L’antica musica persiana seduce il numeroso pubblico del Mugellini Festival

L’antica musica persiana seduce il numeroso pubblico del Mugellini Festival

Anniversario 150 anni dalla nascita di Bruno Mugellini
Un viaggio senza tempo nell’antica cultura della Persia con i grandi artisti internazionali

 

 

Un viaggio senza tempo nell’antica cultura della Persia con i grandi artisti internazionali della musica persiana  ha sedotto  il folto  pubblico al massimo della capienza  del Mugellini festival nella suggestiva Cappella dei Contadini di Potenza Picena, in una  serata piena di emozioni dove il fascino dell’Oriente ha fatto rivivere i fasti  di Persepoli.

“Ringrazio gli organizzatori del Mugellini Festival che con tanta passione  ci offrono  serate meravigliose con artisti internazionali di grandissima levatura – ha detto l’Assessora ai Lavori Pubblici Luisa Isidori –  Il  Mugellini è una finestra aperta nel mondo, un progetto in cui l’Amministrazione crede e sostiene con tutte le forze . Rivedere questo bellissimo luogo di nuovo pieno di persone e  condividere insieme momenti cosi belli e ricchi di suggestioni è un’ emozione fortissima.”

Ad aprire il concerto una conferenza del dott. Nikzad Behzad sulla storia e simbologia del tappeto persiano, dai più semplici ai più elaborati, ognuno con significati differenti in base al periodo e alla zona d’origine,  dall’antica persia dello Zoroastrismo con la rappresentazione figurativa di persone e animali  fino alla trasfigurazione degli stessi in simboli  geometrici e forme floreali con  l’arrivo dell’Islam.

Così come nel tappeto, la profonda spiritualità della Persia si manifesta nella musica tradizionale un tratto distintivo della cultura dell’area, dove la convivenza  di popolazioni di diversa etnia e religione con le proprie tradizioni  ha creato  un panorama musicale complesso e affascinante.

Il direttore d’orchestra iraniano Hamid Motabessem nonché celebre musicista internazionale di Tar, l’antichissimo strumento a sei corde simile al liuto,  ha diretto il viaggio nella affascinate e ipnotica musica persiana accompagnato dal talentuoso Alireza Mehdizadeh al  Kamancheh, l’antico strumento ad arco persiano, da  Samira Golbaz al  setar lo strumento della famiglia del liuto creato in Persia prima dell’avvento dell’Islam e dal tocco magico di  Mohsen Kasirossafar al Tombak,  tradizionale strumento a percussione persiano a forma di calice.

“La musica persiana fa parte della famiglia della  musica modale insieme a quella indiana e a una parte di quella greca,  una musica antichissima che da una piccola base ti permette di improvvisare, la maggior parte della nostra musica si basa sull’improvvisazione; è una musica molto spirituale trascinante e immaginaria, ci mostra  delle immagini che cambiano continuamente nell’ambito di un concerto. Per noi è stato un grande piacere poter far conoscere la nostra musica tradizionale ad un pubblico così folto e attento.” Ha detto Mohsen Kasirossafar, valente musicista che ha collaborato anche con i più grandi artisti italiani tra cui Ennio Morricone, Fabrizio De Andre, Mauro Pagani, Daniele Sepe e molti altri..

Il prossimo imperdibile appuntamento con il Mugellini  è domenica 24 ottobre alle ore 17:30 all’ Auditorium “Ferdinando Scarfi­otti”  un omaggio a Beethoven con i primi tre concerti  de I Cinque concerti per pianoforte e orchestra diretto dal grande pianista Lorenzo Di Bella che eseguirà al pianoforte  il concerto n.2,  con la sezioni d’archi dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana e con la partecipazione di Alessio Falciani  e Giuseppe Ottaviani, in esposizione le sculture di Giuliano Giuliani.

Per assistere al concerto del Mugellini Festival è necessaria la prenotazione sul sito del festival  www.mugellinifestival.it  (https://www.ciaotickets.com/biglietti/anteprima-mugellini-festival-potenza-picena) o in tutti i punti vendita Ciaotickets.

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