dalla Regione Marche

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lunedì 2 gennaio 2023  11:38

Conferenza stampa di inizio anno del Presidente Acquaroli con l’Ordine dei Giornalisti Marche

 

CONFERENZA STAMPA DI INIZIO ANNO DEL PRESIDENTE ACQUAROLI CON L’ORDINE DEI GIORNALISTI DELLE MARCHE

Cantieri per infrastrutture, ricostruzione post sisma e dissesto idrogeologico, sanità, rilancio turistico e culturale a partire dai borghi, internazionalizzazione, sostegno alle imprese. E’ fittissima l’agenda del 2023 della Regione Marche. Di quanto è stato fatto e soprattutto di quanto c’è ancora da fare, ha parlato oggi il presidente Francesco Acquaroli nel corso di una affollatissima conferenza stampa organizzata in occasione del nuovo anno, per la prima volta in Italia, d’intesa con l’Ordine dei Giornalisti marchigiani ed il presidente Franco Elisei che ha coordinato gli interventi. L’incontro è durato più di due ore e il presidente Acquaroli si è sottoposto di buon grado al fuoco di fila delle domande, circa trenta.

“Il 2022 – ha esordito Acquaroli – per noi è stato il primo anno vero di governo in cui abbiamo potuto seguire una programmazione. Il 2021 tra pandemia e campagne di vaccinazione infatti è stato un anno  fortemente condizionato. In realtà anche questo anno tra guerra e caro energia, l’alluvione di settembre e il terremoto di novembre non è stato semplice, ma nonostante questo siamo riusciti a mettere in campo i nostri progetti. La riforma della sanità innanzitutto, che dopo 19 anni restituisce centralità ai territori, chiarisce le questioni e si fa interprete della nuova realtà che viviamo. Presto avremo anche il nuovo piano sociosanitario frutto dello studio sulle analisi dei fabbisogni della Politecnica delle Marche e dell’approfondimento della Università degli Studi Milano – Bicocca: dati che ci aiutano a ragionare sulla migliore distribuzione dei servizi sanitari pubblici sul territorio. Tutto ciò senza prescindere dal quadro complessivo. Ricordo la grave carenza di medici che comporta la necessità di far fronte alla situazione con un acquisto di servizi e che è un male comune in tutta Italia. Abbiamo finanziato 110 borse di studio per medici di medicina generale e 42 contratti di formazione per medici specialistici e abbiamo chiesto al Governo di alzare il tetto di spesa qualificata per il personale e una deroga di due anni ai medici in uscita visto che non abbiamo i sostituti. Ma non c’è  solo la sanità. In questo anno c’è stato il dramma dell’alluvione dicevamo. C’è ancora una persona dispersa. E’ stato un evento tragico che ha sconvolto la valle del Misa e del Nevola coinvolgendo il territorio dell’anconetano, del pesarese e in parte del maceratese. Sono 200 i cantieri attivati. Ringrazio il governo per le risorse, 400 milioni di euro nel 2022 e 2023, 200 milioni il cui accreditamento è già in corso, e per il fondo da 13 milioni che ci consentiranno alcuni interventi strutturali per affrontare i cambiamenti climatici. Abbiamo anche chiesto una struttura commissariale per l’alluvione, più contenuta del sisma, per agire in modo rapido con i poteri concessi dal governo”.

Acquaroli ha poi espresso particolare soddisfazione, per aver chiuso la questione interporto con un contratto per l’insediamento di un polo logistico, una opportunità di grande rilancio soprattutto in combinazione con porto e aeroporto.

“Stiamo lavorando – ha continuato – anche con l’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione perché queste infrastrutture trovino una centralità. Il 2023 potrebbe essere una svolta importante. Con i bandi messi campo per i nuovi voli continentali (Parigi e Londra tra le altre destinazioni) e la continuità territoriale che ci consentirà di avere voli per Milano Roma e Napoli, l’aeroporto si sta finalmente rilanciando. Saremo punto di riferimento sull’Adriatico e più raggiungibili con risvolti positivi sul turismo e l’internazionalizzazione”. In particolare per quanto riguarda il turismo, di cui il presidente ha voluto tenere la delega considerandolo un settore strategico per la crescita delle Marche, è stato evidenziato il risultato di questi giorni: quarti per “brand reputation” dopo tre “mostri sacri”: Trentino, Toscana ed Emilia Romagna.

“Un risultato – ha commentato – coerente con i dati record del turismo  2022 nonostante la pandemia, effetto dell’impegno di tanti operatori, delle campagne di promozione con i testimonial Mancini e Tamberi e delle leggi per la valorizzazione dei borghi, dell’enoturismo, dell’agriturismo”.

Il presidente ha continuato ricordando che i prossimi 12 mesi saranno fondamentali per lo sviluppo infrastrutturale delle Marche: previsto il completamento della Pedemontana nel tratto Quadrilatero e la cantierizzazione dei primi tre lotti del tratto da Caldarola – Servigliano; per la Fano – Grosseto sono stati stanziati i fondi necessari a raggiungere i 150 milioni che saranno necessari per l’adeguamento e la successiva apertura della prima canna della Galleria della Guinza, oltre agli altri fondi destinati dal Cipess per altre infrastrutture molto attese nel territorio regionale.

Sbloccate anche le partite degli ospedali: firmati gli accordi per i nuovi ospedali di Pesaro e Macerata, proseguono i lavori per Amandola, Fermo, Nuovo Inrca e nuovo Salesi, prosegue iter per realizzazione ospedale di San Benedetto.

In conclusione ai giornalisti che gli chiedevano cosa si augurasse per il 2023 il presidente Acquaroli ha risposto: “Guardando al futuro, voglio mantenere forte la speranza e l’augurio di una normalità che ci permetta di concentrarci ancora di più sui progetti per le Marche nella speranza di dover parlare sempre di meno di emergenze e di situazioni difficili”.

lunedì 2 gennaio 2023  14:42

Aggiornamento delle modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti di caso COVID-19

Aggiornamento delle modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti di caso COVID-19

Le persone risultate positive ad un test diagnostico molecolare o antigenico per SARS-CoV-2 sono sottoposte alla misura dell’isolamento, con le modalità di seguito riportate:

• Per i casi che sono sempre stati asintomatici e per coloro che non presentano comunque sintomi da almeno 2 giorni, l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi, a prescindere dall’effettuazione del test antigenico o molecolare;

Per i casi che sono sempre stati asintomatici l’isolamento potrà terminare anche prima dei 5 giorni qualora un test antigenico o molecolare effettuato presso struttura sanitaria/farmacia risulti negativo;

• Per i casi in soggetti immunodepressi, l’isolamento potrà terminare dopo un periodo minimo di 5 giorni, ma sempre necessariamente a seguito di un test antigenico o molecolare con risultato negativo.

• Per gli operatori sanitari, se asintomatici da almeno 2 giorni, l’isolamento potrà terminare non appena un test antigenico o molecolare risulti negativo.

• I cittadini che abbiano fatto ingresso in Italia dalla Repubblica Popolare Cinese nei 7 giorni precedenti il primo test positivo, potranno terminare l’isolamento dopo un periodo minimo di 5 giorni dal primo test positivo, se asintomatici da almeno 2 giorni e negativi a un test antigenico o molecolare.

E’ obbligatorio, a termine dell’isolamento, l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 fino al 10mo giorno dall’inizio della sintomatologia o dal primo test positivo (nel caso degli asintomatici), ed è comunque raccomandato di evitare persone ad alto rischio e/o ambienti affollati. Queste precauzioni possono essere interrotte in caso di negatività a un test antigenico o molecolare.

 

CONTATTI STRETTI CON SOGGETTI POSITIVI

 

A coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2 è applicato il regime dell’autosorveglianza, durante il quale è obbligatorio di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.

Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da Sars-Cov-2, è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2. Gli operatori sanitari devono eseguire un test antigenico o molecolare su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un caso confermato.

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