Bolognola (MC) – I “Quadri della Sibilla” del Minimo Teatro sono andati in scena dalla piazza Leopardi di Bolognola. Ciò di cui gli spettatori sono stati testimoni con attenzione è stato un teatro scarnificato all’essenza, di altissima suggestione, caratterizzato da una dinamica tanto semplice quanto efficace da muovere alla commozione.
I testi sibillini del poeta Giampaolo Vincenzi e della classe di Ingegneria Umanistica del Minimo Teatro hanno preso il corpo degli attori e delle attrici divenendo strumenti lirici per trasmettere segni di umanità intensi, puri, dimenticati, arcaici. Una menzione speciale va riservata alle giovanissime allieve attrici Anna Paoli, Brigida Pelagatti, Siria Scaficchia, Ambra Taddei, impressionanti nella loro capacità di tenere e mutare una ricchissima gamma di espressioni. Gli altri componenti della Compagnia Allievi del Minimo Teatro in scena nei Quadri sono: Francesca Cipriani, Fulvia Criscuoli, Giuseppe Faggiolati, Manuela Tesei, Lorenzo Vecchioni, colonne portanti dell’edificio poetico strutturato dalla regia di Maurizio Boldrini. Le tracce d’ispirazione sibilline di Amedeo Modigliani, Mariano Prosperi, Raffaella Tirabasso non potevano avere traduzione migliore e sono immortalate dal fotografo di scena Pierluigi Cipolla. Lo spettacolo è stato replicato con variazioni nella recita serale presso il ristorante “La Capanna” di Pintura durante la cena a tema “Quadri del gusto”, nella quale si è esibito anche il mago Niccolò Sabbatini con numeri di prestigio coniugati a finissime trovate teatrali. Il programma di Marchestorie del Comune di Bolognola prosegue oggi alle ore 18:00 con la replica di “Quadri della Sibilla” presso il campeggio Base Camp, in caso di pioggia presso la Sala Marchetti. Alle ore 21:30 gran finale con “Quadrifonie”: voce recitante Maurizio Boldrini, flauto Claudia Piccinini, notazioni Giampaolo Vincenzi e con incursioni dai Quadri della Compagnia Allievi Minimo Teatro. Marchestorie è una iniziativa della Regione Marche, Assessorato alla cultura, con l’apporto della Fondazione Marche Cultura e dell’AMAT.