Sisma: beneficio Cas ai cittadini alloggiati presso immobili di proprietà pubblica
Negli ultimi mesi sono emerse alcune questioni relative al riconoscimento del Contributo di Autonoma Sistemazione (Cas) a beneficiari alloggiati presso immobili di proprietà pubblica (Comune, ERAP, altri).
È il caso in cui il nucleo familiare abbia reperito autonomamente un immobile (a prescindere dalla natura della proprietà), dietro corresponsione di un canone determinato a prezzi di mercato (e non agevolato).
In tal caso il Cas potrà essere riconosciuto, sempre che il soggetto pubblico (Comune, ERAP, altri) non abbia individuato a priori strutture pubbliche da assegnare ai nuclei familiari privi di abitazione, comportandosi quindi al pari di qualunque soggetto privato che offre un immobile sul mercato.
«Insieme alla dottoressa Silvia Moroni della Protezione Civile regionale abbiamo profuso il massimo impegno per trovare una soluzione al problema – spiega l’assessore alla ricostruzione Guido Castelli – Si tratta di un provvedimento necessario per venire incontro ai bisogni dei cittadini terremotati che hanno subito il grande disagio di dover abbandonare la propria abitazione».
Nel caso in cui sia stato assegnato un alloggio su iniziativa di parte pubblica non può essere riconosciuto il Cas, in quanto l’Ordinanza del Capo Dipartimento Protezione Civile n.394/206 elenca le misure di assistenza abitativa (fra loro alternative, non cumulative), precisando “l’ospitalità presso strutture pubbliche all’uopo individuate”, con la conseguenza che tale misura esclude di per sé il riconoscimento del CAS.
In ragione del disagio abitativo subito ed al fine di non creare disparità di trattamento con i beneficiari delle Strutture abitative emergenziali (Sae) assegnate dai Comuni, si riconosce il rimborso dei canoni di locazione agevolati eventualmente corrisposti dai nuclei familiari assegnatari di alloggi di proprietà pubblica, evitando che questi sostengano spese per usufruire dell’alloggio alternativo.
Attivo lo Sportello marchigiano per il microcredito imprenditoriale: a disposizione circa 8 milioni di euro a tasso agevolato
È attivo lo Sportello marchigiano per il microcredito imprenditoriale. Promosso dalla Regione, è rivolto a coloro che intendono avviare o potenziare un’attività di impresa o di lavoro autonomo e trovano difficoltà di accesso al tradizionale credito bancario. Prevede una dotazione finanziaria di circa 8 milioni di euro. A seguito di una procedura di gara, viene erogato da Fidipersona e dalla Fondazione Ottavio Sgariglia-Dalmonte che raddoppiano, nel triennio, la dotazione regionale di 3,83 milioni di euro. L’obiettivo della Regione è quello di fornire una risposta finanziaria immediata e veloce agli imprenditori più piccoli e fragili esposti alle ricadute economiche accentuate dell’emergenze in corso.
“Quella che viviamo è sicuramente una delle fasi più complicate dal dopoguerra a oggi – ha evidenziato il presidente Francesco Acquaroli – Prima la crisi del 2008, poi le sanzioni introdotte a seguito dell’annessione della Crimea, il sisma, la pandemia e gli attuali scenari ucraini: tutto sta diventando sempre più complicato. A soffrire di più, sul lato economico, sono le piccole e medie imprese che spesso non trovano un interlocutore per i propri problemi. Iniziative come questa della Regione Marche hanno il merito di sostenere la struttura portante del nostro sistema economico e di muoversi nella direzione richiesta dagli imprenditori”.
“Il tessuto imprenditoriale delle Marche è prevalentemente composto da piccole imprese – ha rimarcato l’assessore al Bilancio Guido Castelli – Il problema della dimensione aziendale può determinare difficoltà di accesso al credito per la più complessa condizione di bancabilità che determina. Abbiamo perciò ritenuto doveroso investire sulle opportunità offerte dal microcredito imprenditoriale che si caratterizza non solo per le condizioni di particolare flessibilità, ma perché si fonda su un’assistenza garantita dai gestori dei fondi”. Castelli ha stimato in “circa 400 le piccole e piccolissime imprese che avranno la possibilità di accedere a prestiti a tassi assolutamente agevolati”.
Paolo Silenzi (presidente di Fidipersona, società nata nel 2013 su volere delle principali associazioni di categoria marchigiane), ha evidenziato come “la nostra finalità non è solo quella dell’erogazione del credito, ma perseguiamo anche l’inclusione sociale delle imprese che vogliono riconvertire le proprie attività aziendali e produttive. Siamo i compagni di viaggio, nella fase di avvio dell’attività imprenditoriale, per molti soggetti non bancabili in quanto non dispongono di un patrimonio minimo o perché start up. Lo facciamo con il tutoraggio per tutta la durata del finanziamento, aiutandoli a conseguire gli obiettivi individuati”.
Altro partner di questo progetto, riunito in una Ati (Associazione temporanea di impresa) è la Fondazione Ottavio Sgariglia-Dalmonte (emanazione della Cassa di risparmio di Ascoli Piceno). Il presidente Longino Carducci ha sottolineato come l’operazione “abbia valore doppio per il Sud delle Marche: la Fondazione può impegnare risorse aggiuntive per il territorio, senza intaccare quelle che già destina al welfare di comunità, innescando un effetto moltiplicatore sulla crescita economica locale”.
L’agevolazione (concessa senza iscrizione ipotecaria o altra garanzia) consiste in un finanziamento a un tasso conveniente, della durata massima di 84 mesi e di importo massimo di 40 mila euro, elevabile fino a 50 mila euro. Le imprese inizieranno a rimborsare il microcredito, a decorrere dall’anno successivo dalla concessione, con rate mensili costanti. I percettori dovranno avere un attivo patrimoniale non superiore a 300 mila euro, ricavi lordi fino a 200 mila euro e un livello di indebitamento non superiore a 100 mila euro. I professionisti e le imprese interessate dovranno avere sede legale e operare nelle Marche. Con l’attivazione del Fondo per il microcredito imprenditoriale la Regione garantisce una risposta tempestiva alle microimprese con esigenze finanziarie di minore importo, minimizzando costi, tempi e istruttoria di erogazione. Lo strumento si rivela particolarmente adatto allo sviluppo di un progetto di impresa in fase di start up o entro i cinque anni di apertura della partita Iva. È destinato alle imprese individuali e ai lavoratori autonomi, titolari di partita Iva da non più di cinque anni e con massimo cinque dipendenti. Possono accedervi anche società di persone, società tra professionisti, s.r.l. semplificate e società cooperative, titolari di partita Iva da non più di cinque anni e con massimo nove dipendenti.
“Maggiori ristori per gli impianti sportivi”: l’assessore allo Sport Giorgia Latini alla Conferenza Stato Regioni
Misure tempestive e ristori per l’impiantistica sportiva per far fronte alle esigenze di un settore fortemente colpito dal rincaro dei costi dell’energia e dalla crisi pandemica. E’ la richiesta dell’assessore Giorgia Latini che ha partecipato alla Commissione Sport della Conferenza Stato Regioni svolta oggi. “Ho ribadito la necessità di maggiori ristori soprattutto per gli impianti sportivi – riferisce l’assessore Latini – La proposta del Governo è insufficiente a far fronte alle difficoltà dei gestori. Alle Marche servono almeno 6 milioni di euro, 3 per gli impianti natatori, che ci hanno manifestato le loro difficoltà nel corso di un incontro in Regione e 3 per gli altri impianti. Risorse che consentirebbero a queste attività di non soccombere di fronte al caro bollette, ulteriore ostacolo che si aggiunge alla pandemia”.
Occorre grande attenzione per il settore, rimarca Giorgia Latini: “lo sport è un fattore di benessere essenziale per le persone, dobbiamo favorire la pratica sportiva tutelando gli operatori”. In queste settimane insieme al presidente della Regione Acquaroli, aggiunge, abbiamo incontrato le associazioni, ascoltato le loro esigenze, condiviso preoccupazioni. “Chiediamo pertanto al Governo un intervento più incisivo che possa risollevare il mondo sportivo. Le stime del caro bollette parlano di costi extra ragguardevoli. Servono perciò interventi urgenti e risorse per attutire questo rincaro che rischia di sfibrare il tessuto socio-economico già fortemente penalizzato” conclude l’assessore.
Riconosciuto dalla Regione Marche il primo distretto del cibo dei prodotti di prossimità: il Bio-Distretto PICENUM di Altidona
Con decreto n. 20/CIM del 17/02/2022, la Regione Marche ha riconosciuto come distretto del cibo il Bio-Distretto di prossimità PICENUM di Altidona. I distretti dei prodotti di prossimità si prefiggono lo scopo di favorire il consumo delle produzioni locali sul territorio creando un circuito virtuoso tra: aziende agricole, ristoranti, agriturismi, mense, comuni e altri soggetti pubblici e privati e la popolazione locale. Le imprese agricole, per poter partecipare al distretto, devono pertanto assumere un impegno che consiste o nell’effettuare la vendita diretta, eventualmente anche tramite gruppi di acquisto solidale, oppure nel diventare fornitori di imprese operanti nel settore della ristorazione, comprese quelle che effettuano la ristorazione collettiva. La distanza tra l’azienda agricola e il luogo di immissione al consumo, all’interno del territorio del distretto, non deve superare i 70 km calcolati in linea d’aria. Al distretto partecipano attualmente 57 imprese agricole, 10 imprese di ristorazione e 5 mense scolastiche di altrettanti comuni. Il territorio interessato si estende su una parte delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. A dimostrazione del dinamismo di questo gruppo di imprenditori, va ricordato che Il Bio-Distretto PICENUM partecipa anche al Distretto Biologico Marche, anch’esso recentemente riconosciuto dalla Regione.
Trenitalia, Regione Marche e Masmo per la mobilità integrata nella città di Ancona
Dalla stazione ferroviaria di Ancona al centro città o verso il posto di lavoro con mezzi di locomozione elettrici, nel rispetto dell’ambiente ed ottimizzando i tempi di spostamento.
Una nuova opportunità di integrazione modale nata dalla partnership tra Trenitalia (Gruppo FS Italiane) e MaSMo, una start up per il noleggio di monopattini ed auto elettrici (www.masmomobility.it) che permetterà a chi raggiungerà Ancona con il treno di noleggiare i mezzi eco-friendly a tariffe vantaggiose tramite l’App MaSMo Mobility (disponibile sia per sistemi Android che per iOS).
L’iniziativa è stata presentata oggi ad Ancona da Guido Castelli, Assessore Regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Fausto Del Rosso, Direttore Regionale Marche di Trenitalia e da Ida Prosperi, Amministratore Unico di MaSMo.
“Come Regione ci siamo posti l’obiettivo – ha sottolineato Castelli – di rendere familiare e accessibile il mezzo green per eccellenza, il treno, ai consumatori e su questo stiamo lavorando con Del Rosso: ad esempio ci stiamo dotando di convogli sempre più perfomanti e comodi e della carta Tutto Treno, un titolo di viaggio agevolato. L’iniziativa che presentiamo oggi, fa parte di questa politica di ‘familiarizzazione’ ed in parte si sostiene anche con il contributo della Regione: l’accise sugli idrocarburi infatti, è stata destinata ad un bando per favorire la mobilità sostenibile e Masmo ha saputo cogliere questa opportunità”
“Presentiamo un servizio smart che speriamo si diffonda – ha spiegato Del Rosso -. Si tratta di un’estensione del servizio di trasporto del treno grazie al nostro parte green che mette a disposizione servizi elettrici. Ogni contributo utile a togliere auto private dalla strada e a potenziare l’integrazione del servizio pubblico locale con mezzi che possano favorire la quotidianità degli utenti, a partire da pendolari e studenti, negli spostamenti è una cosa ben gradita”.
“Crediamo che l’accelerazione verso la mobilità sostenibile sia possibile grazie alla presenza di infrastrutture e servizi innovativi digitalmente integrati da utilizzare in modo smart e autonomo con lo sviluppo delle app” ha aggiunto Prosperi.
Presenti anche, Nardo Goffi, Direttore Dipartimento Infrastrutture Territorio e Protezione Civile Regione Marche, Cinzia Montironi, Responsabile Settore Mobilità e Trasporto Pubblico Locale Regione Marche e Pierluigi Bocchini, Presidente di Confindustria Ancona.
L’utilizzo del mezzo elettrico in combinazione con il treno rappresenta il connubio ideale per un trasporto veramente ecosostenibile, requisito necessario per permettere alle nostre città e a chi le vive di continuare a “respirare”.
La partnership tra Trenitalia e MaSMo non si esaurisce nel noleggio di mezzi elettrici ma spazia in tutti i servizi offerti:
MaSMo Park
sosta gratuita nella sessione di parcheggio di primo utilizzo e a seguire sconto del 10% sulle tariffe in vigore
MaSMo Share
buono per il noleggio di mezzi elettrici, auto e monopattini, per il primo utilizzo e a seguire sconto del 10% sulle tariffe in vigore
MaSMo Charge
servizio di ricarica gratuito dell’auto elettrica per un primo utilizzo e a seguire sconto del 10% sulle tariffe in vigore
MaSMo Stay CoWo & Conference
buono gratuito per l’utilizzo di uffici e sale conferenze per un primo utilizzo e a seguire sconto del 10% sulle tariffe in vigore
Semplicissimo usufruire delle promozioni riservate ai possessori di un abbonamento regionale Trenitalia in corso di validità – annuale, mensile o settimanale – o del biglietto di corsa semplice del treno regionale valido il giorno stesso o ai due giorni precedenti il viaggio: nelle fasi di registrazione/utilizzo delle APP inerenti i servizi MaSMo (scaricabili dagli store iOS e Android) sarà sufficiente inserire il codice promozionale dedicato.
Ulteriori informazioni su www.trenitalia.com e su www.masmomobility.it