Finanziato un progetto Horizon Europe che vede tra i partner anche UniCam

Finanziato un progetto Horizon Europe che vede tra i partner anche UniCam

RETE DI FORMAZIONE DOTTORALE PER LO STUDIO DI MATERIALI IN SINERGIA TRA RICERCA DI BASE E INDUSTRIA


Camerino, 19 maggio 2022
– Ancora importanti successi internazionali per Unicam. Il progetto EUSpecLab (European Spectroscopy Laboratory to model the materials of the future), coordinato per Unicam dalla prof.ssa Angela Trapananti, docente della Sezione di Fisica della Scuola di Scienze e Tecnologie, è tra i 144 progetti finanziati (su 1076 presentati) dal nuovo programma Horizon Europe nell’ambito della call MSCA-Doctoral Networks.

Nell’ambito del progetto sarà costituita una rete per la formazione di dottorandi che lavoreranno a teorie e metodi per la modellizzazione di spettroscopie di luce, raggi X ed elettroni, utilizzate per l’analisi di materiali.

L’iniziativa è coordinata dal CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique)-Université Rennes I e prevede un ampio partenariato internazionale composto da atenei, enti di ricerca, industrie e piccole-medie imprese, tra le quali RINA Centro Sviluppo Materiali Avanzati e Toyota Europe.

Saranno sviluppate metodologie avanzate per la modellizzazione dei materiali, utilizzando anche strumenti di intelligenza artificiale, che consentiranno di prevedere ed analizzare struttura e proprietà elettroniche dei materiali a livello microscopico e metterle in relazione con le proprietà chimico-fisiche macroscopiche e con la risposta di questi materiali in applicazioni reali.

Siamo estremamente soddisfatti di questo risultato – ha affermato la prof.ssa Trapananti –
che è il frutto di quattro anni di lavoro condotto insieme ai colleghi professori Roberto Gunnella ed Andrea Di Cicco. Il progetto prevede il finanziamento di 11 borse di dottorato, una per ciascun partner: nel nostro Ateneo quindi ci sarà l’opportunità di reclutare un giovane ricercatore o una giovane ricercatrice che potrà specializzarsi su queste tematiche”.

Ritengo che un aspetto importante del progetto – ha proseguito la prof.ssa Trapananti – sia proprio quello che non coinvolge solamente la fisica di base, ma prevede una forte relazione ed interazione con i partner industriali proprio per cercare di colmare il divario tra ricerca di base e capacità di tradurre i problemi industriali in opportune strategie di modelling per ottenere risultati di immediato valore per le applicazioni.

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