dalla Regione Marche

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giovedì 1 agosto 2024  15:31

Porto di Ancona: iniziati i lavori di costruzione della Banchina 27

Ancona, 31 luglio 2024 – Partono i lavori per la realizzazione della banchina 27 del porto di Ancona. Il prolungamento della banchina rettilinea, previsto dal Piano regolatore portuale vigente, è un’opera tanto attesa e indispensabile per soddisfare la domanda di spazi per i traffici commerciali dello scalo dorico. Oggi la presentazione dei lavori, appena iniziati, con un sopralluogo a cui hanno partecipato le autorità civili e militari, il Direttore marittimo delle Marche e Comandante del porto di Ancona, Ammiraglio Ispettore Vincenzo Vitale, il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico, Vincenzo Garofalo, e il Segretario generale Adsp, Salvatore Minervino, l’Assessore regionale alle Infrastrutture, Francesco Baldelli, l’Assessore all’Urbanistica e alle Attività economiche del Comune di Ancona, Angelo Eliantonio, il Componente del Comitato di gestione per il Comune di Ancona, Giacomo Bugaro.

La realizzazione dell’infrastruttura portuale da parte dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale è stata finalmente appaltata dopo otto anni di ricorsi amministrativi che hanno confermato l’operato corretto dell’Ente nella procedura di gara. L’appalto è stato affidato al Raggruppamento temporaneo di imprese composto da Impresa Costruzioni Mentucci Aldo s.r.l., I.C.A.M. Impresa Costruzioni Appalti Marittimi, CME Consorzio Imprenditori Edili e S.C.S. società cooperativa, che dovrà realizzare l’opera in quattro anni. L’investimento complessivo per la costruzione della banchina 27 è di 37 milioni di euro.

La banchina avrà una lunghezza di 273 metri imbasata per garantire un fondale di -14 metri di profondità, caratteristica tecnica fondamentale per creare nuove opportunità di traffico marittimo commerciale. Il piazzale della banchina avrà una superficie di 37.700 metri quadrati. Con la lunghezza della banchina 26 di 344 metri, completamente operativa, la banchina rettilinea raggiungerà così i 617 metri complessivi dei 920 metri previsti dal Piano regolatore portuale. L’opera, nella sua interezza, costituirà la base per la realizzazione della Penisola, l’infrastruttura che rappresenta il futuro del porto di Ancona.

Per edificare la nuova banchina saranno costruiti e posizionati 15 cassoni pluricellulari in calcestruzzo. La prima fase dell’intervento prevede l’escavo a mare del volume dove sarà realizzata la banchina, per la cui colmata saranno utilizzate le stesse sabbie estratte, conferite in un’adiacente vasca di stoccaggio temporaneo. La banchina sarà dotata di una via di corsa per le gru da utilizzare per il carico e lo scarico delle merci. A completamento dei lavori, per rendere subito operativi banchina e piazzale retrostante, il progetto prevede la realizzazione di un sistema di raccolta e di smaltimento delle acque meteoriche, dell’impianto elettrico per l’illuminazione del piazzale e della canalizzazione per l’alimentazione delle gru.

“La costruzione della banchina 27 è un progetto strategico per il porto di Ancona, con un cantiere che parte finalmente dopo tanti anni di contenziosi e di autorizzazioni che abbiamo dovuto rinnovare – ha detto il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo -. Un risultato che non si sarebbe potuto ottenere senza l’impegno costante di tutte le persone che lavorano in Adsp che desidero ringraziare per la loro preziosa collaborazione. Realizzeremo una banchina che avrà un ruolo significativo all’interno dello scalo e per il lavoro delle imprese portuali contribuendo a far arrivare nuovi traffici commerciali. Una nuova conferma di quanto l’Adsp sta facendo per rispondere alle richieste degli imprenditori, che hanno bisogno di fondali, piazzali e banchine per contribuire a far crescere dal punto di vista economico e sociale questa infrastruttura”.

“Oggi è un giorno importante per la città di Ancona, per il sistema di Autorità portuale del medio Adriatico e per la nostra regione – ha affermato il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -. Il cantiere della banchina 27 rappresenta qualcosa di straordinario. Dopo tantissimi anni si crea finalmente il presupposto per dare al porto di Ancona un nuovo futuro e una nuova prospettiva. Dalla banchina 27 nasce un progetto che guarda alla realizzazione di una Penisola e a un’idea di porto totalmente nuova, attenta alla sostenibilità e alla competitività dell’intero sistema portuale del medio Adriatico, non soltanto rispetto ad altri porti dello stesso bacino ma nel complesso più generale del mare Mediterraneo. I tempi non saranno brevi ma la determinazione e la rapidità con cui stiamo operando è tangibile. La fiducia che ci spinge a guardare avanti è data dalla presenza di altri cantieri, alcuni già avanzati e altri che saranno presto avviati. Un segnale inequivocabile della direzione che si sta prendendo, è l’Ultimo Miglio, il cui cantiere partirà il prossimo autunno. Sono opere attese da decenni, la mancanza delle quali ha condizionato negativamente anche l’interazione tra città e porto. Queste opere ora non sono più sulla carta ma sono diventate concrete. Tutto questo dà una spinta enorme alla nostra città capoluogo e a tutta la nostra regione, a un livello di competitività e di attrattività assolutamente superiore. Per tutto questo, mi sento di ringraziare vivamente il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo, per il grande lavoro svolto affinché queste opere trovassero piena realizzazione, e il Sindaco di Ancona, Daniele Silvetti”.

“Una giornata molto importante dopo tante vicissitudini giudiziarie. Due sono gli elementi che determinano la competitività di un porto: i tempi di realizzazione delle opere e il reperimento di nuovi spazi – ha sottolineato l’Assessore all’Urbanistica e alle Attività economiche del Comune di Ancona, Angelo Eliantonio -. Questo vale per la banchina 27 così come per la pavimentazione delle banchine 19,20 e 21 e gli spazi dell’ex Tubimar da restituire presto alle attività economiche portuali. Un ringraziamento all’Autorità di sistema del mare Adriatico centrale per l’impegno profuso in questa direzione”.

Il progetto per la costruzione della banchina 27 è stato illustrato ai presenti dall’ingegner Maria Letizia Vecchiotti, Responsabile Divisione Infrastrutture Adsp mare Adriatico centrale, e dall’Ingegner Ivan Sabbioni, in rappresentanza del Raggruppamento temporaneo d’imprese.

 

venerdì 2 agosto 2024  09:13

In arrivo il Bando “Energia e Imprese” da oltre 20 milioni di euro: tappa a Fermo per presentare agli operatori le opportunità offerte

Uscirà entro il 30 settembre il bando “Energia e Imprese” che prevede risorse per quasi 20,3 milioni di euro ed è rivolto all’efficientamento energetico delle Micro, Piccole, Medie e Grandi Imprese delle Marche. Ad illustrarlo l’assessore all’Energia Andrea Maria Antonini che oggi ha fatto tappa a Fermo per un incontro che si è tenuto presso la sede della Provincia secondo la formula ormai consueta della concertazione con coloro che saranno i beneficiari delle misure messe in campo.

“E’ un bando molto atteso – ha detto Antonini – che permetterà efficientamento, risparmio, sostenibilità energetica e ambientale: andiamo verso il processo di decarbonizzazione che è fondamentale per rendere la nostra Regione più forte e rispettosa dell’ambiente producendo energie compatibili con le richieste dell’Europa. Il metodo della concertazione con i portatori di interesse rappresenta una occasione per esporre requisiti ed obiettivi, ma è fondamentale anche per ascoltare osservazioni prima dell’uscita del bando”.

La grande novità è rappresentata dai contributi a fondo perduto abbinati allo strumento creditizio di abbattimento dei tassi di interesse: il bando è pensato per sostenere le aziende nel raggiungimento dei parametri di decarbonizzazione indicati dall’Unione Europea. Da un lato l’impresa efficienta i processi produttivi e quindi riduce i consumi di energia, produce energia da fonti rinnovabili per autoconsumo e dall’altro riduce la dipendenza da fonti fossili. Ad esempio l’istallazione di pannelli fotovoltaici con sistemi di accumulo consente di consumare l’energia rinnovabile prodotta raggiungendo l’autosufficienza, nel rispetto del principio di sostenibilità ambientale.

La proposta di bando, esposta agli operatori dai Dirigenti regionali competenti (Intervento 2.1.1.1 del FESR MARCHE 2021/2027), prevede finanziamenti sia per l’efficientamento energetico dei processi che degli edifici, con interventi di produzione e consumo di energia rinnovabile. Le imprese potranno accedere ad un contributo, in “de minimis”, che può arrivare a coprire per le Piccole e Medie Imprese (PMI) il 100% del costo di investimento ammissibile, in parte in conto c/capitale (30%), in parte con finanziamento agevolato a tasso zero (max 70%). Per le grandi imprese il contributo massimo è del 70% (30% in c/capitale e 40% max di finanziamento agevolato). L’investimento minimo ammissibile è di 50 mila euro.

Vengono ammesse a finanziamento le imprese appartenenti a numerosi settori ATECO: dall’estrazione di miniere, alla manifattura, al commercio, alle attività di servizi di alloggio e di ristorazione, alle attività professionali, scientifiche e tecniche.

“I bandi che abbiamo messo in campo fino ad ora denotano grande vitalità delle imprese – ha concluso Antonini – è un periodo difficile ma c’è grande voglia di investire: la Regione accompagna, con gli strumenti che ha a disposizione, le attività verso l’aumento della competitività”.

giovedì 1 agosto 2024  19:02

Brandoni e Antonini a Fermo per parlare di sostegno al credito alle imprese

“I dati della Banca d’Italia mostrano per il 2024 una caduta degli impieghi finanziari nei confronti delle imprese, e questo ha determinato non pochi problemi per aumenti dei tassi di interesse e credito. La Regione è intervenuta con un bando per 20 milioni di euro, con il quale abbiamo soddisfatto 2 mila domande ma circa 500 erano rimaste escluse. Ecco perché abbiamo trovato ulteriori risorse, inoltre a settembre prevediamo l’uscita di un ulteriore bando per 4,7 milioni circa” lo ha detto l’assessore al Bilancio Goffredo Brandoni che, insieme all’assessore Andrea Maria Antonini ha partecipato all’incontro sul sostegno al credito per le imprese, organizzato presso la sede della Provincia di Fermo. Dopo l’introduzione del presidente della provincia Michele Ortenzi, sono state illustrate a esponenti del settore bancario, dei confidi, delle associazioni imprenditoriali e dell’ordine dei commercialisti le opportunità offerte per il settore.

Le strategie creditizie delineate prevedono, tra le altre cose, la riapertura del Fondo Nuovo Credito, grazie a oltre 10 milioni di euro recuperati da fondi di rotazione gestiti negli anni precedenti. I primi 20 milioni sono stati utilizzati in meno di 60 giorni. Attualmente sono quasi 2 mila le aziende che hanno beneficiato del Fondo che facilita l’accesso al credito e riduce i costi degli interessi, ma l’obiettivo è di incrementare le risorse. Ulteriori 8,3 milioni serviranno poi a sostenere gli aumenti di capitale necessari per nuovi investimenti, affrontando il problema della sottocapitalizzazione delle piccole imprese: rafforzare la struttura finanziaria è infatti fondamentale per agevolarne l’accesso futuro al credito bancario, soprattutto per le piccole imprese che sono soggette alle regole rigide delle grandi banche. Il contesto regionale, infatti, ha visto negli anni la diminuzione del ruolo delle banche locali, al punto che oggi ci sono una 70ina di comuni nelle Marche privi di sportello bancario, un fenomeno confermato dai consiglieri regionali del territorio presenti all’incontro.

L’assessore Andrea Maria Antonini, con delega alle Attività Produttive, ha rimarcato le misure messe in campo per avvio e consolidamento delle start-up, per l’internazionalizzazione e per l’efficientamento energetico delle imprese, gli investimenti green e le attività agricole e agroindustriali. “Garantire liquidità alle aziende che investono e si sviluppano è fondamentale per la riuscita dei loro progetti e per la crescita del settore – ha detto Antonini – per questo prevediamo strumenti finanziari a supporto delle piccole e medie imprese, e li affianchiamo a contributi a fondo perduto”.

La serie di incontri si chiuderà domani ad Ascoli Piceno, alle 15.30, presso la sede di Confindustria Ascoli (Corso Mazzini 151).

giovedì 1 agosto 2024  15:06

Avviso Pubblico per il sostegno alla creazione di nuove imprese finalizzate a favorire l’occupazione nella regione Marche 2024/2025

Con il presente Avviso pubblico la Regione Marche attua la misura OS Asse 1 Occupazione, OS 4.a (8) – Campo di intervento 137- sostegno alla creazione di impresa-   del PR Marche FSE+ 2021 -2027 ha l’obiettivo, attraverso un contributo di € 20.000,00 a fondo perduto, di favorire la nascita di nuove imprese/studi di professionisti, da parte di disoccupati, contribuendo così allo sviluppo e diversificazione di alcuni settori produttivi e di servizi e all’incremento dei livelli occupazionali.

Le domande possono essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma https://siform2.regione.marche.it ,  nelle due finestre sotto indicate ed entro le scadenze previste :

? La prima finestra decorrerà dal 10/09/2024 fino al 31/10/2024 con dotazione finanziaria pari ad € 7.000.000,00

? La seconda finestra decorrerà dal 10/09/2025 fino al 31/10/2025 con dotazione finanziaria pari ad € 7.000.000,00.

Possono fare domanda di contributo i soggetti disoccupati ,  iscritti ai CPI da almeno 6 mesi, residenti nella Regione Marche, di età compresa tra 18 e 65 anni.

In ogni finestra saranno finanziate, seguendo l’ordine della graduatoria di merito, le domande che hanno ottenuto il suddetto punteggio minimo di 60/100 sempre a condizione che venga attribuito sull’indicatore “Grado di affidabilità del progetto (AFF)” un punteggio pari almeno a 7,50, fino ad esaurimento della dotazione stanziata sulla finestra stessa.

Sito dell’avviso

https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Bandi-e-opportunita/Bandi-attivi?idb=8354

 

giovedì 1 agosto 2024  14:40

Crisi idrica nel Pesarese, nuovo incontro operativo

Nuovo incontro operativo ieri convocato dalla Direzione Protezione civile della Regione Marche con il Comitato provinciale di Protezione Civile per affrontare la difficoltà di approvvigionamento idrico nell’Ambito Territoriale Ottimale 1 (provincia di Pesaro Urbino).

Erano presenti il prefetto di Pesaro Urbino, Emanuela Saveria Greco, il direttore di ATO1 Michele Ranocchi, i rappresentanti dei gestori del Servizio Idrico Integrato (Marchemultiservizi e ASET), i rappresentanti dei Comuni di Cagli, Cantiano e Fossombrone, la Direzione Ambiente e risorse idriche, il Settore Genio Civile Marche Nord e tecnici di Enel.

La situazione meteoclimatica comporta un mancato apporto agli invasi del Furlo, San Lazzaro e Tavernelle per circa 450 – 500 litri al secondo.

“Per cercare di attenuare le perdite di riserve idriche – dichiara Aguzzi – sono già state attuate alcune azioni finalizzate alla riduzione dei consumi quali le ordinanze sindacali, adottate peraltro dalla maggior parte dei Comuni della provincia, e la riduzione al 50% dei prelievi idrici per scopi diversi dall’idropotabile”.

“Preso atto della situazione – continua Aguzzi – sono state disposte ulteriori azioni quali l’apertura del pozzo di emergenza Sant’Anna, ubicato presso il Comune di Fossombrone con una portata di 150 litri / secondo, e, contestualmente, la Direzione Ambiente e Risorse Idriche sta predisponendo un provvedimento che stabilisce la deroga al rispetto del Deflusso Minimo Vitale a valle degli invasi. La riduzione degli apporti ai fiumi al di sotto delle portate di DMV obbligano ad un attento monitoraggio ambientale degli effetti conseguenti”.

Il Comitato di Protezione Civile ha disposto altre misure quali l’azzeramento dei prelievi idrici diversi da quelli idropotabili e la possibilità di derogare ai limiti sulla captazione Crivellini per poter alimentare le porzioni più interne del territorio.

“La situazione degli invasi – spiega l’assessore Aguzzi – è ancora buona ma non possiamo correre il rischio di rimanere a secco e di compromettere tutto il ciclo di acqua che mantiene il sistema qualora non ci fossero precipitazioni in arrivo”.

“Sarà convocato un nuovo CPPC (Comitato provinciale di Protezione Civile) il 6 agosto – comunica Aguzzi – in cui saranno aggiornati i dati e prese ulteriori decisioni in funzione della situazione che troveremo. Nel frattempo continuiamo a monitorare il livello degli invasi e dei corsi dei fiumi e rinnoviamo l’appello ad un consumo responsabile della risorsa idrica da parte di tutti”.

 

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