( nddr, riceviamo e pubblichiamo: ‘Puoi chiedere alla Natalini perché Senigallia, che ha la cardiologia riabilitativa come SBT, ha l’UTIC? )
San Benedetto del Tronto, 2023-11-20 – In riferimento all’articolo comparso sulla stampa il 18 novembre a titolo: “VIA UN MEDICO DA CARDIOLOGIA. LA TERAPIA INTENSIVA E’ A RISCHIO” riferito allo stabilimento ospedaliero di San Benedetto del Tronto il Direttore Generale precisa quanto segue:
“In merito alla carenza di medici si evidenzia che a seguito di dimissioni di un dirigente medico di Cardiologia in data 31/10/2023 è pervenuto nello stesso giorno richiesta di sostituzione mentre per la cardiologia di Ascoli non si sono avute dimissioni ma solo scadenza dei contratti co.co.co di 2 specializzandi.
La direzione ha autorizzato il mantenimento del numero attuale di medici in servizio, dando indicazioni di procedere con differenti procedure di reclutamento (avviso per CO.CO.CO, avviso a tempo determinato e bando di concorso a tempo indeterminato di prossima pubblicazione) per minimizzare l’assenza delle necessarie figure professionali.
Va precisato che la struttura complessa di cardiologia dello stabilimento di San Benedetto è di cardiologia riabilitativa. È dotata di 14 posti letto (13 ordinari + 1 DH), oltre a 4 p.l. monitorizzati con un livello assistenziale assimilabile a semintensiva. Non ha e non ha mai avuto posti letto UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica). Pertanto, i pazienti con problematiche infartuali acute in atto, vengono da sempre ricoverati alla cardiologia/UTIC di Ascoli coerentemente con le indicazioni del DM 70/2015”.
In merito alle specifiche della riabilitazione cardiologica, nel manuale di autorizzazione della Regione Marche, risulta: “Struttura che eroga, in regime di ricovero, interventi riabilitativi indifferibili a pazienti con menomazioni e disabilità complesse che richiedono, in ragione della gravità e della scarsa autonomia, programmi di riabilitazione intensiva (almeno 3 ore/die). Le condizioni trattate prevedono tutela medica nelle 24H, interventi di nursing ad elevata specificità e di prevenzione secondaria, interventi valutativi medico-specialistici, valutazioni terapeutiche, riabilitative e rieducative intensive non erogabili in altra forma”. Non è specificato alcun requisito per la riabilitazione cardiologica; la dizione “tutela medica” non implica la presenza in guardia attiva. Quindi la presenza del cardiologo anche nelle ore notturne, all’interno di uno stabilimento ospedaliero in cui sono presenti di notte molti medici in turno di guardia (almeno 8) non è un requisito necessario al mantenimento della funzione.
Tra i requisiti organizzativi, risulta infatti: “È presente un team multiprofessionale composto almeno da: medico fisiatra, infermiere, OSS, fisioterapista e/o professionisti specifici per l’attività assistenziale erogata”, oltre a “È garantito il servizio/funzione di assistenza psico-sociale”.
Non è quindi prevista la presenza di una unità di psicologo dedicato. La presenza dello psicologo in azienda, a fronte della necessità clinica, garantisce la funzione anche per il reparto di cardiologia riabilitativa, che, finora, dopo tanti anni, non si è ancora dotata di personale stabilmente presente, anche perché la numerosità dei ricoveri non è tale da giustificare una figura con tale professionalità a tempo pieno.
Non risulta, invece, nel manuale di autorizzazione, quale requisito organizzativo, la presenza della figura del nutrizionista che, ovviamente, può apportare miglioramento qualitativo dell’assistenza e del risultato di salute a lungo termine, ma la cui assenza non pregiudica in alcun modo la funzionalità del reparto.”
La direzione dell’AST del Piceno assicura che non verrà ridimensionata la funzionalità di riabilitazione cardiologica propria dello stabilimento ospedaliero di San Benedetto e che la dotazione organica medica in servizio nel corso dell’anno 2023 verrà ripristinata non appena verranno conclusi i procedimenti di reclutamento.