dall’Amat

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APP – Ascoli Piceno Present, il festival multidisciplinare delle arti sceniche contemporanee torna ad Ascoli Piceno per la sesta edizione il 22 e 23 ottobre su iniziativa del Comune di Ascoli Piceno con l’AMAT e il sostegno di Regione Marche e MiC per la consueta full immersion nel teatro, musica e danza dell’oggi, importante punto di arrivo di una programmazione che da sei anni offre uno sguardo sui nuovi linguaggi della scena. Una occasione privilegiata per quanti amano confrontarsi con le espressioni più significative del presente che dal pomeriggio a notte fonda va ad abitare i magnifici spazi della città per una festa delle arti sceniche contemporanee.

La prima giornata del festival, venerdì 22 ottobre, prende avvio alle ore 17.30 al Teatro dei Filarmonici con la prima assoluta di Woyzeck!. La drammaturgia di culto di Letizia Russo riscrive il capolavoro assoluto di George Büchner affidando il ruolo di protagonista a Marco Quaglia per la regia di Carmelo Alù, con la collaborazione della coreografa Chiara Taviani. Dal trattato di Jean-Jacques Rousseau – Emilio o sull’educazione – nasce Emilio della regista Alexia Sarantopoulou, artista greca che inizia a lavorare come attrice con Motus e fa parte del collettivo teatrale Nova Melancholia. La performance (con scene di nudo integrale) in scena alle ore 19 alla Chiesa di San Pietro in Castello è affidata a Ondina Quadri e prende vita attraverso la creazione e la distruzione di tableaux vivants, giocando con la distinzione tra organico e inorganico, morto e vivo, organismo e macchina, corpo e oggetto. Alle ore 21.30 il palcoscenico del Teatro Ventidio Basso accoglie Guarda come nevica. 3. I sentimenti del maiale, un ironico simposio tra due teatranti, Danilo Giuva e Licia Lanera, sul tema del suicidio, dell’arte e dell’isolamento. I sentimenti del maiale è uno spettacolo che non si compie mai, uno spettacolo in cui la morte di Majakovskij si fonde a quella di Ian Curtis e di un qualunque maiale. Licia Lanera si concentra sull’icona dell’artista maledetto, sui suoi tumulti interni, i suoi amori prepotenti, la paura di invecchiare, la sfida con la morte, l’orrore per la solitudine. L’ultimo appuntamento della giornata alle ore 23 al Teatro dei Filarmonici è con Chiara Floris, aka Bluem, cantautrice e produttrice sarda di base a Londra, in un tributo alla notte, dal suo album Notte che fonde la malinconia di Bon Iver alla rivoluzione musicale di Frank Ocean, combinandola a una visione artistica che si ispira a nomi come Grimes, Kali Uchis e Rosalía con un sound unico che affianca e accompagna parole intense e a tratti laceranti.

Il programma di sabato 23 ottobre prende avvio alle ore 16 al Teatro dei Filarmonici con Apocalisse tascabile di Niccolò Fettarappa e Sandri Lorenzo Guerrieri, spettacolo vincitore Premio In-Box 2021, un atto unico eroicomico che con stravaganza teologica – senza alcun preavviso, Dio compare in un supermercato in periferia di Roma per annunciare la fine del mondo – ricompone l’infelice mosaico di una città decadente e putrefatta, specchio di una defunta condizione umana. Il triste annuncio profetico è affidato a due smaliziati apostoli under 30 che portano sulla scena con autoironia la rabbia di una generazione esclusa, così giovane e già così defunta. Fotogrammi di una periferia senza tempo e identità, caratteri, una volta protagonisti, oggi disadattati privi di una funzione sociale, comparse passive, astanti in attesa di cadere in una voragine identitaria che ne cancellerà definitivamente la memoria per dare spazio al nulla. A peso morto di Carlo Massari, alla Pinacoteca Civica (Sala della Vittoria) alle ore 17.30, è una performance site-specific di un’artista sensibile nel raccontare il nostro tempo assetato di umanità. Varieta? tragico su sogni e disillusioni della classe media del nostro Paese, Teoria della classe disagiata di Sonia Antinori da Raffaele Alberto Ventura con Giacomo Lilliù e Matteo Principi debutta in prima nazionale alla Chiesa di San Pietro in Castello (ore 18.30). La pièce descrive una generazione che, cresciuta con il dovere di inseguire passioni, anche prosciugando patrimoni familiari e primeggiando nella scalata sociale, ha visto il terreno franare sotto i piedi trasformandola, di fatto, una classe media delusa, troppo acculturata e di certo non più agiata. Alle ore 21 l’appuntamento è al Teatro Ventidio Basso con La tragedia è finita, Platonov, una fresca e vitale riscrittura di Liv Ferracchiati in chiave contemporanea di un classico, Platonov di Anton ?echov, primo dramma che il drammaturgo russo scrisse all’età di vent’anni e che rimase incompiuto. “Platonov, inteso come testo drammaturgico, sempre e solo letto, mai pensato da rappresentarsi, per me è stato un incontro. Negli anni ho continuato a pensare al suo personaggio principale, alle sue fragilità, al suo fascino che è una voragine e alle altre figure che ruotano intorno a lui. Figure che, in qualche modo, sono entrate a far parte del mio immaginario” afferma Liv Ferracchiati in scena con Francesca Fatichenti, Riccardo Goretti, Alice Spisa, Petra Valentini e Matilde Vigna. Il sipario sulla sesta edizione di APP si chiude al Teatro dei Filarmonici dove alle ore 23 risuonano le musiche della giovane Emma Nolde. Emma – vincitrice del premio Ernesto De Pascale per la migliore canzone con testo in italiano con il brano Nero Ardesia al Rock Contest 2019 – all’età di quindici anni inizia a scrivere canzoni in inglese, ma in poco tempo la scrittura in italiano prende il sopravvento e negli ultimi due anni si dedica alla composizione e registrazione del suo primo progetto, Toccaterra (Woodworm/Polydor), insieme ai produttori Renato D’Amico e Andrea Pachetti.

Abbonamenti intero festival (posti limitati) 50 euro. Informazioni, prenotazioni e prevendite biglietteria del Teatro 0736 298770, AMAT 071 2072439, on line su www.vivaticket.com (solo biglietti singoli spettacoli). Infoline 334 6634432, attiva i giorni del festival.

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Si apre il sipario sulla stagione 2021 del Teatro dell’Aquila di Fermo, cinque appuntamenti nei mesi di novembre e dicembre, promossa dal Comune di Fermo nell’ambito del cartellone regionale Platea delle Marche Scena d’Autunno realizzato dall’AMAT con il contributo della Regione Marche e del Ministero della Cultura.

Inaugura il programma il 2 novembre Il marito invisibile scritto e diretto da Edoardo Erba con Maria Amelia Monti e Marina Massironi, un’esilarante commedia sulla scomparsa della vita di relazione. Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma e Lorella, che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa: mi sono sposata! La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini, ma diventa ancora più incredibile quando rivela che il nuovo marito ha non proprio un difetto, una particolarità: è invisibile. Le due protagoniste accompagnano il pubblico con la loro personalissima comicità in un viaggio che dà i brividi per quanto è scottante e attuale.

Il 12 novembre è la volta di Brancaleone. Viaggio di inizio millennio, liberamente tratto da L’armata Brancaleone e Brancaleone alle Crociate di Age-Scarpelli, Monicelli, adattamento e direzione artistica di Giampiero Solari, con un grande cast di attori marchigiani composto da Romina Antonelli, Andrea Caimmi, Sandro Fabiani, Oscar Genovese, Paola Giorgi, Lorenzo Loris, Rosetta Martellini, Massimo Pagnoni e Francesco Trasatti, regia di Paola Galassi, regista collaboratore Oscar Genovese, prodotto da Galassie srl nell’ambito del progetto Marche inVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma. Non si ferma mai Brancaleone. Ha sempre nuove sfide da compiere. Il suo incedere può sembrare lento, a volte confusionario, ma in realtà sa esattamente dove vuole andare e perché: ha una missione, è mosso dal bene. Il suo viaggio, iniziato in piena pandemia, ha toccato i comuni del cratere, colpiti dal sisma 2016. Una luce accesa nelle piazze, un momento di leggerezza con la compagnia diretta da Giampiero Solari. “Un viaggio dal ritmo incalzante, con grandi sorprese, incontri che cambiano, solo apparentemente, la rotta, creando paradossi che rendono il dramma ironico e comico”, afferma Giampiero Solari.

Alessandro Preziosi giunge al Teatro dell’Aquila il 18 novembre con Totò oltre la maschera, un recital omaggio ad Antonio De Curtis. Il 15 aprile 1967 scompariva un attore senza eguali, capace di dare voce con la sua straordinaria “rivoluzione del linguaggio”, con le sue smorfie e i suoi lazzi verbali all?Italia del dopoguerra. A cinquant’anni dalla sua morte Totò, non ha mai smesso di farci sentire la sua presenza. Non lo ha fatto la sua maschera, emblema sorridente e triste del sottoproletariato urbano in un’Italia schiacciata ma viva, e non lo ha fatto l’uomo, nostalgico e fragile, che con quella maschera sembrava avere poco o niente a che fare. Perché sono esistiti un Totò e un Antonio De Curtis. E per entrambi non si può che avere, parafrasando una sua canzone, “soltanto una parola: amore e niente più”. Ad accompagnare Preziosi sul palco ci sarà Daniele Bonaviri alla chitarra live.

Il mese di dicembre si apre a teatro l’11 con Il nodo di Johnna Adams con Ambra Angiolini e Arianna Scommegna, regia di Serena Sinigaglia, spettacolo ambientato in una classe di prima media della scuola pubblica di Lake Forest, piccolo centro abitato nei dintorni di Chicago. Quali sono le responsabilità educative dei genitori e quali quelle delle istituzioni nei confronti dei figli? Di chi è la colpa se i nostri figli si trasformano in vittime o carnefici? Com’è possibile che si possa scatenare una violenza tale da indurre un ragazzo o una ragazza ad uccidersi? Dove sbagliamo? Chi sbaglia? Di chi è la responsabilità? Il nodo non è semplicemente un testo teatrale sul bullismo, è soprattutto un confronto senza veli sulle ragioni intime che lo generano.

Conclude la stagione 2021 il 23 dicembre la Compagnia Ribolle che il 23 dicembre porta in scena con Il circo delle bolle di sapone in su un sogno visivo e musicale, capace di indurre nello spettatore un incanto e una gioia che coinvolge tutti, dai bambini piccolissimi ai nonni, lasciando tutti stupefatti per l’abilità nel creare magnifiche bolle di sapone in perfetta armonia con i tempi musicali e scenici, bolle di ogni dimensione generate con strumenti fantasiosi o con le sole semplici mani sempre tenendo un ritmo fisico. La Compagnia Ribolle immerge il pubblico in uno spettacolo denso di incanto, poesia, gioia, magia e musica, dove i suoi protagonisti con le loro prodezze tecniche e un sapiente gioco teatrale conducono nel loro mondo fatto di sketch, danze risate e sorprese.

Nuovi abbonamenti da domenica 24 a giovedì 28 ottobre presso biglietteria del Teatro dell’Aquila 0734 284295. Inizio spettacoli ore 21, 23 dicembre ore 18.

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