Il sapere per curare il Paese. Il contributo della Sociologia
Al via la 4° Edizione della Settimana della Sociologia
www.settimanadelasociologia.it
Dal 5 al 15 novembre 2021 con eventi in presenza e online
Contatti – livello nazionale: info@settimanadellasociologia.it cell. 3298280823 (prof. Carlo Pennisi)
Contatti – sede di Urbino: eduardo.barberis@uniurb.it (prof. Eduardo Barberis)
Comunicato Stampa
La crisi pandemica dell’ultimo biennio è stata per la comunità nazionale dei sociologi un banco di prova per mostrare che la diffusione e l’impatto del virus dipendono anche dalla vulnerabilità del nostro sistema e che, per affrontare l’emergenza, non sono sufficienti gli strumenti della biologia e della medicina, ma occorre anche intervenire sul sistema sanitario, le politiche sociali, il mercato e l’organizzazione del lavoro, la ricerca e la formazione, le politiche ambientali e di coesione territoriale, la filiera logistica e dei trasporti. Solo una risposta articolata su più piani può infatti rafforzare le complessive difese immunitarie del Paese ed evitare che una emergenza sanitaria prolunghi i suoi effetti catastrofici sul sistema sociale.
Quest’anno la “Settimana della sociologia”, giunta alla Quarta Edizione e come sempre organizzata dalla Conferenza Italiana dei Dipartimenti di Area Sociologica (CIDAS), si aprirà il 5 novembre 2021, e sarà dedicata all’impatto complessivo che la pandemia ha prodotto nel nostro Paese determinando nuovi disagi e nuove disparità. La Settimana si articola in una trentina di eventi (in presenza e online) che si terranno nelle città sedi di Dipartimenti di area sociologica e che vedranno impegnati quasi 150 relatori. Saperi sociologici a servizio della società civile e dei territori, con un filo conduttore unificante: conoscerne le dinamiche e contrastare gli effetti negativi che il virus sta producendo sulla nostra società per potenziarne la capacità di analisi e di risposta (preparedness).
Nel corso degli ultimi due anni i sociologi e le sociologhe di più di trenta Atenei in tutta Italia hanno realizzato complessivamente centinaia di ricerche sul Covid (sono più di 200 solo gli studi censiti in occasione di questa iniziativa) e prodotto oltre 250 pubblicazioni. Una mole di indagini e di riflessioni offerte ai più diversi pubblici di cui i decisori politici dovrebbero tener conto per comprendere come il sistema Paese ha reagito alla pandemia e, soprattutto, per capire come ridurre la probabilità che l’Italia si faccia trovare impreparata alla prossima emergenza sanitaria o ambientale. Un punto di vista, quello della Sociologia, tanto più necessario in un Paese che già prima della pandemia aveva visto aumentare le disuguaglianze economiche, territoriali e educative ponendo a rischio le basi della coesione sociale e la tenuta delle stesse istituzioni democratiche. Per contrastare e anticipare l’insicurezza economica e dare risposte all’insicurezza sociale e alle sue conseguenze, occorre puntare su tutti i saperi disponibili e sulla loro interconnessione, su una strategia intelligente e plurale, che faccia tesoro anche delle competenze messe a disposizione dalla ricerca sociologica. In una società in forte trasformazione, già prima della pandemia, è importante far fruttare la resistenza e la forza del capitale sociale e del senso di appartenenza collettiva per rimodulare profondamente il tessuto connettivo della comunità nazionale e internazionale e risanare le lacerazioni acuite dal Covid.
A questo riguardo, facciamo nostra la riflessione di Bernard Lahire: “Quando si opera sul mondo fisico si trova normale fare ricorso a conoscenze scientifiche e tecniche molto solide. Non si costruisce un ponte senza conoscere le proprietà del suolo, dei materiali utilizzati, i vincoli e le forze a cui tale ponte sarà sottoposto, ecc. Viceversa si ritiene normale fare politica, cioè operare sulla realtà sociale, senza aver letto una riga delle scienze che la studiano” (Bernard Lahire, Pour la sociologie, 2016).
Il calendario completo della iniziativa è disponibile online: www.settimanadellasociologia.it
Il Dipartimento di Economia, Società e Politica partecipa alla Settimana della Sociologia con due eventi, accessibili in modalità mista:
- Il 10 novembre, alle ore 11, si terrà la presentazione del volume “Siamo in guerra. L’anno che per poterci curare non andammo da nessuna parte” (Mimesis, 2021), a cura di Fatima Farina ((in presenza su prenotazione tramite tramite app “Presente” in aula B2 – Polo Volponi, via Saffi 15 Urbino; online via Zoom qui: https://bit.ly/weekSoc2021_Uniurb01)
- Il 12 novembre, alle ore 11, si terrà un seminario su “La programmazione sociale territoriale durante e dopo l’emergenza Coronavirus”, a cura di Angela Genova (in presenza su prenotazione tramite tramite app “Presente” in aula C4 – Polo Volponi, via Saffi 15 Urbino; online via Zoom qui: https://bit.ly/weekSoc2021_Uniurb02)
Il programma degli eventi nazionali di apertura e di chiusura della settimana è il seguente:
5 novembre – 15.00 -18.30 – Seminario di apertura della Settimana (on line)
La sociologia di fronte alla pandemia. Fare ricerca: approcci, metodi e problemi”
Il seminario intende animare un confronto sulle esperienze di ricerca condotte. L’obiettivo è la condivisione della conoscenza del grande lavoro di ricerca compiuto (e ancora in corso), sui suoi contributi, sui legami con il resto delle conoscenze sono prodotte sulla pandemia, sulle risposte elaborate e sulle prospettabili conseguenze. Ma soprattutto le opportunità e le problematicità di fare ricerca – in tempo di pandemia – sulla pandemia.
Introduce il prof. Carlo Pennisi (Presidente CIDAS) Interverranno: prof. Giancarlo Blangiardo (Presidente ISTAT), prof.ssa Maria Carmela Agodi (presidentessa Associazione italiana di Sociologia), prof. Flaminio Squazzoni (Società italiana di Sociologia Economica) e dott. Livio Gigliuto (Vicepresidente Istituto Piepoli).
Ciascuno dei relatori avrà 15-20 minuti per la propria relazione. Si prevedono inoltre un certo numero di interventi programmati.
Il link è: https://us02web.zoom.us/j/86825683104?pwd=OFNBeEV2bm5tNEhJZS8zRFl5dDRVUT09
ID riunione: 868 2568 3104
Passcode: 547137
15 novembre 15.30 – 18.30 Seminario di Chiusura della Settimana della Sociologia (on line)
“L’Università di fronte alla pandemia. Il contributo della riflessione sociologica”
L’incontro prevede la presenza di figure che ricoprono ruoli istituzionalmente rilevanti nei rapporti tra l’Università ed il Paese: Prof.ssa Consuelo Corradi e prof. Alessandro Arienzo (Consiglieri CUN Area 14), Dott. Gianni Dominici (Presidente ForumPA), Prof. Maria Luisa Stazio (UnRest-net – Piattaforma Collaborativa per la Ricerca sull’Università) Prof. Sebastiano Fadda (INAPP) (da confermare), si è anche in attesa di conferma da parte della CRUI.
Ciascuno dei relatori avrà 15-20 minuti per la propria relazione. Si prevedono inoltre un certo numero di interventi programmati.
Il link è: https://us02web.zoom.us/j/82653560372?pwd=dmF5UEtIUFVUSkdZRURiakU0TytlUT09
ID riunione: 826 5356 0372 Passcode: 954450
I “ragazzi del ‘99” nel Reading di Saverio Senni
– Martedì 2 novembre la Grande Guerra rivive a Palazzo Battiferri –
Il capolavoro “Terra matta” di Vincenzo Rabito rivive alle 21 di martedì 2 novembre a Palazzo Battiferri, in Via Saffi, 42 Urbino, grazie alla coinvolgente lettura di Saverio Senni dal titolo “Li ciorne che abiammo lasciato una Storia”, il reading teatrale sui Ragazzi del ’99 nella Grande Guerra che ha emozionato, divertito e commosso ogni pubblico che ha incontrato.
Lo spettacolo evoca il momento della storia d’Italia che ha riguardato oltre 250.000 ragazzi nati nel 1899, attraverso il racconto di uno di questi, Vincenzo Rabito, bracciante siciliano autore, sebbene “inafabeto” – come si è definito – di una monumentale e straordinaria memoria autobiografica che ha vinto il prestigioso Premio Pieve nel 2000 e che nel 2007 è stata pubblicata da Einaudi con il titolo di “Terra matta”, divenuto un inatteso successo editoriale, per Andrea Camilleri “Cinquant’anni di storia italiana patiti e raccontati con straordinaria forza narrativa. Un manuale di sopravvivenza involontario e miracoloso”.
Il Reading si sviluppa in una sorta di dialogo immaginario tra il narratore (Saverio Senni) e Vincenzo Rabito (Aldo Milea) la cui voce ripercorre ed evoca alcune delle pagine più drammatiche, commoventi, ironiche e profonde delle sue memorie di guerra.
Posti limitati con prenotazione obbligatoria collegandosi alla pagina
https://www.uniurb.it/novita-ed-eventi/4954 (“prenota il tuo posto”)