Presidente Ciip, Acqua Bene Comune, Urbinati, Spazzafumo e dintorni

Presidente Ciip, Acqua Bene Comune, Urbinati, Spazzafumo e dintorni

San Benedetto del Tronto, 2022-06-11 – Riceviamo e pubblichiamo

 

 

<<Di seguito una mia nota sulla imminente elezione del nuovo CDA CIIP SpA

ACQUA BENE COMUNE, LA CIIP E IL SUO PRESIDENTE

Il 29 giugno i 59 sindaci che costituiscono la Cicli Integrati Impianti Primari Spa saranno chiamati ad eleggere il nuovo Cda e il suo Presidente, entro il 17 giugno scadrà il termine per la presentazione delle candidature e liste collegate.

In questo tipo di votazione non vale il principio dell’uno vale uno, bensì i sindaci hanno quote in base al numero degli abitanti e quindi naturalmente San Benedetto, Ascoli Piceno, Fermo, Grottammare, Monteprandone e Porto San Giorgio fanno la parte da leone.

I Sindaci di queste comunità debbono avere la capacità di giocare un ruolo e una funzione di governo all’altezza della loro carica, vista anche l’importanza del servizio erogato.

Il Presidente uscente Alati, in carica da QUATTRO mandati ossia da DODICI ANNI, sta cercando “ostinatamente” la sua quinta candidatura per poter sperare di arrivare a quindici anni di presidenza, un record poco invidiabile trattandosi di un Impresa di gestione servizi pubblici a totale capitale pubblico e non di un’impresa privata.

Sul piano personale, come si dice in questi casi, non vi è nulla, ma trattandosi delle elezioni del nuovo CDA e del Presidente come esponenti politici dobbiamo necessariamente fare valutazioni sull’operato di questa Società:

– eravamo famosi per avere una delle migliori acque d’Italia, oggi nei rubinetti della costa arriva sempre più spesso acqua torbida, marrone;

– quando fu realizzato l’impianto di captazione delle acque del Tronto a Fosso dei Galli il consiglio comunale di San Benedetto volle tutelarsi e impose alla Ciip, ogni qual volta fosse necessario attivare l’impianto, di avvisare PREVENTIVAMENTE il Sindaco della città, che a sua volta avrebbe dovuto informare il consiglio comunale e i cittadini. Sono anni che l’impianto è in funzione per lunghi periodi dell’anno ma non risultano avvisi, segnalazione o altro;

– ci dicono da anni che il terremoto, che ha devastato l’Italia centrale nel 2016, abbia dimezzato la portata delle sorgenti da cui si riforniva la costa riducendo sensibilmente la quantità di acqua captata, ma se questo è vero, cosa è stato fatto in questi 6 anni? Poco o nulla è cambiato;

– in questi ultimi 12 anni di presidenza Alati si è assistito ad una gestione molto accentrata sulla figura del Presidente e poco concentrata sull’efficienza e l’efficacia dei servizi erogati. Là dove avremmo avuto bisogno di una gestione manageriale, magari avvalendosi di alte professionalità, giovani e fresche energie, si è preferito prendere decisioni più finalizzate a una futura rielezione;

– infine ma non ultimo, il Presidente e il cda uscente della Ciip si vantano di chiudere in utile e oggi tentano di spostare il core business dall’acqua ai rifiuti e questa decisione io la ritengo gravissima: 1) se una società pubblica fa utili deve abbassare le tariffe; 2) il campo di azione della Ciip è l’acqua, punto!

C’è un ultimo aspetto che voglio evidenziare e si chiama rinnovamento e democrazia: se il legislatore ha inteso mettere un limite di dieci anni per il mandato dei sindaci con popolazione superiore a 15.000 abitanti non si capisce perché non si possa o non si debba immettere aria nuova, fresca, giovane e competente dentro la Ciip dopo 12 anni di Presidenza Alati.

Se tutto quanto sopra scritto riguarda la società pubblica che gestisce il bene pubblico primario – l’acqua -, veniamo al ruolo che non ha avuto il Sindaco di San Benedetto del Tronto e che ora, al massimo vista l’imminente scadenza, potrà fare testimonianza.

Il nostro sindaco non ha mai parlato di questa vicenda, eppure dovrebbe venire in consiglio comunale non a ratificare il voto, bensì a prendere gli indirizzi; al contrario sulla stampa la maggioranza che lo sostiene ha di volta in volta espresso i propri desiderata, inizialmente sembrava orientata su Paradisi, poi sulla Spalvieri, poi su Agostini, poi su Alati, ora su Urbinati… insomma per Spazzafumo e la sua maggioranza vale sempre l’adagio: idee poche e confuse.

La ciliegina sulla torta, però, è arrivata con un post sui social nel quale il primo cittadino, dopo che in maggioranza (la sua) aveva votato un documento che chiede la discontinuità e propone Urbinati come Presidente del nuovo CDA Ciip, se la prende con i giornali e i giornalisti che scrivono cose campate per arie, frutto di invenzioni ecc ecc;

ora se è comprensibile il nervosismo giustificato dal fatto che, forse, la maggioranza gli chiede un nome a lui non gradito, è altrettanto vero che i giornalisti fanno il loro mestiere e chi invece non fa il suo è proprio il sindaco Spazzafumo, che è incapace di capire cosa gli accade intorno e soprattutto non riesce ad incidere su alcuna scelta chiave del nostro territorio. Da mesi non tocca palla.

Se gli serve chi glielo ricorda noi purtroppo abbiamo memoria e amore per San Benedetto del Tronto

– Amat, san benedetto fuori;

– Autorità Portuale, san benedetto fuori;

– Fondazione carisap, san benedetto fuori;

– Ciip san benedetto fuori?

……….

temiamo purtroppo che non terminerà qui l’elenco, però la colpa è sempre degli altri…>>

Paolo Canducci

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