Antonio Lera, “Tra l’essere e l’apparire”

Antonio Lera, “Tra l’essere e l’apparire”
ANTONIO LERA Candidato al Nobel per la Letteratura per gli anni 2020 e 2021
Con il suo nuovo libro TRA L’ESSERE E L’APPARIRE

 

“Costruttori di pace e benessere”
al SALONE DEL LIBRO di  Torino –  22 Maggio 2022 – ore 10:30-11.30
Stand K55 – PAD. 2
EDIZIONI Il VIANDANTE
“La pace inizia con un sorriso, prosegue in un canto interiore e viene sancita da un abbraccio cordiale!
Per i primi due passaggi occorre incontrare se stessi,
per il terzo passaggio occorre incontrare un altro che abbia incontrato se stesso! ”
Antonio Lera
 
Domenica 22 Maggio, al SALONE DEL LIBRO di Torino presso lo Stand K55 – PAD. 2, verrà presentata la nuova raccolta intitolata “TRA L’ESSERE E L’APPARIRE: Poesia picciola dell’Universo”, del Prof. Antonio Lera, Candidato al Nobel per la Letteratura per gli anni 2020 e 2021, curata dal Dr. Arturo Bernava, Direttore della Casa Editrice IlVIANDANTE.
Antonio Lera, Ideatore e Presidente dell’Associazione AGAPE (Accademia Caffè Letterari d’Italia e d’Europa), ha organizzato e partecipato ad eventi presso alcuni dei migliori CAFFE’ E LOCALI STORICI D’ITALIA E D’EUROPA (Florian di San Benedetto del Tronto, Pedrocchi di Padova, GranCaffè Quadri di Venezia, Le Giubbe Rosse di Firenze, Arte della Seta di Firenze,  Paszkowski di Firenze, Caffè Greco di Roma, Cafè Demel di Vienna, Caffè Letterario Ostiense di Roma, Museo del Corallo di Napoli, Casina Pompeiana di Napoli, Antica Legatoria Artigiana di Napoli, Caffè Il Momento di Amsterdam, Lucaffè di Ferrara, Minotauro di Verona, Cibo per la Mente di Taranto, Notturno Sud di Bologna, Caffè Letterario a Palazzo Mauri di Spoleto, Palazzo Fibbioni de L’Aquila, Psica di Pescara, Kursaal di Giulianova, Loggiato Belvedere di Giulianova, Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi, Palazzo del Mare di Roseto degli Abruzzi, Empatia di Teramo, Caffè Meletti di Ascoli Piceno.
Parlando del libro, è improntato ad orientare i comportamenti e l’animo umano alla Pace e a suggerire atteggiamenti positivi ed evocare suggestioni terapeutiche ed inclinazioni verso il benessere psicofisico, oltre che a determinare rispetto verso ogni forma di diversità, per cui ciascuno è libero di scegliere la proprie identità ed orientamenti, nell’urgenza di recuperare il senso vero del vivere, in cui la dimensione dell’amore appare prevalente su tutto e la reciprocità e l’autenticità sono gli strumenti essenziali per la relazione. Lera insiste poi sull’Essere PARTIGIANI DI PACE, coltivando i sentimenti che portano gli uomini al rispetto del pianeta e di tutte le creature e le cose che vi abitano. Una pace da sempre inseguita e mai veramente ottenuta si cela in ogni angolo poetico di Lera, che non s’illude mai dell’esistenza di tempi di pace, guardando in faccia una realtà che pone gli uni contro gli altri per l’esistenza di molteplici dividendi sul piano relazionale ed esistenziale, come il possesso dei beni, il denaro, la ricerca del successo personale a tutti i costi che significa in pratica rinunciare ad essere se stessi, rinunciare a vivere la propria vita, rinunciare alla pace, rinunciare ad essere e scegliere di apparire, divenire comparse mascherate dal senso di protagonismo che illude cosi bene di essere. Ogni opera poetica riguarda l’interiorità, il riflettere su di sé al fine di accrescere la propria consapevolezza e rispetto a tutte le altre forme artistiche, lo strumento poetico può riuscire meglio a suscitare una vera e propria catarsi, agendo nella profondità dell’essere e contribuire cosi pienamente al benessere psicofisico ed accrescere la qualità della vita delle persone. Nella lettura poetica è possibile pensare una sorta di  Pronto Soccorso Poetico dove le  poesie divengono ricette contro la perdita del piacere di vivere, soprattutto considerando l’humus quotidiano in cui gli individui sono immersi.  Appare incredibile di alcune Poesie che possono essere considerate come anche altre forme artistiche (musica, pittura, scultura, fotografia) delle pillole da assumere per donare calma e relax ed interrompere la frenesia e l’aridità della vita moderna. E la Poesia riesce a divenire anche foriero di pace e in particolare ad armonizzare l’anima per alleviare sofferenze e preoccupazioni e Lera utilizza questo strumento privilegiato per “lavorare” sulla parte positiva di ciascuno attraverso le modalità espressive letterarie per prendersi cura del benessere del lettore e predisporlo verso l’armonia emotiva, mentale o spirituale ed in ogni caso contribuire ad alleviare il malessere suscitato dai periodi critici che da sempre caratterizzano la vita delle persone (Conflitti, Guerre, Pandemie, Separazioni), nelle varie fasi esistenziali individuali e collettive.
Insomma Poesia come Antidoto ai mali del vivere e soprattutto come Fiocina di opportunità del benessere e chiudendo in cerchio, garantendo il benessere si viaggia verso la pace, prima quella interiore poi quella comune.
La scrittura poetica più che ogni altra forma di espressione letteraria ed artistica, consente di ripristinare la relazione con se stessi, cui spesso si rinuncia nel processo di maturazione verso l’età adulta, rinunciando a quel fanciullino che Pascoli ha riportato a galla nella sua poetica e a quell’entusiasmo tipico delle prime fasi esistenziali che D’Annunzio ci fa ritrovare nelle sue opere. Il fanciullino di Pascoli e l’Entusiasmo di D’Annunzio a tratti si riaffacciano nelle opere di Lera con il debito scarto riguardo ad Autori di cosi alto valore, condite da una ricerca costante della semplicità e del valore umano perché tutti noi possiamo mantenere la giusta elasticità mentale, con una mente aperta, postura esistenziale da cui il corpo possa trarre enormi benefici ed alfine essere più che apparire e garantire empatia tra le persone e tempi e spazi esistenziali migliori di prima”. La raccolta fa intravedere percorsi non solo poetici da tempo cercati ma soprattutto terapeutici. La ricerca della metafora oscilla tra l’Essere e l’Apparire disvelando un mondo di complessità (con Odi più strutturate) e semplicità (con Odi più elementari che), laddove lo scrittura è un modo per dire ciò che non si riesce ad esprimere in altro modo, attraverso quei contrasti esistenziali che tengono insieme sguardi muti e cuori galoppanti, respiri ansimanti e fresche carezze. Parlare di Lera vuol dire parlare di passione poetica. Cardini della sua dimensione artistica sono sia la forma (per cui è stato accostato a D’Annunzio) che la sostanza (che lo vede paragonato da alcuni critici a Pascoli);  la presente opera letteraria si muove poi all’interno dell’asse tempo/bellezza e risente particolarmente della sua formazione medico-psicologica delineando una chiara prospettiva narrativo esistenziale che fa intravedere chiaramente percorsi non solo poetici da tempo cercati ma soprattutto terapeutici collocabili “Tra l’Essere e l’Apparire”.
Titolo: Tra l’essere e l’apparire
Autore: Antonio Lera
Genere: Poesia
Edizione: EdizioniIlViandante
Pubblicato: Febbraio 2022
Pagine: 90

Prezzo: 12 Euro

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