Attesi oltre 50 ricercatori internazionali per la tre giorni di convegno del Centro internazionale di studi sulla storia e l’archeologia. In programma, visite agli scavi di Pollentia-Urbs Salvia e Villamagna.
Più di 50 ricercatori da tutta Europa si confronteranno sul sistema di relazioni che in età antica hanno caratterizzato l’Adriatico, condizionando anche la contemporaneità, in occasione del convegno archeologico “Reti adriatiche: uomini, merci, idee” che si terrà nei prossimi giorni a Macerata, Auditorium Unimc in via Padrea Matteo Ricci, dal 23 al 25 giugno. L’iniziativa è organizzata dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata nell’ambito delle attività del Centro internazionale di studi sulla storia e l’archeologia. Il centro, che ha sede nell’Ateneo, è diretto da Roberto Perna e riunisce più di 20 tra università e centri di ricerca europei coinvolti in scavi e ricerche in area adriatica.
Una sessione specifica del convegno sarà dedicata al progetto Transfer, coordinato dall’Università di Macerata che coinvolge 6 parchi archeologici e 12 partner “adriatici” e ha l’obiettivo di individuare modelli comuni di pianificazione e gestione finalizzati alla valorizzazione di questo ricco patrimonio che costituisce un importante elemento per la formazione delle identità per le comunità dell’Adriatico.
L’ultima delle tre giornate, oltre che all’Assemblea del Cisa sarà dedicata alla visita agli scavi archeologici che l’Ateneo sta conducendo, in collaborazione con la direzione regionale Musei Marche e la soprintendenza Abap Marche Sud, nella città romana di Pollentia-Urbs Salvia e a Villamagna.
All’organizzazione dell’iniziativa partecipano anche PlayMarche, spin-off di Unimc e Partner del Progetto Transfer, e il Centro interdipartimentale di ricerca sull’adriatico ed il mediterraneo dell’Ateneo. Per informazioni: unimc.it