Quelli che il Ballarin  [Forse non è un’idea come un’altra]

Quelli che il Ballarin  [Forse non è un’idea come un’altra]
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        San Benedetto del Tronto, 2019-01-27 – E’ il caso di dirlo: ci vorrebbe la genialità di uno Schiaffino per trovare la soluzione all’enigma-Ballarin.  Grande e diffuso è ancora l’affetto per l’antico e glorioso stadio che non c’è più; infiniti sono i desideri, le aspettative, le illusioni, le pretese, i progetti della comunità sambenedettese.

 

       Trattandosi di amore e passione ognuno ha la soluzione in tasca, poco o nulla è trattabile: fosse un palazzo, una strada, un centro commerciale, una chiesa, un ospedale… decidere per un verso o per l’altro sarebbe meno difficile. Col Ballarin invece l’impresa pare impossibile.

       Tuttavia, infilandoci anche noi in questo turbine di idee, cerchiamo di proporre qualcosa che sia praticabile come ipotesi di utilizzo di uno degli ultimi spazi “vuoti” presenti in città – e non troppo in contrasto con le idee circolanti – ma che insieme sorprenda, faccia sorridere, ricordare, pensare…

       Il layout allegato illustrerà ciò che qui di seguito spieghiamo a grandi linee.

1 –  Per cominciare si abbatta – come è stato già fatto con la tribuna-nord – ogni altro manufatto esistente: si libererà l’intera area [salvando – traslandolo un po’ verso il centro – lo spezzone dello “storico” muro di cinta ovest, la Soprintendenza ne sarà contenta] e si creerà così spazio per migliorare la viabilità – auto, bici, pedoni – da entrambi i lati lunghi.

2 –  Si preservi gelosamente il “campo di gioco” (circa m. 105 x 68) come se fosse ancora il Ballarin di una volta. Un bellissimo prato erboso, con pure le righe bianche! Non per giocarci le partite, ma per passeggiarci liberi, respirare, guardare lontano, pensare… [e il traffico, che scorre di lato, nascosto e silenziato da una colorata palizzata in legno]

3 –  Ed ecco la vera novità. Lungo la linea di fondo sud, proprio dove c’era la porta, si innalzi una spettacolare “Grande Porta” di dimensioni triple [m.21,96(l) x 7,32(h)], con tanto di grande simil-rete.

Con lo specchio-di-porta però tutto vetrato (il prato ci si specchierebbe davvero) e dietro – sotto la silmil-rete – uno spazio di buoni 150 mq alto più di 7, così da ricavarci un altro piano interno: 300 mq totali quindi. Il bello sarebbe la simil-rete tecnologica che funge da tetto, proprio come una rete! Ecco il posto giusto per il Museo della Grande SAMB.

4 –  Infine, davanti a questa Grande Porta, più o meno all’altezza del disco di rigore, un grande plexiglass colorato e luminoso realizzato da Marco Lodola come lui sa, raffigurante un Grande PAOLO BENI, il mitico capitano della Grande SAMB, nell’atto di respingere il pallone.

Il “nostro” giocatore rosso-blu col numero 5 sulla schiena verrebbe alto in proporzione circa 5 metri e mezzo, il grande-pallone quasi un metro!

 Fine.

 “GRANDE BALLARIN, GRANDE PORTA, GRANDE SAMB, GRANDE BENI”: sarà certo un’idea visionaria e giocosa, ma non è il caso per una volta di sdrammatizzare e giocare affettuosamente coi ricordi?

clicca l’allegato: Grande Ballarin_Grande Samb

26 gennaio 2019               Messico e nuvole               messicoenuvole2@gmail.com

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