UniMc nella rete delle “Università per la Legalità”  

UniMc nella rete delle “Università per la Legalità”  

L’ateneo di Macerata aderisce all’iniziativa organizzata da Mur e Fondazione Falcone con un progetto per le scuole e un focus sulla ricostruzione post-sisma.

 

 

L’Università di Macerata entra nella rete delle “Università per la Legalità”, L’iniziativa, giunta, alla quinta edizione, organizzata per commemorare l’anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio dal Ministero per l’Università e la Ricerca e la Fondazione Falcone, d’intesa con il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. Obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere, sulla base dei valori della Costituzione italiana, la cultura della memoria, dell’impegno e della legalità attraverso un percorso di sensibilizzazione e formazione del mondo accademico.

 

La proposta dell’Università di Macerata, presentata insieme a quella degli altri atenei aderenti nei giorni scorsi a Palermo, si compone di due progetti che mettono i giovani al centro dell’attenzione, come auspicato dalla Fondazione Falcone. “Ragazzi, vi auguro di essere dei servitori dello Stato, così come lo è stato Giovanni Falcone” è stato l’incitamento della presidente Maria Falcone, docente e attivista antimafia, sorella del magistrato ucciso dalla mafia a Capaci il 23 maggio del 1992.

 

“E’ nostro compito– commenta il rettore FrancescoAdornato – educare persone in grado di contribuire alla crescita generale delle società in cui vivono, nella consapevolezza che saranno la classe dirigente del futuro, sostenendo, quindi, con fermezza la battaglia contro qualunque organizzazione o attività di stampo mafioso”.

 

Il primo progetto UniMc, rivolto agli studenti delle scuole superiori marchigianeconsiste in un ciclo di lezioni e laboratori animato dai docenti del dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali. A chiusura, in primavera, l’incontro con Maria Falcone stessa. Come spiegano le docenti ideatrici – Benedetta Barbisan, Natascia Mattucci e Rosita Pretaroli – sarà l’attenzione agli ideali dell’umanesimo, aggiornati e adattati al contemporaneo, ad ispirare le attività di orientamento sul sapere etico e la cultura civile, per accrescere la consapevolezza degli studenti e delle studentesse verso il rifiuto di ogni forma di discriminazione, di violenza e sopruso, per diventare parte di una cittadinanza consapevole e responsabile.

 

Il secondo progetto, “Tra le macerie”, nasce da un’idea degli studenti di UniMc per accendere un faro sulla vicenda della corruzione e del caporalato nel fenomeno della ricostruzione post-sisma del territorio interno della provincia di Macerata. Obiettivo è quello di analizzare gli strumenti di prevenzione dello sfruttamento dei lavoratori edili e di vigilanza antimafia adottati in via sperimentale dalla prefettura marchigiana.

Nella foto: la prof. Rosita Pretaroli a Palermo in rappresentanza di UniMc con la presidente della Fondazione Maria Falcone e lo studente Lorenzo Forlano. 

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