Elezioni Comitati di Quartiere: invasione della politica?

Elezioni Comitati di Quartiere: invasione della politica?
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San Benedetto del Tronto, 2022-06-05 – Riceviamo e pubblichiamo

 

 

<<ELEZIONI COMITATI DI QUARTIERE: INVASIONE DELLA POLITICA E UNA DERIVA PREOCCUPANTE

Quello a cui stiamo assistendo ai seggi per il rinnovo dei Comitati di Quartiere non so se definirlo più comico o tragico: in poche settimane siamo passati dalla mancanza assoluta di candidati, che costringeva i direttivi uscenti a supplicare gli abitanti del quartiere per convincerli a candidarsi, a una miriade di persone che addirittura hanno preparato santini con tanto di campagna elettorale e presidiano “fisicamente” i seggi per non perdere nemmeno un voto (sich!)

In alcuni seggi di importanti zone della città sono addirittura dovute intervenire le forze dell’ordine perché si assisteva a scene patetiche di candidati che cercavano di intercettare i voti dei residenti compiendo azioni chiaramente illegali: mai avvenuto prima!!!

Tutto questo nasce dal fatto che mai come quest’anno la “politica”, nella sua accezione più negativa, ha cercato e sta cercando di influenzare i direttivi dei Comitati di quartiere inserendo dei propri referenti, molti dei quali candidatisi alle ultime elezioni amministrative con esiti fallimentari. I partiti del centrodestra cittadino, in particolare, hanno candidato loro iscritti ovunque, forse nella speranza di avere la rivincita dopo la sonora bocciatura elettorale. E questa discutibile scelta ha spinto anche la maggioranza e gli altri a correre ai ripari ed ecco spiegate le risse ai seggi.

L’atteggiamento e la scelta di “invadere” il campo dei quartieri di questi partiti mostra con estrema chiarezza quale sia la loro visione della democrazia, della partecipazione e da ultimo dei Comitati di quartiere, intesi come braccia da armare contro l’Amministrazione quando si è all’opposizione o a sostegno quando si è in maggioranza.

In realtà i Comitati nascono e devono restare APARTITICI, nascono e devono mantenere la propria AUTONOMIA nei confronti dei PARTITI POLITICI, nascono come spazio dei cittadini e per i cittadini: volerli controllare dall’interno o indirizzarli verso un parte o l’altra, utilizzarli unicamente come trampolino di lancio per una futura “carriera” politica o come ripiego dopo una sonora bocciatura elettorale assesterà il colpo finale ai Comitati stessi e all’interesse che i normali cittadini nutrono verso la POLITICA, QUELLA CHE VERA!

Come ho detto in Consiglio Comunale in occasione dell’approvazione delle modifiche al Regolamento per l’elezione dei Direttivi dei Comitati è necessaria e urgente una riflessione sul ruolo (soggetto intermedio tra Cittadino e Consiglio Comunale? Centro di Ascolto delle istanze dei quartieri?), sulle funzioni (a cosa servono, cosa fanno, cosa dovrebbero fare?) e sul numero (16 sono troppi) dei comitati di quartiere cittadini. Scegliere una visione o un’altra comporterà anche delle conseguenze nell’organizzazione e nella loro elezione. Non si può più attendere e nel frattempo che il Consiglio Comunale discute e si confronta sulle nuove regole sarebbe opportuno per almeno un anno sospendere le elezioni e di conseguenza gli stessi comitati di quartiere. Problemi di rappresentanza non ci sarebbero, i cittadini sono ampiamente rappresentati dai consiglieri comunali eletti, come previsto dalla legge. Dopo i fatti di questi giorni i motivi per farlo ci sono tutti.>>

Paolo Canducci

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