Infortuni nelle Marche nei primi otto mesi del 2022

Infortuni nelle Marche nei primi otto mesi del 2022

INFORTUNI ACCADUTI NEI PRIMI 8 MESI DEL 2022 NELLE MARCHE DI GUIDO BIANCHINI PRESIDENTE DEL COMITATO PROVINCIALE INAIL ASCOLI PICENO Marche malattie professionali in calo del 3.04%, del 8.05% nella provincia picena; infortuni in aumento del 22.83% nelle Marche e 21.56% nel piceno. In diminuzione del 9% i mortali.

Nella Regione Marche le Malattie Professionali, nei primi otto mesi del 2022, sono state 4.088 con una diminuzione del 3.04% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Mentre gli infortuni sul lavoro sono stati 13.018, con un aumento di 2.420 denunce in valore assoluto e del 22.83 in percentuale.

Gli infortuni mortali, sempre nel periodo in esame, sono stati 20 (conto i 22 del periodo precedente).

L’analisi degli accadimenti nella Regione MARCHE in modo disaggregato:

MALATTIE PROFESSIONALI (-3.04%)

Genere

Gennaio/Agosto 2021

Gennaio/Agosto 2022

%

Maschi

2.976

2.861

-3.86

Femmine

1.240

1.227

-1.05

TOTALE

4.216

4.088

-3.04

SETTORI

Gennaio/Agosto 2021

Gennaio/Agosto 2022

%

Industria e serv.

3.720

3.572

-3.98

Agricoltura

463

485

+4.75

Conto dello Stato

33

31

-6.06

TOTALE

4.216

4.088

-3.04

PER PAESE DI PROVENIENZA

Gennaio/Agosto 2021

Gennaio/Agosto 2022

%

Italia

3.903

3.747

-4.0

UE

72

98

+39.11

Extra UE

241

243

+0.83

TOTALE

4.216

4.088

-3.04

PROVINCE

Gennaio/Agosto 2021

Gennaio/Agosto 2022

%

Ancona

676

620

-8.28

Ascoli P.

522

480

-8.05

Fermo

558

479

Macerata

1.242

1.341

Pesaro U.

1.218

1.168

TOTALE

4.216

4.088

-3.04

Le principali Malattie Professionali registrate nelle Marche nei primi otto mesi del 2022 (ICD10) sono: tumori 30 (erano 21), sistema nervoso 744 (795), orecchio 175 (183), sistema osteo muscolare 2841 (2936), disturbi psichici 13 (12), malattie respiratorie 44 (43).

INFORTUNI (+22.83%)

Modalità

Gennaio/Agosto 2021

Gennaio/Agosto 2022

%

Occasione di Lavoro

9.151

11.358

+24.12

In Itinere

1.447

1.660

+14.72

TOTALE

10.598

13.018

+22.83

5.286 sono donne (erano 3.930) e 7.732 sono uomini (6.668).

SETTORI

Gennaio/Agosto 2021

Gennaio/Agosto 2022

%

Industria e serv.

9.097

10.815

+18.89

Agricoltura

591

645

+9.14

Conto dello Stato

910

1.558

+71.21

TOTALE

10.598

13.018

+22.83

PROVINCE

Gennaio/Agosto 2021

Gennaio/Agosto 2022

%

Ancona

3.760

4.598

+22.29

Ascoli P.

1.345

1.635

+21.56

Fermo

911

1.055

+15.81

Macerata

2.067

2.805

+35.70

Pesaro U.

2.515

2.925

+16.30

TOTALE

10.958

13.018

+22.83

PER PAESE DI PROVENIENZA

Gennaio/Agosto 2021

Gennaio/Agosto 2022

%

Italia

8.630

10.755

+24.62

UE

419

487

+16.23

Extra UE

1.549

1.776

+14.65

TOTALE

10.598

13.018

+22.83

Circa le principali classi di età dell’infortunato registrati:

25/29 anni: 1031; 30/34 anni 1104; 40/44 anni 1366; 45/49 anni 1703; 50/54 anni 1725; 55/59 anni 1616; 60/64 anni 89; 66/69 anni 245.

INFORTUNI CON ESITO MORTALE (-9.09%)

Modalità

Gennaio/Agosto 2021

Gennaio/Agosto 2022

%

Occasione Lavoro

17

14

-17.65

In Itinere

5

6

+20.0

TOTALE

22

20

-9.09

2 sono donne (erano 2) e 18 sono uomini (20).

SETTORI

Gennaio/Agosto 2021

Gennaio/Agosto 2022

%

Industria e serv.

18

18

0

Agricoltura

3

2

-33.3

Conto dello Stato

1

0

-100.0

TOTALE

22

20

-9.09

PROVINCE

Gennaio/Agosto 2021

Gennaio/Agosto 2022

%

Ancona

2

3

50.0

Ascoli P.

7

4

-42.8

Fermo

1

2

+100.0

Macerata

10

3

-70.0

Pesaro U.

2

8

+300.0

TOTALE

22

20

-9.09

PER PAESE DI PROVENIENZA

Gennaio/Agosto 2021

Gennaio/Agosto 2022

V.A.

Italia

19

16

-15.7

UE

1

1

0

Extra UE

2

3

+50.0

TOTALE

22

20

-9.09

Circa le principali classi di età degli infortuni mortali: 2 nella fascia 20/24 anni; 2 per ciascuna delle fasce 30/34 anni e 35/39 anni; 3 in ciascuna delle fasce 40/44 anni, 55/59 e 60/64; 2 nella fascia 65/69 anni.

COMMENTO DI GUIDO BIANCHINI PRESIDENTE DEL COMITATO PROVINCIALE INAIL ASCOLI PICENO

I dati relativi agli infortuni sopra illustrati riguardano la regione Marche e sono relativi ai primi 8 mesi del 2022 dove ci sono stati 2.207 infortuni sul lavoro in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Questa è una crescita significativa!

In particolare, l’incremento forte si ha nel comparto per Conto dello Stato con un incremento in termini percentuali del 71%.

Il dato locale evidenzia un aumento sensibile del 21.56% nella provincia picena. A livello regionale l’incremento è stato del 22.83%.

Il solo settore industriale è passato da 2.389 a 2.612 infortuni con un incremento del 10%

Preoccupante anche il dato relativo alle denunce di infortunio delle donne: nel periodo in esame sono state 5.286 contro i 3.930 precedenti.

In diminuzione, fortunatamente, gli incidenti mortali che sono passati da 22 a 20.

In diminuzione dello 3.04% le malattie professionali in particolare nel piceno, dopo anni, registriamo una diminuzione è del 8.05%.

Sicuramente l’analisi presentata evidenzia anche come la qualità del lavoro dipendente si misura anche con la sicurezza sul lavoro.

L’incremento delle denunce, nei primi otto mesi dell’anno, non ammette alibi e giustificazioni.

Purtroppo stretta è la relazione tra lavoro precario, nelle sue varie forme, sempre maggiore, e l’aumento degli infortuni.

Troppo spesso i tagli dei costi e l’aumento dei ritmi sul lavoro pregiudicano l’attenzione alla sicurezza sul lavoro.

La qualità del lavoro e il mercato dello stesso sono cambiati. Forte è l’aumento dei contratti a tempo determinato (anche di pochi giorni); preoccupante è la carenza della prevenzione e vigilanza sulla sicurezza.

Si spera che il tema della sicurezza sul lavoro e le varie forme contrattuali siano prioritarie nell’agenda del nuovo Governo e che le istituzioni prendano atto dell’urgenza di frenare queste tragedie.

Per l’INAIL l’impegno su questo campo, insieme a quello della prevenzione, resta prioritario; certo si può fare di più anche con una forte azione condivisa della sicurezza, con il coinvolgimento di tutti gli attori sociali presenti nei Comitati Consultivi Provinciali.

Per contrastare gli infortuni è essenziale il coinvolgimento delle parti sociali e in via diretta delle imprese e dei lavoratori; resta in ogni caso centrale la formazione e l’informazione, di qualità, dove l’Istituto è fortemente impegnato con attività di sostegno con bandi e protocolli d’intesa.

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