Fornitura gratuita o semigratuita di libri di testo, stanziati oltre 2 milioni di euro in favore delle famiglie per l’anno scolastico 2022/2023
Oltre 2 milioni di euro per la fornitura, gratuita e semigratuita, dei libri di testo destinati alle famiglie degli studenti meno abbienti. Lo comunica l’assessore all’Istruzione della Regione Marche Chiara Biondi che specifica: “Per l’anno scolastico 2022/2023 la Regione ha liquidato 2.022.854,13 di euro, importo proveniente da risorse statali, ai Comuni marchigiani che hanno raccolto le richieste dei propri residenti aventi diritto”.
Sono beneficiari 12.151 nuclei familiari con Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore o uguale a 10.632,94 euro, con figli in obbligo scolastico e della scuola secondaria superiore, residenti sul territorio marchigiano.
“Si tratta – prosegue l’assessore Biondi – di una misura che va incontro alle famiglie marchigiane già colpite dalle difficoltà legate alla pandemia prima e ora al caro energia. Soprattutto le aiuta a non rinunciare al percorso formativo dei figli. Sappiamo infatti che le disuguaglianze incidono fortemente sui livelli di istruzione. Le istituzioni hanno il compito di fare il possibile affinché a pagare non siano i ragazzi e il loro futuro”.
L’assegnazione è stata effettuata sulla base delle istanze pervenute ai Comuni di residenza e inoltrate dagli stessi, tramite procedura informatica, alla struttura competente della Regione Marche. “I Comuni – precisa l’assessore Biondi – saranno chiamati a distribuire alle famiglie degli studenti i contributi richiesti nel più breve tempo possibile. L’obiettivo è contrastare la dispersione scolastica e assicurare il sostegno all’istruzione ai capaci e meritevoli, che si trovano in difficoltà economiche, affermando al tempo stesso un welfare studentesco efficiente”.
Dotare la Regione Marche di uno strumento dinamico informatizzato per il censimento e la gestione dei defibrillatori esistenti sul territorio regionale e generare, al contempo, l’allertamento e il reclutamento precoce e geolocalizzato per una risposta immediata da parte dei “First Responders”, operatori formati e disponibili al rapido intervento. E’ l’obiettivo che si propone una recente deliberazione adottata dalla giunta regionale in cui vengono stabilite le linee di indirizzo progettuali per il riuso di una piattaforma informatica per la gestione dei DAE (defibrillatori automatici extraospedalieri) e l’allertamento precoce dei First Responders. Numerose evidenze scientifiche dimostrano, infatti, come un tempestivo intervento con compressioni toraciche e l’uso del defibrillatore prima dell’arrivo dei mezzi di soccorso sanitario, migliorino gli esiti di salute di cittadini vittime di arresto cardiaco improvviso, che è la terza causa di morte in Europa.
“E’ importante la presenza e l’utilizzo di defibrillatori, specie quelli automatici – spiega il vicepresidente e assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini – che ormai devono essere presenti anche in palestre, supermercati, persino luoghi di culto e per la cosiddetta Legge del Buon Samaritano approvata nel 2021 ciascuno può utilizzarli senza commettere reato, anche perché le istruzioni si trovano sugli apparecchi. La Regione – prosegue il vicepresidente – si sta adoperando per aumentare i corsi BLSD (Basic Life Support Defibrillation ) e il numero dei defibrillatori. Sono 1290 i DAE attualmente presenti sul territorio regionale (394 in provincia di Ancona, 257 nel pesarese, 212 nel maceratese, 199 nel fermano, 228 nell’ascolano). Nel 2021 nelle Marche si sono registrate 1671 morti cardiache improvvise: un trend in crescita se si pensa che nel 2020 erano state 1462 e l’anno prima 1104. Dal 2018 ad oggi sono stati organizzati con la Regione 3797 corsi e ci sono 35166 soggetti che sono stati autorizzati all’uso del DAE. Solo nel 2021 sono stati fatti 897 corsi e 355 retraining e sono state autorizzate all’uso 8717 persone, mentre 2948 hanno fatto i corsi di aggiornamento.”
La tempestività di intervento e l’attuazione della cosiddetta “catena della sopravvivenza” sono fattori determinanti per massimizzare le possibilità di sopravvivenza negli eventi tempo-dipendenti; il primo anello della catena riguarda il riconoscimento precoce dell’arresto cardiaco improvviso e la chiamata al Numero di emergenza Unico Europeo 1112, a cui seguono le manovre precoci di rianimazione cardio-polmonare (RCP). Altro elemento determinante è la possibilità di ricorrere all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico (DAE) che, a sua volta, può essere in molti casi decisivo per la sopravvivenza, qualora tempestivamente utilizzato in presenza di ritmi defibrillabili.
Voli aerei dalle Marche per Milano, Roma e Napoli: la Comunità Europea ha dato il via libera al Ministero delle Infrastrutture e alla Regione Marche. Con una comunicazione arrivata ieri, è giunto il via libera per la prosecuzione del progetto di continuità territoriale con la possibilità di imporre gli oneri di servizio pubblico per le tratte che dall’Aeroporto delle Marche potranno attivarsi verso Roma Fiumicino, Milano Linate e Napoli. La valutazione positiva degli uffici della Commissione è un passaggio fondamentale che consente ora di avviare l’iter amministrativo per arrivare a garantire questi collegamenti aerei in maniera regolare e continuativa da e per il nostro territorio.
“Attendevamo il via libera della Comunità Europea che ci permette ora di rendere operative le fasi successive per i nuovi voli che potranno collegare le Marche alle principali città italiane – ha commentato il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli – un collegamento fondamentale sia per il turismo e l’implementazione dell’offerta e dei servizi, sia per lo sviluppo economico e la competitività della nostra regione, che sconta un gap infrastrutturale che stiamo cercando per colmare sia su terra, che su ferro, che su aria come in questo caso. Come Regione abbiamo messo a bilancio la nostra parte di finanziamento, oltre 9 milioni in tre anni per questa finalità. Sono molto soddisfatto di questa notizia e i prossimi mesi saranno fondamentali per completare l’iter amministrativo insieme al Ministero delle Infrastrutture, che voglio ringraziare per la sinergia e l’attenzione dimostrata nei confronti di questa importantissima esigenza per il nostro territorio”.
Si è svolto questa mattina in Regione un nuovo incontro con i sindaci dei territori colpiti dalla terribile calamità dello scorso 15 settembre, delle province di Ancona, Pesaro e Urbino e Macerata. Un aggiornamento per fare il punto rispetto allo stato dei diversi filoni di intervento e per rendere gli amministratori partecipi del processo di individuazione delle linee a cui destinare le risorse che sono state stanziate dal Governo, 400 milioni, di cui 200 milioni nel 2022 e 200 milioni nel 2023.Il riuso di un software per salvare vite : approvato dalla giunta un atto per gestire l’allerta precoce dei defibrillatori automatici
Voli aerei per Milano, Roma e Napoli: via libera della Comunità Europea
Alluvione, incontro con i sindaci per fare il punto della situazione e sulla destinazione dei fondi stanziati dal Governo.
Le risorse che arriveranno dal Governo, che come ha ricordato l’assessore alla protezione civile, Stefano Aguzzi, rappresentano una pronta e ingentissima risposta a seguito di una calamità, come mai avvenuto prima d’ora per un evento simile. I finanziamenti saranno destinati per i risarcimenti per gli interventi di somma urgenza eseguiti dai Comuni, una parte per i ristori a famiglie e imprese nonché ad alcuni primi interventi strutturali, mentre una somma sarà destinata per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e di messa in sicurezza del territorio. L’azione della Regione si sta muovendo su due macro-livelli: quello relativo all’emergenza con il ripristino e del ristoro dei danni e quello strutturale relativo alla messa in sicurezza del territorio e per la mitigazione del rischio.
Nel corso dell’incontro, il vicecommissario Stefano Babini insieme al direttore della Protezione civile regionale, Stefano Stefoni, e all’architetto del Genio Civile, Lucia Taffetani, hanno delineato più tecnicamente le varie linee di intervento finora messe in campo e l’esito delle verifiche delle schede di intervento che hanno permesso la redazione dei primi piani.
Punto per punto, le azioni compiute finora e illustrate nel corso dell’incontro, hanno riguardato il primo piano di interventi da 5 milioni in fase di rendicontazione da parte dei Comuni e liquidazione, l’elaborazione di piano di interventi urgenti per altri 86 milioni e i piani per i ristori a famiglie e imprese, la ricognizione degli interventi strutturali da realizzare, i 67 cantieri avviati dal Genio Civile regionale ai quali si aggiungono gli interventi realizzati dai singoli Comuni e dai diversi soggetti attuatori, per i primi interventi di messa in sicurezza e somma urgenza. Un momento di confronto tra la Regione e i Sindaci utile anche a chiarire alcuni aspetti più tecnici e procedurali e a raccogliere le segnalazioni degli amministratori.
Come ha già avuto modo di affermare il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha convocato questo incontro con gli amministratori dei territori colpiti, le somme stanziate in tempi brevissimi dal Governo permetteranno di improntare le prime importanti risposte sui territori devastati, sia in termini di ristori che in termini di sicurezza del territorio.