NurSind AP e USB AP: inaccettabile la riduzione nella Patologia Neonatale di Ascoli Piceno da 5 a 3 culle

NurSind AP e USB AP: inaccettabile la riduzione nella Patologia Neonatale di Ascoli Piceno da 5 a 3 culle
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San Benedetto del Tronto – Riceviamo e pubblichiamo

 

 

 

Direttore Generale AST AP
Presidente Regione Marche
Assessore alla Sanità Regione Marche
Sindaci di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto
SEDE

<<Oggetto: Nel Reparto di Patologia Neonatale del Presidio Ospedaliero Mazzoni, la presenza di 5 culle e di
almeno 2 infermieri per turno è essenziale. È assolutamente inaccettabile che la Dirigenza AST AP metta
a repentaglio la vita dei neonati e la sicurezza del personale.
Verso fine di gennaio, AST AP ha adottato una decisione inaccettabile: la riduzione dei posti letto nella Patologia
Neonatale di Ascoli Piceno da 5 a 3 culle. Fin dall’inizio, coloro che scrivono hanno denunciato questa decisione
come errata e
potenzialmente pericolosa per la qualità del servizio, nonché per la sicurezza dei neonati e del
personale, lasciati
soli a gestire l’assistenza complessa e delicata. I neonati hanno diritto alla migliore assistenza possibile.
Da allora, sono state numerose le occasioni in cui il numero di neonati ricoverati in Patologia Neonatale ha
superato le 3 unità, arrivando fino a 5 neonati ricoverati (circa per 11 volte da gennaio ad oggi). Tuttavia, ciò che
è gravissimo e inaccettabile è che il reparto è rimasto costantemente
sotto la gestione di un’unica unità
infermieristica
, nonostante il livello estremamente elevato di complessità.
Questa situazione mette a rischio in modo estremo la sicurezza dei neonati e del personale in servizio, il quale va
ricordato,
è soggetto a gravi conseguenze legali.
Questa situazione è totalmente inaccettabile per la salute e la sicurezza dei lavoratori: non si può risparmiare su
questi aspetti fondamentali. L’Azienda ha il dovere assoluto di
garantire cure e sicurezza sia per il personale che
per i neonati. È altrettanto inammissibile che l’Azienda abbia fornito un
“campanellino” come sistema di allarme,
ma qui non stiamo raccontando una favola!
In situazioni di emergenza, il personale in patologia che attiva il campanellino e il collega in Pediatria che svolge
il proprio lavoro sono situati in luoghi separati. Questa divisione fisica può creare un grave ostacolo, soprattutto
quando si tratta di fornire assistenza rapida a un neonato che richiede interventi immediati.
Ogni istante conta e
il ritardo causato dalla distanza fisica potrebbe avere conseguenze disastrose, influenzando la vita del
neonato in modo irreparabile.

Le Organizzazioni Sindacali scriventi tornano a denunciare, come già fatto nel giugno 2023 e nel gennaio 2024,
la drastica diminuzione dei posti letto nella patologia neonatale, ridottasi a soli 3 culle attive. È evidente, nel corso
di questi mesi, che tale numero non è sufficiente, e ciò non solo rende il servizio meno attraente, come dimostrano
i dati di aumento delle nascite, ma aumenta anche il rischio clinico, minando la sicurezza e la qualità dell’assistenza.
Inoltre, si è già reso necessario trasferire neonati, come accaduto nei giorni scorsi ad Ancona.
Non è più accettabile scaricare sulle spalle dei lavoratori la responsabilità della carenza di personale
infermieristico e ostetrico, sotto il pretesto di proroghe di pochi mesi, quando si sta mandando a casa il
personale infermieristico.
Chiediamo il ripristino di tutti i posti letto nella patologia neonatale e 2 unità infermieristiche a turno. Temiamo
che questa contrazione, in atto dall’estate scorsa,
possa portare alla chiusura definitiva della patologia
neonatale del nostro ospedale
. Inoltre, segnaliamo una grave carenza di personale ostetrico, il quale viene
illogicamente sostituito con personale infermieristico. È evidente che queste figure professionali sono separate e
distinte, e tale sostituzione è inaccettabile.
USB e NurSind AST AP non possono accettare che il Direttore dell’AST AP, la Dott.ssa Natalini, a circa
12 mesi dal suo insediamento, attui tagli e riduzioni di posti letto, risorse umane e servizi sanitari, che
stanno minando la sanità pubblica del nostro territorio provinciale.
Ricordiamo al Direttore Natalini e a tutta la Dirigenza dell’AST AP, così come ai Sindaci di Ascoli Piceno e San
Benedetto del Tronto e a tutta la classe politica, che la Regione Marche, nei suoi atti, ha stabilito un numero
specifico di posti letto. Nel PIAO redatto dalla stessa Direttrice Natalini per l’AST AP, è indicato che nella
Patologia Neonatale del Presidio di Ascoli Piceno devono esserci
5 culle, e pertanto questo deve essere
assolutamente rispettato.
Per tutto quanto sopra esposto, chiediamo il ripristino immediato delle 2 unità infermieristiche per turno,
24 ore su 24, e delle 5 culle, al fine di garantire il diritto alla salute e rispettare quanto stabilito dalla stessa
Direttrice Natalini e dalla Regione Marche.
Chiediamo ai Sindaci del territorio di intervenire e alla Regione Marche, al Presidente Acquaroli e all’Assessore
alla Sanità Saltamartini, di agire con urgenza per bloccare questo provvedimento e altri simili, e di garantire con
le risorse economiche adeguate il mantenimento dei posti di lavoro. È essenziale attuare immediatamente le
assunzioni necessarie di tutte le figure indispensabili per garantire i servizi sanitari pubblici essenziali per la popolazione.
Le Organizzazioni Sindacali USB e Nursind dichiarano sin d’ora che, in assenza di riscontri a tutela dei
lavoratori e degli utenti, si riservano di intraprendere tutte le azioni necessarie e utili.>>
Ascoli Piceno 08/05/2024
NurSind AP          USB AP
Maurizio Pelosi    Mauro Giuliani

 

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