In Regione l’incontro con gli atleti della Po.Di.F Mirasole. Presente il record del mondo nel lancio del disco Gerini
Sostegno al teatro amatoriale, un bando in scadenza il 20 giugno
Incentivare l’occupazione di spazi di spettacolo e l’utilizzo dei numerosi piccoli teatri e supportare interventi a favore di progetti presentati dalle reti del teatro amatoriale. Sono questi gli obiettivi che si propone il bando “Sostegno alle attività del teatro amatoriale come funzione di utilizzo dei piccoli teatri” recentemente uscito e che scade il 20 giugno prossimo.
“Siamo consapevoli – spiega l’assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini – che l’attività di spettacolo dal vivo nelle Marche è caratterizzata da una miriade di attività minori condotte da artisti e piccole compagnie. Particolarmente diffuso è, infatti, il teatro amatoriale, che riveste un ruolo fondamentale sia per l’occupazione di spazi di spettacolo sia per l’utilizzo dei numerosi piccoli teatri presenti nella nostra regione. Il teatro – prosegue l’assessore Latini – assolve una funzione socio-culturale e ha anche uno scopo educativo, che la nostra regione interpreta da sempre, forte anche della diffusone, caso più unico che raro, del numero dei teatri storici. Si tratta di una prima tranche di contributi – aggiunge Giorgia Latini – per ora di 40 mila euro, ma contiamo di integrarla quanto prima con altre risorse. Stiamo investendo molto in questo settore, consapevoli che si tratta di un elemento identitario molto forte. Questo intervento si aggiunge alla strategia che la Regione sta portando avanti in maniera coordinata su più fronti.”
Il bando è articolato su due linee di intervento: una riservata a progetti presentati dalle reti del teatro amatoriale (rappresentate da associazioni regionali che aggregano compagnie amatoriali e da associazioni minori del territorio che, a loro volta, aderiscono ad organismi nazionali di settore (FITA, UILT, GAT). Un’altra, rivolta ai progetti di Festival nazionali, realizzati da associazioni di teatro amatoriale all’interno del territorio regionale come indicato dal Piano triennale della cultura. I soggetti beneficiari per questa particolare misura sono FITA Marche (Federazione Italiana Teatro Amatoriale), UILT Marche (Unione Italiana Libero Teatro), GAT Marche (Gruppo Attività Teatrali) e l’Associazione amici della Prosa”.
Della disponibilità finanziaria per ora di 40 mila euro le quote sono state divise in maniera paritaria: 20 mila euro per ciascuna delle due misure.
La richiesta di contributo va presentata al Settore Beni e Attività Culturali, via Gentile da Fabriano n. 9, 60125 Ancona, esclusivamente a mezzo di Posta Elettronica Certificata (regione.marche.funzionebac@emarche.it) entro il 20 giugno . Ulteriori informazioni al link https://www.regione.marche.it/RicercaBandi/id_32790/5714
Casini (PD): “Il Piceno escluso dal piano delle opere pubbliche della Regione. L’unica provincia delle Marche penalizzata da Acquaroli”
“Il consiglio regionale delle Marche ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche, ma il Piceno è stato escluso dai finanziamenti per gli anni 2023 e il 2024. Gli unici fondi presenti sono quelli legati alla giunta Ceriscioli: i finanziamenti del sisma o quelli destinati alla mobilità come il ponte ciclabile sul Tronto che volli fortemente e per il dissesto idrogeologico.”
È dura l’accusa del vicecapogruppo dem Casini in merito ai fondi destinati al Piceno sul piano triennale delle opere pubbliche che per il 2023 e 2024 non vede nuovi investimenti per la Provincia di Ascoli su una dotazione di 140 milioni di euro.
“Mai più cenerentola delle Marche qualcuno proclamava in campagna elettorale, ma come al solito ci troviamo davanti a tante parole smentite dai fatti” ironizza la consigliera Casini. “Speravo potessero essere destinati fondi ad hoc per i comuni in particolare per quelli fuori dal cratere, ma non ne sono stati stanziati neppure per le manutenzioni delle proprietà regionali nella nostra Provincia ”.
“Acquaroli come spesso accade è assente e non si è accorto di nulla, ma la cosa più grave è verificare che il peso politico di due assessori ascolani è evidentemente debole. La programmazione non si fa con gli annunci sui giornali” prosegue Casini “ma con atti approvati e in merito alle opere pubbliche sul Piceno purtroppo ci sono zero fondi. Acquaroli aveva promesso un cambio di passo” conclude Casini “infatti procede a passo sempre più lento e senza soprattutto senza una meta precisa”.