Gli appuntamenti di Hangartfest, festival di danza contemporanea sostenuto dal MiC, dalla Regione Marche e dal Comune di Pesaro, proseguono questo weekend con Giaro in Luce, progetto originale del Festival, affidato alla cura di Masako Matsushita e incentrato sulle musiche dell’eclettico compositore pesarese Paolo Giaro.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di valorizzare l’incredibile qualità dell’arte pesarese, spesso nascosta e poco riconosciuta, e di riportare alla luce l’opera di Paolo Giaro, offrendo una piattaforma per ascoltarlo e sperimentare la sua maestria, estendendo la sua luce a più generazioni e creando un ponte tra passato, presente e futuro.
Il progetto, che nella sua prima edizione è partito dalle radici, coinvolgendo coreografi e danzatori pesaresi attivi all’estero, per poi espandersi con la seconda edizione all’interno dei confini nazionali, quest’anno vedrà in scena alcuni artisti di fama internazionale, delineando così un percorso che ben identifica il repertorio di Giaro così variegato e arricchito da ritmi e melodie dalle strade del mondo, tenuti insieme da una straordinaria mente compositiva. Con Giaro in Luce la musica prende forma e la danza si trasforma in musica.
Sabato 14 settembre alle ore 21.00, con replica domenica 15 alle 18.00, verranno presentate alla Maddalena, in prima assoluta, quattro performance create sulle musiche di Giaro.
Atmananda, monaca induista, danzatrice e coreografa di due stili di danza indiana tradizionale presenta Mosaico di Luna… chandra svabhava… che narra l’influenza che esercita la luna sugli animali terresti e sulle relazioni umane.
La coreografa e performer portoghese Teresa Noronha Feio porta in scena, con la partecipazione di Maria Teresa Balette, WOVEN – They will still stir together.
La performance celebra il legame tra madre e figlia che, nel desiderio condiviso di gioia e complicità, si avvicinano l’una all’altra.
Demian Troiano Hackman, danzatore e performer ghanese con esperienze trasversali nel campo delle discipline olistiche presenta Deserto, un viaggio percettivo, fisico e sonoro ispirato dall’esperienza nel Sahara marocchino.
Infine la giovane danzatrice pesarese Gioia Tartaglia interviene con Until when are we gonna last?, una breve danza che rappresenta simbolicamente il trait-d’union con la nuova generazione, proiettando le musiche di Giaro verso il divenire.
I brani scelti per lo spettacolo sono stati selezionati grazie alla preziosa collaborazione di Maria Cristina Ottavi, Loredana Ugolini e Donatella Tonini.
Dopo la replica di domenica 15 settembre si terrà l’incontro con la curatrice del progetto Masako Matsushita e il direttore artistico del festival Antonio Cioffi.
Ingresso allo spettacolo € 12 intero, € 8 ridotto.
I biglietti sono in vendita online sul sito di Liveticket e nei punti vendita convenzionati.
Botteghino alla Maddalena (Pesaro) aperto dal martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00 e nei luoghi di spettacolo a partire da 1 ora prima delle performance.
Maggiori informazioni sul sito del festival www.hangartfest.it