Dante nelle Marche

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Incunaboli quattrocenteschi e incisioni di pregio per raccontare Dante nelle Marche 

 

 

Ai via giovedì il convegno “Tra’ due liti d’Italia”. Echi danteschi nelle Marche” e la mostra su Dante Alighieri a cura di Università e Comune .

Ai nastri di partenza le giornate dedicate a Dante nelle Marche organizzate da Università e Comune di Macerata nell’ambito delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte del Poeta.

 

Giovedì e venerdì, 18 e 19 novembre, all’Auditorium UniMc si terrà il convegno di studi “Tra’ due liti d’Italia”. Echi danteschi nelle Marche” e sarà inaugurata la mostra di incunaboli, edizioni e studi danteschi conservati nella Biblioteca comunale Mozzi Borgetti.

 

I lavori del convegno, che possono essere seguiti anche in diretta streaming all’indirizzo https://tinyurl.com/echidanteschi, si terranno il primo giorno dalle 9:30 alle 17 e il secondo giorno dalle ore 9 alle 16 circa. Viene proposta una riflessione sui lasciti danteschi nella cultura delle Marche e la riscoperta del dantismo coltivato nei secoli in questa regione

 

Giovedì alle 17:45 nelle Sale Antiche della biblioteca Mozzi Borgetti sarà inaugurata la mostra «In quella parte del libro de la mia memoria. L’esposizione sarà visitabile fino al 31 gennaio negli orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30 e dalle 14 alle 18.30; sabato dalle 9 alle 13. Per accedere è necessario il green pass.

 

La ricerca, condotta in collaborazione con il Dipartimento di studi Umanistici di UniMc, ha permesso di individuare ben 814 opere correlate al poeta fiorentino, di cui oltre 600 sono consultabili online nel Sistema Bibliotecario Nazionale. A corredo, in occasione dei 120 anni dalla nascita e 40 dalla scomparsa dall’artista maceratese, sarà esposta l’opera Dante Alighieri Ivo Pannaggi, concessa dal Centro Studi Pannaggi,

 

Manuela Martellini, ricercatrice Unimc di filologia italiana, ha strutturato la mostra in quattro sezioni che tracciano il cammino di un dialogo secolare intorno all’opera dantesca.

 

La sezione A comprende le stampe più antiche, ovvero un incunabolo del 1491 e sette cinquecentine. La sezione B raccoglie le edizioni del ‘700.

 

La sezione C annovera alcuni studi di letterati e intellettuali di rilievo nell’Ottocento, come Francesco Torti, Niccolò Giosafatte, Carlo Troya, Baldassarre Lombardi. Esposta qui anche l’edizione fiorentina della Commedia del 1817-1819, corredata da ragguardevoli incisioni e illustrazioni, realizzate dai maggiori artisti del tempo.

 

La sezione D  si estende dall’Ottocento al primo Novecento ed è dedicata a studiosi legati alle Marche che hanno rivestito un ruolo importante nella tradizione degli studi danteschi: l’orientalista Michelangelo Lanci, il poeta e intellettuale Giulio Perticari, il saggista Severiano Fogacci, il petrarchista Giuseppe Fracassetti, gli studiosi, docenti e critici Giuseppe Ignazio Montanari, Giovanni ed Enrico Mestica, Giuseppe Aurelio Costanzo, Giulio Natali, i dantisti Carmine Galanti e Giulio Acquaticci, lo storico Luigi Nicoletti. Inoltre, un raggruppamento espositivo è riservato a edizioni e studi pubblicati da tipografie marchigiane, operanti in ambito letterario e dantesco.

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