica, basata su solidi principi di rigore, efficacia ed efficienza per attuare politiche aderenti ai bisogni attuali e futuri dei cittadini e delle famiglie, delle imprese e di tutte le istituzioni delle Marche.

 

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