Dante e la pedagogia del profondo

Dante e la pedagogia del profondo
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2024-02-12 – Giovedì 8 Febbraio 2024, presso la Società Dante Alighieri, nella magnifica cornice di Palazzo Firenze a Roma, reputo non si sia celebrata solamente la presentazione di un’opera meritoria dell’amica Giuliana Poli sull’opera dantesca ed il suo recepimento nell’universo polare della donna e dell’uomo, ma si sia evidenziata come una consapevolezza inconscia alberghi, fortunatamente, a vari livelli inerente alla sfera dell’identità e della tradizione.

 

 

 

Non solo noti giornalisti, non solo noti artisti, uomini dell’imprenditoria e della cultura in generale, ma decine e decine di scolaresche, coordinante da insegnanti coraggiose, in Italia, in presenza, quanto da altre parti del mondo, hanno contribuito all’affermazione di un senso profondo di appartenenza, ad una dimensione dello spirito, ad un sentire ancestrale quanto radicato che i versi del Poeta ancora suscitano in coloro che sanno prestare attenzione e non solo leggere. E gli occhi, il sorriso, la fatica di Giuliana, profusa in più di un anno di lavoro, erano il segno di un momento importante per la cultura italiana che si era felicemente realizzato. E per chi, come noi, come me, si appassiona al mondo della letteratura quanto dell’esoterismo, la gioia di aver potuto contribuire, limitatamente alle proprie competenze, è stata somma, perchè ivi, ancora una volta, si è avuta la riprova di quanto i nostri poeti, i nostri pittori, i nostri narratori siano in parte incompresi senza una pedagogia del profondo e come il mondo esoterico si confini alla mera superstizione se priva se stesso dell’affascinante serbatoio simbolico della letteratura. In tutto ciò, brava Giuliana, sorella mia! ( Luca Valentini)

 

Giuliana Poli: ‘Dante secondo Lei, secondo Lui, secondo Noi’

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