La Storia della Cosmologia da Galileo ai giorni nostri

La Storia della Cosmologia da Galileo ai giorni nostri
  • Il convegno a Urbino il 25 e 26 marzo: comprendere l’universo per comprendere l’uomo –

Lo studio del cosmo incarna uno dei più antichi desideri del genere umano: conoscere la realtà ben oltre gli spazi angusti del suo abitare quotidiano. Ma è probabile che, fin da quando i nostri primi antenati alzarono gli occhi al cielo, l’interrogativo su cosa risiedesse oltre i confini di quello sguardo limitato si sia accompagnato al desiderio di capire sé stessi.

Da quelle epoche remote, tanta strada si è fatta nella profondità della nostra comprensione dell’universo, ampliata sempre più da una ricchezza tecnologica e una sottigliezza teorica inimmaginabili anche solo fino a pochi decenni fa. Eppure tante domande sui misteri dell’universo pretendono ancora di essere soddisfatte. Per dirne alcune: è infinito? È unico? Si è originato veramente da un big bang? È un “tutto” definibile, e se sì, qual è la sua struttura globale?

In questa direzione va il convegno Storia della cosmologia. Visioni dell’universo da Galileo ai giorni nostri organizzato dal Dipartimento di Scienze Pure e Applicate dell’Università di Urbino. Studiosi italiani di spicco internazionale converranno a Urbino il 25 e 26 marzo, nella sede di Palazzo Albani, in Via Bramante 21 per soffermarsi sia su alcuni momenti importanti che, dalla nascita della scienza moderna, hanno contribuito ad edificare la cosmologia come approccio scientifico al cosmo, sia su alcune immagini dell’universo che essa ci ha nel tempo restituito, ma anche per riflettere sulle nuove straordinarie prospettive che ci attendono, in specie la nuova cosmologia delle onde gravitazionali. Perché guardare al passato non è solo doveroso esercizio di ricostruzione di un mondo che non esiste più ma che è fondamentale conoscere in quanto molteplice ragione del presente, ma anche necessità euristica per fondare ancor più solidamente le ricerche future, che possono trovare spunti e stimoli in quegli approcci ancora fecondi che giganti del pensiero quali Galileo, Kant, Reichenbach, Hoyle, Koestler, Einstein – tutti protagonisti di questo convegno per bocca degli studiosi che vi parteciperanno – hanno donato all’umanità per soddisfare questa sua inesauribile tensione verso le meraviglie del cosmo e in fondo del proprio stesso esistere.

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