Band Of Horses “Things Are Great”

Band Of Horses “Things Are Great”

Dopo “Everything All The Time”, uno degli esordi rock più affascinanti degli anni zero, i Band Of Horses hanno retto l’urto del successo solo il tempo del secondo discreto lavoro “Cease To Begin” e poi hanno perso la bussola, affilando una serie di album non esattamente indimenticabili, nonostante produttori di alto livello e nonostante spettacoli dal vivo sempre energici e convincenti.

“Things Are Great” cerca una soluzione alla crisi creativa della band rinunciando al produttore esterno e lasciando Ben Bridwell, voce, chitarra e autentico deus ex machina degli Horses, libero di seguire in tutto e per tutto il suo istinto. Le cose vanno meglio? Sì e no. Ci sono, è vero, brani che avrebbero la forza di finire su un ipotetico greatest hits della band (l’articolato mid-tempo Tragedy Of The Commons, il piacevole singolo Crutch), ma l’inoffensività di molte altre tracce che in modo calligrafico ricalcano trite sonorità FM non ci permettono di parlare di album della rinascita.

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