Ciip e dintorni, nota di Paolo Canducci

Ciip e dintorni, nota di Paolo Canducci

San Benedetto del Tronto, 2022-06-19 – Riceviamo e pubblichiamo

 

 

<<La conclusione della vicenda CIIP, purtroppo per San Benedetto del
Tronto, conferma quanto avevamo pronosticato nei giorni scorsi. Per l’ennesima volta il
Sindaco Spazzafumo non ha toccato palla, le decisioni sono state prese
altrove e da altri sindaci e poi sono state a lui comunicate per una
semplice ratifica. La stessa cosa è avvenuta per l’Amat, per l’Autorità
di Sistema Portuale e per la Fondazione Carisap. Il sindaco Spazzafumo
non è in grado di rappresentare le istanze di una città
territorio, che oltre alle realtà della costa raggruppa anche i comuni
vicini di Monteprandone, Acquaviva Picena e Ripatransone, coinvolgendo
oltre 80 mila residenti.

Emblematica è stata la timidezza del Sindaco, o meglio la debolezza,

plasticamente rappresentata il giorno del Consiglio Comunale aperto
sulla Sanità durante il quale, nonostante il Presidente della Regione
non abbia assunto alcun impegno per nuovo personale, nuovi macchinari e
ripristino reparti del nostro Ospedale e nonostante l’ufficializzazione
della proposta per il Piceno della Giunta regionale rappresentata da un
Ospedale di Primo livello su due plessi e, quindi l’abbandono delle
mirabolanti promesse elettorali (Azienda Sanitaria Marche Sud, Due
Ospedali di primo livello nel Piceno), è riuscito a dirsi soddisfatto,
relegando un bacino di oltre 80 mila persone a semplice spettatore di
decisioni altrui.La scelta di confermare alla presidenza del CIIP Alati dopo 12 anni è
una scelta sbagliata per tutti i motivi che abbiamo già evidenziato, ma
è la conseguenza della debolezza dell’Amministrazione sambenedettese, litigiosa e profondamente divisa,
che non ha saputo esercitare il ruolo di Città guida di un territorio
che da anni è il motore del Piceno e che aveva il sacrosanto diritto di
determinare il nuovo corso del CIIP.
Peggio della riconferma dell”eterno” presidente c’era solo una cosa, esserne sponsor e complice, come ha fatto Spazzafumo accontentandosi di uno strapuntino nel CDA anche in precario equilibrio; scelta  migliore rispetto a questo accordo al ribasso, infatti, sarebbe stata quella di presentare una lista alternativa a quella di Alati sulla base di un programma e di un progetto diverso, con donne e uomini di riconosciuta capacità e competenza per sfidare la lista espressione del peggior conservatorismo e oggi, nella peggiore delle ipotesi, pur non eleggendo il Presidente, almeno San Benedetto e la costa avrebbero esercitato una necessaria e doverosa azione di controllo all’interno del CDA. Non basta solo dire in campagna elettorale come ha fatto Spazzafumo che si è contro il Sistema, i partiti, la vecchia politica, poi bisogna avere la forza di dimostrarlo nei fatti e la scelta di presentare una lista unica a sostegno di Alati va nella direzione opposta, lo rende complice di una scelta di sistema.

La costa di fatto è fuori da tutte le sedi istituzionali che contano, al
contrario del Capoluogo di provincia, che nonostante da anni stia
vivendo un fenomeno di spopolamento e non rappresenta più il motore
economico e sociale del Piceno, continua a determinare le scelte
politiche e a ricoprire incarichi di rilievo.

Il nostro territorio merita di più.>>

Paolo Canducci

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