“Credo di essere un medico empatico e sicuramente lo sono diventato di più da quando sono padre: opero ogni piccolo paziente come se fosse mio figlio” sono le parole del nuovo primario della Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita dell’Azienda Ospedaliero Universitaria (AOU) delle Marche Sergio Filippelli. La sua presentazione ufficiale è avvenuta oggi alla presenza del vicepresidente con delega alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini, del Direttore Generale dell’AOU Armando Marco Gozzini e del Direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari Marco Di Eusanio.
Il dottor Filippelli, 49 anni, per 15 anni ha prestato servizio presso l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma eseguendo oltre 2000 interventi come operatore, partecipando all’organizzazione di missioni estere in Inghilterra e Cina, ma anche in Giordania, Siria e Camerun. Succede all’ex primario Marco Pozzi giunto al pensionamento, a seguito di selezione.
“Completiamo l’organico del reparto di Cardiochirurgia pediatrica, un servizio fondamentale: Torrette per due anni è stato giudicato il miglior ospedale d’Italia e la cardiologia svetta a livello internazionale grazie al team del Professor Di Eusanio e quello del direttore della Clinica di Cardiologia e Aritmologia Antonio Dello Russo – ha detto il vicepresidente Saltamartini – Filippelli è uno dei migliori cardiochirurghi pediatrici e va a completare una delle migliori cardiologie d’Italia. Nonostante le difficoltà contingenti che la Sanità sta vivendo a livello nazionale, nel futuro prossimo riusciremo a formare il numero di professionisti necessari: le borse di specializzazione che la Regione ha finanziato fin dal 2021 stanno dando i loro effetti. Quest’anno in Italia alla facoltà di Medicina sono iscritti 20 mila medici quando tra 10 anni i pensionamenti saranno solo 6 mila colmando completamente le lacune attuali nel turnover. Stiamo dando soluzioni alle carenze oggi esistenti”.
“Sono onorato di poter portare il mio contributo professionale ed umano al prestigioso Dipartimento Cardiovascolare dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche che è conosciuto nel panorama sanitario nazionale, apportando insieme a tutti i miei collaboratori, che ringrazio anticipatamente, la possibilità di completare lo spettro di prestazioni erogate per gli utenti” ha dichiarato il nuovo Direttore della SOD di Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita.
Il mandato del Dottor Filippelli è l’organizzazione del team pediatrico e la ripresa graduale delle attività cliniche e chirurgiche, garantendo elevati standard di qualità delle cure. Un’attenzione particolare sarà dedicata al potenziamento della rete cardiologica regionale e interregionale. Questo include accordi tra diverse strutture sanitarie per eseguire consulenze e procedure direttamente sul posto: queste iniziative mirano a ridurre il numero di piccoli pazienti costretti a spostarsi fuori regione per ottenere cure, offrendo lo stesso servizio anche alle regioni limitrofe. Inoltre, si prevede una riorganizzazione dei servizi ambulatoriali per ridurre le liste d’attesa.
La Struttura di Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita sarà in grado di offrire trattamenti per cardiopatie congenite. Si servirà inoltre di tecniche mini-invasive per ridurre il trauma durante l’intervento e contenere i costi, riducendo significativamente anche i tempi di ricovero ospedaliero. Potenziando la chirurgia mini-invasiva pediatrica, si punta ad aumentare l’attrattività della struttura ospedaliera delle Marche a livello nazionale.
“Con l’arrivo del dottor Sergio Filippelli – ha sottolineato il Direttore Generale Gozzini – si completa l’offerta di prestazioni in ambito cardiovascolare da 0 a 100 anni. L’azienda ha perseguito l’intento di non chiudere la Cardiochirurgia e Cardiologia Pediatrica e Congenita e, attraverso procedure selettive concorsuali, è stato individuato un noto professionista che dimostra di avere altissima competenza e esperienza per la cura dei bimbi cardiopatici, proviene dall’Ospedale Bambino Gesù”.
Crisi idrica. situazioni stazionarie nel Pesarese e nell’Ascolano. Tre autobotti per gli allevamenti montani
“Per quanto riguarda la zona del Pesarese (ATO 1) – spiega l’assessore alla Protezione Civile Stefano Aguzzi – la situazione risulta stazionaria e sotto controllo con gli invasi che sono mediamente intorno al 55% . Tutto però dipende dall’evoluzione del meteo che essendo variabile probabilmente manterrà lo stato delle cose invariato per i prossimi dieci giorni. Quindi si è deciso di lasciare i pozzi aperti così come fatto fino ad oggi. In particolare è stato previsto di mandare meno acqua dal Furlo verso l’invaso più a valle del San Lazzaro in modo da riequilibrare i livelli su tutti e tre gli invasi, il terzo è quello di Tavernelle”.
Leggermente migliorata rispetto alla scorsa settimana la situazione nell’Ascolano (ATO 5) e anche in questo caso si attende l’evoluzione del meteo.
“Le problematiche di irrigazione segnalate dal Consorzio di Bonifica – sottolinea ancora Aguzzi – sono state risolte grazie ad una collaborazione con Enel che ha dato un contributo prelevato dalla diga Talvacchia. Questo accadrà anche nelle prossime settimane almeno fino al 20 settembre. Permane, sempre nella zona dell’ascolano, segnalato anche dall’assessore Antonini che è intervenuto alla riunione, una difficoltà legata alla carenza idrica negli allevamenti montani, difficoltà segnalata in tutte le Marche, che in alcuni casi si è risolta con delle autobotti, ma che resta un serio problema in capo ai Comuni. Come Regione abbiamo incardinato la procedura per l’affidamento di proprietà di tre autobotti, che abbiamo a disposizione, ad altrettante Unioni Montane, una a nord, una al centro e una al sud per poter dare un aiuto in caso di emergenza”.
L’appuntamento per un nuovo aggiornamento è per giovedì prossimo.
Dopo il termine dei lavori a Castelfantellino e Sorbo, parte il secondo “programma di interventi di
demolizione degli edifici pubblici e privati” a Casali e Sasso, nel comune di Ussita.
L’Ufficio Speciale Ricostruzione (che ricopre il ruolo di soggetto attuatore), infatti, ha approvato il
progetto esecutivo relativo alle frazioni di Casali e Sasso. Il costo totale previsto dell’intervento, che
comprende lavorazioni su 9 edifici (7 a Casali e 2 a Sasso), è di 970.700 euro, con la partenza che avverrà entro la fine dell’anno.
«Tra gli interventi da attuare – spiega il commissario straordinario Guido Castelli – è previsto lo
smontaggio controllato, demolizione, rimozione, trasporto e recupero delle macerie degli immobili che,
con le loro rovine, macerie o opere provvisorie impediscono o ostacolano la ricostruzione e che
costituiscono pericolo per la pubblica incolumità. Si tratta di un ulteriore passo in avanti in ottica di
rilancio del nostro Appennino colpito dal sisma, per cui ringrazio sentitamente l’Usr e la Regione guidata dal presidente Acquaroli».
“Ringrazio il Commissario Castelli e l’Usr per l’impegno che dedicano ai nostri territorio e, in particolare
alla comunità di Ussita – dichiara il Sindaco, Silvia Bernardini -.Questi lavori sono la premessa
indispensabile per la ricostruzione e rinascita anche delle nostre frazioni: l’auspicio è che si potranno
avviare anche i successivi intreventi di riedificazione in tempi rapidi. Quella di Ussita è una comunità che
ha dovuto affrontare pesanti difficoltà, ci auguriamo che i segnali positivi che finalmente vediamo diventino sempre di più”.
Visto che le demolizioni avverranno all’interno di zone rosse non sono stati presi particolari
accorgimenti per quanto riguarda la sicurezza della pubblica incolumità, in quanto trattasi comunque di aree interdette.
L’accesso alle zone verrà comunque impedito al personale non autorizzato attraverso transenne e
cancelli appositi e le intere aree verranno opportunamente allestite per ospitare il personale.
All’interno delle superfici di cantiere sono state individuate delle zone atte al deposito temporaneo del
materiale lapideo che verrà poi, dopo un’attenta cernita, riposizionato nella sede di sedime di ogni
singolo edificio. Contestualmente saranno organizzati degli spazi, adiacenti e consoni ad ospitare i
proprietari degli immobili che verranno demoliti, per garantire il recupero di beni, qualora ancora ve ne
fossero, affettivi o di valore. Quest’ultima zona sarà monitorata da personale addetto, coperta e messa in sicurezza
La ricostruzione pubblica nelle Marche registra importanti avanzamenti. Man mano che i Soggetti
attuatori proseguono con i progetti, di pari passo avanza anche l’attività amministrativa della Struttura
commissariale Sisma 2016, che con i decreti degli ultimi giorni ha liquidato all’Ufficio speciale
ricostruzione Marche oltre 12 milioni di euro per l’avanzamento di 62 opere. Si tratta di fondi programmati
(nella maggior parte dei casi per progettazioni in corso o terminate) principalmente dall’Ordinanza 137del 2023.
“Ogni mese o quasi registriamo l’avanzamento di decine di opere pubbliche, programmate solo l’anno
scorso – sottolinea il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -. E anche le
precedenti programmazioni, che la mia gestione ha preso in carico, si sono finalmente sbloccate. La
ricostruzione è complessa e la ricostruzione pubblica, storicamente, lo è ancora di più. Ma non ci siamo
fermati e abbiamo voltato pagina, con una rinnovata attenzione e vicinanza ai Soggetti attuatori, che
spesso sono Comuni e Province già alle prese con tantissimi interventi anche del Pnrr. Per loro è stato
messo a disposizione un gruppo di esperti giuridici, da parte della Struttura, per sostenerli in questa fase
a livello amministrativo. Abbiamo poi attuato una semplificazione reale, frutto di un grandissimo lavoro
in sinergia con l’Anac; le giuste deroghe e previsioni normative, grazie a un Governo attento ai terremotati
e a tutto l’Appennino centrale. Il dato positivo delle Marche, la Regione più colpita in termini percentuali
dalle scosse del 2016 e 2017, è però soprattutto merito dell’impegno del Presidente Francesco Acquaroli
e dell’Usr regionale, con i quali lavoriamo quotidianamente per il bene delle nostre comunità e degli enti locali”.
Di seguito gli interventi compresi nei decreti, con gli importi programmati in ordinanza
Provincia di Ascoli Piceno.
Ad Ascoli Piceno, il blocco loculi del Cimitero Pianaccerro (50 mila euro).
A Force, l’intervento di miglioramento sismico dell’ex centrale idroelettrica (1,5 mln).
A Spinetoli, l’intervento sul civico cimitero del capoluogo per interventi su vecchi loculi e pensilina posta
all’ingresso (750 mila euro).
Provincia di Fermo
Ad Amandola, il ripristino e la rigenerazione urbana delle Fonti storiche, 5 Fonti e Fonte Petronia (96
mila euro).
A Francavilla d’Ete, la ristrutturazione del civico cimitero in seguito agli eventi sismici del 2016 e seguenti
(300 mila euro).
A Montefortino, la riqualificazione del borgo (6,5 mln).
A Montelparo, il rifacimento di Piazzale Bramante e via d’accesso (tratto finale via Marziali) e
sottoservizi (350 mila euro), il ripristino della pavimentazione stradale e sottoservizi in Via Roma, Largo
Marconi e Via Sotto Le Mura (1,3 mln), la rigenerazione urbana e messa in sicurezza di vie e
infrastrutture del centro storico: via Castello, tratto iniziale via Marziali, via Santa Maria Novella tratto
finale, via Valle tratto finale, via Petrocchini, tratto iniziale via Catanovetta (1,45 mln), il ripristino della
pavimentazione stradale e sottoservizi in via V. Emanuele II e tratto principale via Catigliano (400 mila
euro) e la riparazione danni sisma del civico cimitero del capoluogo (450 mila euro).
A Smerillo, la demolizione e ricostruzione del Monumento ai caduti, ripristino dei sottoservizi e
conseguente rifacimento della pavimentazione interessata (100 mila euro).
A Monterinaldo i lavori per Palazzo Giustiniani (482 mila euro).
Provincia di Ancona
Ad Arcevia, la riparazione dei danni del sisma 2016 nei cimiteri di Palazzo (500 mila euro), di San Pietro
(100 mila euro), di Nidastore (900 mila euro), di Santo Stefano (600 mila euro) e del cimitero centrale
del capoluogo (2,4 mln).
A Belvedere Ostrense, l’intervento di manutenzione straordinaria per miglioramento sismico e messa in
sicurezza delle edicole funerarie e del portale d’ingresso storico del civico cimitero (457 mila euro).
A Cerreto d’Esi, il Municipio con annessa torre civica – stralcio n. 2 riparazione danni e miglioramento
sismico della Torre del Belisario e della Torre dell’Orologio (1 mln) e la riparazione dei danni,
consolidamento e miglioramento sismico del cimitero civico – parte antica (958 mila euro).
A Filottrano, l’intervento di restauro con consolidamento ed adeguamento strutturale della Chiesa del
cimitero comunale (240 mila euro).
A Monte San Vito, l’intervento di riparazione danni sisma 2016 nel cimitero porzione storica 1-a (81 mila euro).
Provincia di Macerata
A Macerata la Caserma dei Vigili del Fuoco (2,5 mln).
A Bolognola, l’adeguamento/miglioramento sismico dell’edificio polivalente denominato Sala convegni (607 mila euro).
A Caldarola, interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana dell’area di collegamento di Via
Faleriense con Via Fiorenzuola – II stralcio (40 mila euro).
A Camporotondo di Fiastrone, la demolizione e ricostruzione dell’edificio ex Meschini e riqualificazione a
fini sociali (1 mln euro), il restauro e consolidamento delle mura urbiche (2,1 mln), la ricostruzione
dell’edificio polifunzionale danneggiato dal sisma 2016 in Via Portarella (450 mila euro) e il rifacimento
della pavimentazione, vie e piazze, del centro storico del “Castrum campi rotundi” (1,7 mln).
A Castelraimondo, la rotatoria stradale all’intersezione SS361/SS256 – I stralcio (780 mila euro).
A Colmurano, i lavori di restauro e risanamento conservativo delle mura urbiche del Capoluogo e messa
in sicurezza versante Via del Borgo (1,2 mln), la ristrutturazione dell’immobile “Ex Tronelli” sito nel
capoluogo (700 mila euro), la manutenzione straordinaria della Strada Comunale Trambiano (500 mila
euro) e il restauro e risanamento conservativo di Fonte Allungo e Fonte Angerillo (400 mila euro).
A Loro Piceno l’intervento per il Castello (800 mila euro).
A Matelica l’intervento “IPSIA Pocognoni – corpo principale centrale, uffici e aule (555 mila euro) e
l’intervento “ITCG Antinori” (837 mila euro).
A Mogliano l’intervento di recupero con miglioramento sismico della Chiesa di Santa Maria di Piazza nel
Comune di Mogliano (al collaudo finale).
A Monte Cavallo, gli interventi per il dissesto idrogeologico in loc. Pian della Noce – scavi, consolidamenti, drenaggi (164 mila euro).
A Monte San Martino, il completamente del CIS (200 mila euro), rifacimento dei selciati del centro
storico danneggiati dal sisma con ripristino della pavimentazione stradale (1,5 mln), la riparazione danni
sisma e ripristino funzionale della Strada Comunale Peretti (100 mila euro) e il ripristino della continuità
muraria e riparazione danni sisma dei muri di contenimento in Piazza XX Settembre, nel campo da bocce
in Via Ricci e in Via Piana (120 mila euro).
A Petriolo, la riparazione danni con miglioramento sismico della parte storica – Colonnato del civico
cimitero (650 mila euro).
A Sarnano, la riparazione dei danni e miglioramento sismico della chiesa e della cappellina adiacente,
blocco centrale loculi storici e mura di cinta del cimitero comunale di Giampereto (450 mila euro) e la
riparazione dei danni e miglioramento sismico del Palazzo dei Priori in Piazza Alta (2,3 mln). Sempre a
Sarnano l’adeguamento sismico ed efficientamento energetico dell’Istituto Professionale Renzo Frau (1,1 mln).
A Tolentino, i lavori di miglioramento sismico del cimitero capoluogo edifici storici e moderni (5 mln
euro) e il miglioramento sismico e restauro di Palazzo Fidi – Biblioteca comunale e filelfica (3,8 mln euro).
A Treia, i lavori di restauro e ripristino del civico cimitero – parte monumentale (5,1 mln) e l’intervento di
riparazione danni, restauro e miglioramento sismico dell’edificio di proprietà pubblica denominato “Villa
La Quiete” (6,1 milioni).
A Ussita, la ricostruzione del cimitero di San Placido distrutto dal sisma 2016 (2 mln), il recupero del
cimitero di Casali danneggiato dal sisma 2016 (1,5 mln) e la realizzazione di opere di urbanizzazione
(rete fognaria, idrica, elettrica, pubblica illuminazione) ivi comprese nuove strutture di alloggiamento
delle reti tecniche e tecnologiche in vari nuclei danneggiati dal sisma 2016 (Sorbo 160 mila euro;
Frontignano 1- 180 mila euro, Frontignano 2 – 140 mila euro; Castelfantellino 160 mila euro; Fluminata,
lato Frontignano e Calcara 160 mila euro; 800 mila euro complessivi).
A Valfornace, la demolizione e ricostruzione del cineteatro danneggiato dagli eventi sismici del 2016 da
destinarsi a sala polivalente (1,1 mln).
A Visso, i lavori di demolizione e ricostruzione del mattatoio comunale (1,95 mln) e i lavori di riparazione
danni e recupero funzionale del cimitero di Rasenna (260 mila euro).