RISORSE PER LA RETE ADRIATICA STRALCIATE, FEDE (M5S): “DESTRA PRESA DALLA FOGA DI DISTRUGGERE TUTTO CIO’ CHE HA FATTO IL MOVIMENTO 5 STELLE ORA DANNEGGIA PROPRIO LE MARCHE?”
“Restiamo allibiti. Il Governo ha deciso di stralciare 350 milioni con la nuova legge di bilancio
2023/2024 che toglierà, in concreto, importanti risorse per il completamento dei corridoi della linea
ferroviaria Adriatica. Risorse che erano frutto del mio lavoro in commissione Lavori Pubblici e
Infrastrutture del Senato, e del presidente Mauro Coltorti, poi inseriti nella legge di Bilancio del 30
dicembre 2021. Ma la destra di Giorgia Meloni non aveva a cuore le Marche? Questi sono i risultati
del tanto decantato modello Marche?”.
Così il deputato Giorgio Fede che aveva portato avanti, insieme all’allora presidente di
commissione Mauro Coltorti, nella scorsa legislatura, una precisa azione politica volta a soddisfare
la promessa elettorale di migliorare la rete ferroviaria dell’Adriatico. E del successo di questa
azione politica ne dava notizia il 18 novembre 2021.
“Il finanziamento – precisa- per un totale di 5 miliardi, arrivava dopo che nell’agosto 2021 la
Commissione Lavori pubblici e Trasporti del Senato aveva approvato una mia osservazione,
nell'ambito del parere sulla Relazione Programmatica 2021, nella quale chiedevo a gran voce il
completamento dei corridoi. Mi ero fortemente impegnato affinché il Governo attuasse la mia
osservazione affinché l'intermodalità coinvolgesse Marche, Abruzzo e Puglia, finora fortemente
penalizzate nei collegamenti. Era una priorità mia e del Movimento 5 Stelle dare risposte concrete
a quei territori che sono tuttora esclusi in maniera totale o parziale dalle reti transeuropee di
trasporto. Questo taglio, stabilito dal governo di ‘lady tax” Giorgia Meloni, rappresenta un danno
enorme per le Marche, l’Abruzzo e la Puglia. A pensar male si fa peccato ma vista la linea politica
a cui ci siamo ormai tristemente abituati, sembra proprio che l’esecutivo stia continuando con il suo
progetto di smontare ogni azione, ogni misura e ogni stanziamento voluto dal Movimento 5 Stelle.
Anche a costo di danneggiare una Regione che ha sostenuto fortemente la destra. La Regione del
tanto decantato modello Marche. Visto il silenzio del governatore Francesco Acquaroli e di tutti gli
altri sodali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, devo pensare che siano tutti soddisfatti. E le Marche pagano”.