Ospedale Madonna del Soccorso, Murg, Ps e dintorni: poche speranze per la Riviera!

Ospedale Madonna del Soccorso, Murg, Ps e dintorni: poche speranze per la Riviera!

San Benedetto del Tronto, 2021-11-02 – Riceviamo e pubblichiamo.
svegliamoci!!! svegliatevi!!! svegliateli!!! 

 

 

<<Ci è arrivata voce che anche in Articolo 1 si siano finalmente avveduti della allarmante situazione in cui, da molti anni, versa il nostro ospedale, emersa ora alla pubblica attenzione a causa dell’esplosione del caso della chiusura della Murg.

Anche i nostri indignati segnalatori non hanno mai brillato in questi ultimi anni in indignazione, segnalazioni e richieste pressanti e perentorie, le stesse che il Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso invece non ha mai lesinato, sia con l’amministrazione Ceriscioli, sia con quella attuale. Nell’articolo si lamentano alcuni problemi del Madonna del Soccorso:

“Il sospetto che si voglia scientemente e progressivamente depotenziare il nostro ospedale per ridisegnare la geografia della sanità dell’AV5”. Noi affermiamo questo dall’aprile 2019, e dalla sinistra tutta ci sono anche arrivate accuse di essere “soggetti pericolosi” e minacce di denunce per “procurato allarme”. Ci fa piacere che qualcun altro, anche se dopo più due anni, tramontata l’accarezzata illusione dell’Affare Pagliare, se ne stia accorgendo.

Continua la signora Spacca: “Andrebbero anche respinte le pregiudizievoli semplificazioni da parte di presunti difensori del nostro ospedale che invitano a chiudere la MURG per risolvere il problema della carenza di personale medico presso il Pronto Soccorso”. Premettiamo che il ripristino del nostro ospedale, destinato all’ultimo momento al Covid nel marzo 2020 (nessuno fiatò), non è mai stato realmente effettuato, che ci sono reparti ancora accorpati, che la dotazione di posti letto è stata drasticamente ridotta, che non vengono sostituite le maternità né i pensionamenti. La situazione di forte carenza di organico del quarto PS delle Marche era stata da noi segnalata più di due anni or sono, quando (ricordate?), cinque o sei medici, vinto un concorso, scapparono letteralmente in massa verso altri lidi. Abbiamo più volte, anche in sede di commissione consiliare, chiesto il reperimento di nuove risorse, se necessario inviate da quel di Ascoli che deve servire una utenza molto inferiore. Nulla è stato fatto, né nulla è stato chiesto finora dalla sinistra tutta, svegliatasi all’improvviso con l’avvento dell’amministrazione di centrodestra. Premesso doverosamente tutto questo, vorremmo semplicemente far riflettere gli indignati tardivi su un fatto. Se, secondo loro, non è pensabile chiudere parzialmente la Murg collegata (chissà allora perché l’hanno messa un piano sopra e non accanto) al quarto Pronto Soccorso delle Marche, anche in caso di drammatica ed insanabile carenza di personale nonostante prevista e ampiamente segnalata, chiediamo come sarebbe pensabile chiudere parzialmente altri reparti, prendendo il personale necessario da loro per mantenere aperta la MURG h 24. Chi lavora da una parte non può lavorare dall’altra, a meno di non obbligare i sanitari ad un carico di lavoro ampiamente al di fuori di ogni norma europea e nazionale, con ricadute penali e rischi per la sicurezza dei pazienti. Riteniamo che sia del tutto evidente che ne soffrirebbe ugualmente il lavoro di questi altri reparti cui verrebbero tolti i medici.

È estremamente facile comprendere che questo è quanto auspicato dai politici tutori del Mazzoni: se un reparto è impossibilitato ad operare a San Benedetto si può spostare ad Ascoli. Non si può certo spostare il PS.

Al Madonna del Soccorso si vogliono lasciare solo il PS, la MURG e pochi letti per le emergenze rognose, quelle che al Mazzoni non sono gradite. È per questo motivo che ancora oggi, “non viene ancora ripristinato il pieno utilizzo dei posti letto nelle specialità chirurgiche, la disponibilità per la radiologia, l’attività ambulatoriale”, che verrebbero in buona parte destinate ai privati.

Se dopo due anni e mezzo di allarmi da parte del Comitato ancora tutto ciò non si è capito (per finta o per davvero), allora questa Riviera ha poche speranze. Ricordiamo che sono tanti i politici che hanno per anni travisato o ignorato la realtà per non far capire niente ai cittadini, affermando che in Riviera non mancava niente, anzi erano state incrementati le dotazioni e servizi. Molto presto il Comitato, in occasione di un evento ad hoc, per ovviare alla disinformazione pervicace, presenterà dati molto pesanti, fastidiosi, alcuni sconvolgenti, tutti ufficiali, sulla realtà della sanità dell’AV5, sulla vera storia di Pagliare e sulle bugie dei politici: dal 2002 ad oggi.>>

2 novembre 2021 dr. Nicola Baiocchi avv. Rosaria Falco

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com