Sanità in riviera, in piena estate i nodi vengono al pettine

Sanità in riviera, in piena estate i nodi vengono al pettine
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San Benedetto del Tronto, 2024-07-09 – Riceviamo e pubblichiamo

 

 

<<A sole 24 ore dal consiglio comunale del 5 luglio dove il sindaco aveva rassicurato che la sanità pubblica picena funziona in modo ottimale si viene a conoscenza della situazione del pronto soccorso ;situazione di allarme che da mesi denunciamo ; dove oltre a mancare medici ,infermieri, operatori socio sanitati ora mancano anche le barelle dove appoggiare gli infermi e i codici verdi vengono trasferiti ad Ascoli con le autoambulanze che dovrebbero prestare servizio per situazioni più gravi.

Il sindaco Antonio Spazzafumo non vuole vedere ma soprattutto non si è mai occupato della salute dei suoi concittadini in questi quasi tre anni di governo ; più volte ha dichiarato che le scelte fatte dalla direttrice Natalini che peraltro esegue gli ordini del centrodestra regionale per lui sono valide e corrette anzi elogia la direttrice dicendo che è una ottima imprenditrice; peccato che nella sanità non occorrono imprenditori che pensano solo al guadagno aziendale ma professionisti che abbiano una visione dei bisogni dei cittadini .

Vogliamo ricordare il documento sanità uscito con squilli di trombe dalla spremitura dei cervelli di una sottocommissione consiliare e dal presidente della stessa, Umberto Pasquali, nel quale si legge che la vocazione dell’ospedale di San Benedetto è quella dell’urgenza/emergenza e dove era anche presente un bell’elenco dei reparti che avrebbero dovuto sostenere questa mission ; bene i risultati eclatanti sono i seguenti :

chiusura del reparto Medicina di Urgenza e trasferimento dei posti letto di questo da 12 a 5 presso i locali del Pronto Soccorso ;un medico di meno ,un infermiere solo la notte ,un operatore socio sanitario che presta il suo lavoro notturno tra reparto di rianimazione e pronto soccorso

fast track geriatrico e pediatrico i cui dati di accesso non sono reperibili che è in servizio solo alcune ore di giorno ma né di notte né festivi ; l ‘urologo ambulatoriale, eccellente professionista, la cui presenza è stata tanto annunciata a contratto per 32 ore settimanali e che quando serve fa la consulenza al PS non è lì sempre a disposizione.

Punto unico di accesso e Centro operativo territoriale collocati presso il corpo F dell’ospedale che per raggiungerli ci vuole una mappa tipo caccia al tesoro ed il sindaco alle nostre obiezioni in merito risponde che una volta costruiti la casa e l’ospedale di comunità verranno trasferiti nuovamente .

Sindaco lo sa che sono stati utilizzati 450.000 euro del PNRR per l’ammodernamento dei locali e che trasferirli nuovamente avrà un costo che noi cittadini paghiamo ?

Sempre venerdì ci ha detto che la cardiologia dell’ospedale Madonna del Soccorso aumenta a dieci posti letto la riabilitazione cardiologica, nel frattempo i NAS vanno a quella di Ascoli e riscontrano numerose “pecche “ tra cui la scarsa igiene e locali non idonei ; reparti che vanno avanti solo ed esclusivamente per la professionalità degli operatori che ci lavorano .

La scelta aziendale è quella di utilizzare per l’estate personale ad interim e non di assumere personale che ha vinto concorsi sia a tempo indeterminato che determinato, assunzioni che nel caso di utilizzo di agenzie iterinali hanno costi più elevati ; a cosa è dovuta questa scelta ? una risposta la abbiamo ; sono operatori che una volta terminato il contratto non hanno nulla da pretendere dall’azienda .

Però alcuni professionisti vengono assunti in fretta e furia : i manager e dirigenti non certo i professionisti della salute, molti dei quali non provengono dal nostro territorio e nei prossimi mesi si trasferiranno per assumere incarichi in altre Aziende Sanitarie.>>

Aurora Bottiglieri
Paolo Canducci

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