Antonella Baiocchi tuona a Liber? Tutt?: “La Violenza è Bidirezionale, No alla la demonizzazione del Maschio”

Antonella Baiocchi tuona a Liber? Tutt?: “La Violenza è Bidirezionale, No alla la demonizzazione del Maschio”

San Benedetto del Tronto, 2022-06-10 – Riceviamo e pubblichiamo

 

<<Antonella Baiocchi commenta la Violenza istituzionale denunciata da Liber? Tutt?

La psicoterapeuta Antonella Baiocchi, responsabile per la Regione Marche dell’ Ass. Anti Violenza MEDEA ODV, responsabile nazionale per l’associazione CIATDM del primo Dipartimento per la Protezione di Tutte le vittime di Violenza Affettiva (compresi gli uomini), nonché già assessora alle Pari Opportunità del Comune di San Benedetto del Tronto (2016-2021), che si è distinta a livello nazionale per il suo impegno per la Tutela Inclusiva delle Vittime di Violenza (famosa la Panchina Inclusiva che ha fatto installare, in cui ha fatto raffigurare le vittime donne minori e uomini) commenta la denuncia che Libera Tutte ha prodotto qualche giorno fa contro le istituzioni, accusandole di leggerezza nei confronti delle violenze che subiscono le donne.

Sono rimasta amareggiata di questo attacco alle Istituzioni, non tanto per l’attacco in sé, quanto per la qualità delle argomentazioni da cui esso parte e si fa forte: una qualità flebile che svilisce il nobile obiettivo da cui questa denuncia senz’altro parte (la tutela di chi si vive in pericolo) esponendo il fianco delle ragazze di Liber? Tutt? alla sgradevole critica di strumentalizzare fatti, persone e istituzioni, pur di imporre la demonizzazione del maschio.

Ho potuto toccare con mano la passione che anima le componenti di Liber? Tutt?, unite nel difendere la tutela e i diritti delle donne dallo stato di svantaggio sociale in cui si trovano da secoli.

Ma alla passione è necessario accoppiare anche contenuti liberi da pregiudizi figli di barriere mentali che finché persisteranno, continueranno a sabotare i buoni propositi di queste ragazze e della gran parte di Enti Pubblici e Privati impegnati nel contrasto della violenza: mi riferisco soprattutto alla tossica ideologa della Unidirezionalità della Violenza, cioè del considerare l’Uomo a priori Carnefice e la Donna a priori Vittima, che induce a credere che il Killer da combattere sia il Maschio.

Mi sto battendo da anni per far capire la stoltezza della Unidirezionalità della violenza.

L’abitudine di indirizzare l’attenzione sul “sesso” è frutto di un equivoco, indotto dall’innegabile realtà della Violenza di Genere [cioè del considerare il sesso femminile inferiore/sbagliato rispetto a quello maschile] Violenza di Genere che da secoli miete “vittime” tra le donne da parte prevalentemente di “carnefici” di sesso maschile, inducendo all’equivoco di credere che il nemico da combattere sia l’Uomo.

Ma “l’essere uomo” è solo un aspetto contingente (senza carattere di necessità, solo accidentale) che porta fuori strada e sabota gli interventi di prevenzione, fronteggiamento e contrasto di questa piaga sociale.

Come spiego nel mio libro “La Violenza non ha sesso” edito da Alpes Italia, il vero Killer da combattere non è l’Uomo ma è la Cultura Tossica della Persona, uomo o donna che sia: chiamo questo Killer “Analfabetismo Psicologico e Relazionale”.

Una delle conseguenze di questo Analfabetismo è il Pensiero Dicotomico un vero e proprio Programma Infetto che, basandosi sulla tossica pretesa di conoscere dove sia la Verità Assoluta, spinge la Persona ad elaborare gli eventi in termini assolutistici (tutto o niente, bianco o nero, cento o zero, Vero o Falso) senza possibilità di vie di mezzo.

In ogni ambito di vita dove ci si crede possessori della Verità Assoluta (del modello considerato Giusto, Vero, Normale) per forza maggiore si è indotti a Discriminare (a ritenere Sbagliato, di Non Valore, Errato) chi Diverge da quella Verità.

Negli ambiti in cui si Discrimina, il terreno è fertile per la proliferazione della Disparità di Diritti, della Prevaricazione e della Violenza.

Questo comporta che Chiunque (uomo o donna che sia) venga vissuto come Diverso da qualcuno (Uomo o Donna che sia) che, affetto da Analfabetismo Psicologico, si crede possessore di Verità, rischia la Discriminazione, cioè di diventare oggetto di Disparità di Diritti, Prevaricazione e Violenza.

Il comun denominatore della gran parte delle violenze e dei conflitti dell’umanità, dentro e fuori casa sono conseguenza di queste “Barriere Mentali” possedute, in modo indistinto sia gli Uomini che le Donne, che inducono: all’incapacità di capire che la Verità Assoluta non la possiede nessuno e che siamo tutti possessori di punti di vista, alle conseguenti incapacità di dare valore al Diverso, di attuare nella pratica il cosiddetto Reciproco Rispetto a favore della tossica Gestione Dicotomica delle Divergenze (o con me o contro di me).

E’ questo il Killer da combattere, non “il Maschio”.

Per debellare il Patriarcato (obiettivo principe di Liber? Tutt? e di chiunque si occupi di Violenza di Genere) è necessario aprirsi alla Bidirezionalità della violenza (vittime e carnefici possono essere Uomini e Donne) smettendo di fare la guerra al maschio e puntando il dito sulla Mentalità Prevaricatrice, Dicotomica e Discriminante, che si annida nelle Persone di qualsiasi sesso, inducendole a prevaricare l’interlocutore in Stato di Vulnerabilità quando l’occasione o il contesto lo permette (vedasi ad esempio i soprusi effettuati da uomini e donne ripresi dalle telecamere nelle case di riposo, negli asili , nelle case di cura).

Le Femministe e i Maschilisti dovrebbero aprirsi alla Bidirezionalità della Violenza e smettere di difendere la loro categoria di Vittime con modalità non inclusive (ostili, dicotomiche) del sesso opposto (chi difende le Donne generalmente va contro gli uomini, chi difende gli Uomini generalmente va contro le Donne): un atteggiamento da superare in quanto alimenta, inconsapevolmente, la violenza che si vuole debellare.>>

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