Hannah Arendt all’Ospitale

Hannah Arendt all’Ospitale

Nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Grottammare per il giorno della memoria la rassegna NESSUN? è PERFETT?, Giovedì 26 gennaio alle ore 21:15 presso l’Ospitale, Casa delle associazioni, al Paese alto di Grottammare, propone la proiezione del film HANNAH ARENDT di Margaret Von Trotta.

 

 

Il film ricostruisce un periodo fondamentale della vita di Hannah Arendt: quello tra il 1960 e il 1964. All’inizio della vicenda, la cinquantenne intellettuale ebrea – tedesca vive felicemente a New York con il marito, il poeta e filosofo tedesco Heinrich Blücher. Di etnia ebraica, costretta all’esilio prima in Francia poi negli Stati Uniti a causa dell’avvento del regime hitleriano, Hannah Arendt è già affermata, sopratutto grazie al saggio “Le origini del totalitarismo”, quando il New Yorker le propone il viaggio in Israele come corrispondente dal processo Eichman. Superato il blocco psicologico derivante dal doversi riavvicinare, a un passato per lei drammatico, la Arendt si getta nell’impresa senza pregiudizi ideologici. Grazie a questo approccio scopre da un lato che il “mostro” è soltanto un grigio burocrate poco intelligente, né antisemita né intrinsecamente criminale, che ha obbedito a ordini e leggi senza porsi questioni etiche, e che per questo è potenzialmente sostituibile con tante altre insospettabili persone; dall’altro che i leader delle comunità ebraiche hanno, anche loro, adempiuto con zelo alle disposizioni con cui il regime imponeva la segregazione e i trasferimenti forzati delle popolazioni, del cui massacro si sono così resi, inconsciamente, corresponsabili. “Verità” scomode e dolorose che procureranno alla filosofa le critiche della comunità intelletuale europea e americana e della comunità ebraica. Già in passato von Trotta ha realizzato film riguardanti donne “eccezionali” e dissidenti: “Rosa L.”, del 1985, ritratto della leader marxista Rosa Luxemburg, interpretata dalla stessa Sukova, e “Vision”, del 2009, rievocazione di Hildegard von Bingen, mistica cristiana del XII secolo. In questo caso si tratta di un biopic che, delineando il personaggio in termini personali e di teoria filosofica, riesce propriamente a “trasformare il pensiero in un film”.

“Hannah Arendt” di Margaret Von Trotta è un film fondamentale per la nostra rassegna anche per ricordare e valorizzare tre grandi donne del ‘900 e il loro punto di vista originale che arricchisce tutta la comunità umana. Hannah Arendt che con il concetto della banalità del male ci ha fatto riflettere su l’origine banale del male nella storia e sulla necessità quindi di vigilare con grande attenzione e determinazione per impedire che si affermi. Margaret Von Trotta, una delle più grandi registe della storia del cinema, che ci ha regalato formidabili film dedicati spesso a straordinarie donne del ‘900. Barbara Sukova che con l’interpretazione del personaggio di Hannah Arendt torna tra virgolette alla filosofia e all’impegno politico a distanza di 36 anni dopo aver recitato e portato sullo schermo, insieme proprio a Margaret Von Trotta, un’altra figura straordinaria del Novecento: Rosa Luxemburg.

Ingresso gratuito con tessera-abbonamento F.I.C. 2022-2023 (euro 10) sottoscrivibile all’ingresso degli appuntamenti o presso la libreria “Nave Cervo” in via Volturno a San Benedetto del Tronto. https://www.associazioneblowup.it/

 

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