Aumentano gli Infortuni mortali

Aumentano gli Infortuni mortali

Ascoli Piceno 21/03/2023 – GENNAIO 2023 NELLE MARCHE SONO STATI DENUNCIATI ALL’INAIL 1.101 INFORTUNI SUL LAVORO (-19.2% SULLO STESSO MESE DEL 2022). – CRESCONO GLI INFORTUNI MORTALI (DA 1 A 4) E LE PATOLOGIE PROFESSIONALI

DI GUIDO BIANCHINI PRESIDENTE DEL COMITATO INAIL DI ASCOLI PICENO

Nel mese di Gennaio 2023 nelle Marche sono stati denunciati all’INAIL 1.101 infortuni sul lavoro con una riduzione dell’19.2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Disaggregando i dati emerge un aumento di quelli in itinere (complessivi) che passano da 99 a 102 (+3.0%) mentre quelli con mezzi di trasporto aumentano del 136%.

L’83% di lavoratori italiani e il 2.8% i lavoratori di paesi U.E.; il 38.1% sono di donne.

Il 75% accaduti nella gestione industria e servizi (in calo del 30%); in aumento quelli in agricoltura che passano da 48 a 65 (+35) e quelli per conto dello stato da 129 e 211 denunce (+63.6).

Particolare interesse assume la situazione degli infortunati per classi di età poiché tutte registrano una diminuzione ad eccezione delle seguenti coorti: fino a 14 anni che passano da 42 a 105 casi (+150%), e 15/19 anni da 38 a 58 denunce (+81%).

Anche la Provincia Ascolana presenta un decremento poiché si passa da 150 a 139 denunce (-7.3).

Purtroppo gli Infortuni Mortali, denunciati, nella regione, presentano un significativo aumento passando, sempre nel mese in esame, da 1 a 4 (+300%); tutti accaduti nel settore industriale, di lavoratori italiani, uomini.

La nostra Provincia registra un solo caso denunciato rispetto allo zero casi dell’anno precedente.

Circa le Malattie professionali la nostra regione, sempre nel mese di gennaio 2023, registra 514 denunce con un aumento di 210 casi in valore assoluto (+67.4%). Si ricorda che dopo anni di crescita il 2022 aveva fatto registrare un calo del 2.6%. Purtroppo le patologie di origine professionale sono tornate a crescere.

Il 65% delle denunce sono di uomini di cui il 91% italiani; oltre il 90% della Gestione Industria e Servizi.

Dalle patologie denunciate emerge per i settori (IDC-10) una conferma per quelle del sistema nervoso (45 casi), orecchio e apofisi mastoide, sistema osteo-muscolare e tessuto connettivo (193 casi +45) e ben 254 denunce ancora non determinate (+115).

Nella provincia di Ascoli Piceno si registrano 74 denunce rispetto alle 33 del mese di gennaio 2022, ovvero una crescita del 124.2%.

COMMENTO

L’esame riguarda solo il mese di Gennaio 2023. Ci troviamo difronte ad una diminuzione sullo stesso mese del 2022; anche se la nostra regione presenta una riduzione inferiore al dato nazionale (19.2% contro il 31.4%).

Il confronto effettuato è su un singolo mese, quindi è poco attendibile rispetto al trend che si delineerà nei prossimi mesi anche sintomatico.

Per un’analisi più significativa sarà necessaria una scansione temporale più ampia, anche per tener conto di eventuali ritardi nelle denunce d’infortunio.

Emerge però un dato preoccupante ovvero l’aumento degli infortuni tra i giovani e giovanissimi.

Sono inoltre aumentati i casi mortali, ciò è drammatico: Marche, Puglia e Veneto sono al terzo posto in questa triste classifica d’inizio anno.

Problematica è la nuova crescita delle patologie professionali.

L’analisi anche se limitata dimostra come siano necessarie tante azioni concertate tra i soggetti che si interessano di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il taglio lineare dei finanziamenti alla sanità pubblica da parte di Stato e Regioni ai Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPSAL), degli ultimi 10 anni, ha visto dimezzarsi il personale, ha ridotto le attività di In-Formazione, prevenzione, e ispezioni.

Il Decreto Legge n.146/2021, doveva portare all’assunzione di mille ispettori in tutto il Paese, ma non sembra che ci sia un reale cambiamento.

Il solo potenziamento dei servizi ispettivi e di prevenzione è insufficiente per ridurre strutturalmente il numero di infortuni e di malattie professionali se non accompagnato da una forte azione culturale.

Ci troviamo difronte ad un mondo del lavoro in radicale trasformazione che necessita di un approccio diverso.

Occorre attivare nei territori incontri tra parti sociali e istituzioni pubbliche (SPSAL, Ispettorato del Lavoro, INAIL) attivando percorsi specifici per ridurre i numeri sopra ricordati.

È importante che nella nostra provincia, sia per la riforma organizzativa delle ex aree vaste, oggi Aziende territoriali sanitarie (AST), sia per la nomina del nuovo direttore dello SPSAL (Dott. Paolo Marcuccio), si apra un confronto sulla nuova organizzazione del servizio.

 

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