Le Terre della Marina

Le Terre della Marina

Presentato, a Palazzo Bice Piacentini, il Registro del Catasto del 1726 dopo il restauro

 

 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nella Sala della Poesia di Palazzo Bice Piacentini, a San Benedetto del Tronto, è stato presentato il Registro del Catasto del 1726, restaurato grazie al contributo del Lions Club di San Benedetto del Tronto, alla presenza di Lina Lazzari, assessore alla Cultura del Comune di San Benedetto del Tronto, Francesca Romana Vagnoni, Presidente della Fondazione per la solidarietà Lions PDG e Gino Troli, Presidente del Circolo dei Sambenedettesi.

“Seppure realizzato per fini fiscali – ha dichiarato lo storico e Responsabile dell’Archivio Storico del Comune di San Benedetto del Tronto, Giuseppe Merlini –   questo documento è molto importante, perché ci restituisce, oltre ai toponimi, anche i nominativi di quanti presero in enfitèusi le terre della Marina quindi dei sambenedettesi che vissero nel 1726. Non è la prima volta che il Lions Club di San Benedetto del Tronto interviene per il recupero della nostra memoria cittadina, esattamente dieci anni fa, sempre grazie al loro contributo, siamo riusciti a recuperare un altro registro del catasto, stavolta del 1652 che, a causa dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ad oggi è il documento più antico che conserviamo qui in archivio storico. Tornando al registro del catasto del 1726, il documento non presentava gravi danni di natura chimica o biologica, se non qualche ossidazione delle carte, ma importanti problemi di natura meccanica e la cosiddetta “coperta” in pergamena era altamente deteriorata, quindi è stata completamente smontata, pulita, spolverata e rilegata”.

 

“Dopo il sostegno dato al restauro del Registro del Catasto del 1652 – ha dichiarato il Presidente dei Lions di San Benedetto del Tronto, dottor Mario Sfrappini – siamo orgogliosi di aver contributo ancora una volta al recupero di un documento che sarà fondamentale per chiunque, in futuro, voglia ricostruire la storia della nostra città, conoscerne la sua struttura nel Settecento, sapere come si stava evolvendo. Crediamo nel recupero delle radici storiche sambenedettesi, il nostro è un impegno pluriennale e possiamo già annunciare di aver deliberato la donazione, all’Archivio Storico, di uno schermo multimediale”.

 

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