Alessandro Fiori “Mi sono perso nel bosco”

Alessandro Fiori “Mi sono perso nel bosco”
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Etichetta: 42 Records
Brani: Mi sono perso nel bosco / Io e te / Amami meglio / Buonanotte amore / Stella cadente / Fermo accanto a te / Una sera / Pigi pigi / Per il tuo compleanno / L’appuntamento / Estate / Troppo silenzio
Produttori: Giovanni Ferrario, Alessandro “Asso” Stefana

 

Dopo quasi sei anni di silenzio, Alessandro Fiori, già cantante dei Mariposa ma dal 2010 titolare di una discografia in proprio, torna con un album di profonda e struggente bellezza. “Mi sono perso nel bosco” arriva quando sembrava quasi che Alessandro volesse smetterla con la musica ma fortunatamente una ritrovata ispirazione e l’aiuto di tanti amici-musicisti hanno reso possibile la realizzazione del nuovo lavoro. Sono arrivati in tanti a dare il loro contributo, da Dario Brunori a Lorenzo Colapesce, da Levante a Marco Parente, tanto che in alcuni momenti si ha la sensazione di essere di fronte alla summa della canzone d’autore italiana del nuovo millennio.
Quello di “Mi sono perso nel bosco” è un cantautorato che ha palesi richiami al passato (Gino Paoli, Luigi Tenco e Lucio Dalla risuonano in diverse occasioni) ma che sa essere contemporaneo, optando per una strumentazione ricca e per una vocalità piena, sicura, emozionante. Non c’è un solo momento in cui si fugge dalle emozioni, che anzi vengono cercate, rincorse, prese per mano. Una sera, brano con una melodia e un testo capace di far commuovere anche le pietre, è paradigmatico in questo senso: si tratta di una canzone d’amore senza se e senza ma, con una dichiarazione tra le più pure degli ultimi anni, “a far l’artista per il tuo cuore/mi sono garantito/il pubblico migliore”. Già dopo un singolo ascolto si è tentati di affermare che potrebbe essere questa la signature song di Alessandro Fiori.
C’è la poetica delle piccole cose nelle canzoni di “Mi sono perso nel bosco”, piccole cose che spesso sono incrinate oppure si sono rotte ma a volte si riesce per miracolo a rimetterle insieme. C’è l’impossibilità di tornare insieme messa in scena nella tragicomica Fermo accanto a te (con Levante) ma ci sono quel filo di surrealismo di Amami meglio (con il sax di Enrico Gabrielli e i cori di Colapesce) e lo splendido walzer indie-rock di Stella cadente a far pensare al lieto fine. “Non abbandonarmi questa notte/aspetta il giorno per lasciarmi/voglio il sole per vederci chiaro/per vedere noi fino all’ultimo/ma non abbandonarmi questa notte/dai, non ci pensare, buonanotte”, canta Alessandro in Buonanotte amore, non chiarendo come andrà a finire, mentre Estate mette in campo affetti e perdite, illusioni e gelosie, in un incanto fresco come vino rosé (“Che bella l’estate/si lavano i piatti/con l’acqua fredda/si beve il rosé/i nonni perdono la vita”).
L’opera migliore di Alessandro Fiori senza ombra di dubbio.

 

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