Il presidente Acquaroli all’Assemblea Congressuale di Anci Marche: “Sfruttare al meglio le risorse disponibili per garantire sviluppo e competitività”
Collaborazione e sinergia per il futuro dei comuni tra i temi trattati
“Appuntamenti di confronto tra le istituzioni sono sempre importanti. Stiamo vivendo un periodo complesso e abbiamo di fronte grandi sfide per il nostro territorio. Dobbiamo saper mettere in campo sinergie per utilizzare nel modo migliore le risorse finanziarie disponibili, siano esse della programmazione europea, del PNRR o delle altre linee di finanziamento disponibili”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, durante il suo intervento all’Assemblea congressuale di Anci Marche, tenutasi oggi presso il polo universitario Alfredo Trifogli dell’Università Politecnica delle Marche.
L’incontro, dal tema “Presente e Futuro per i Comuni delle Marche,” ha anticipato la XX Assemblea Congressuale Nazionale di Anci, prevista a Torino dal 20 al 22 novembre per il rinnovo dei vertici dell’associazione.
Acquaroli ha sottolineato l’importanza di salvaguardare le municipalità locali, ricordando che “siamo orgogliosi di appartenere a territori che ci identificano e riflettono la storia delle nostre comunità”. Ma ha rimarcato come “la creazione di distretti e aree vaste possa facilitare l’accesso ai finanziamenti e migliorare la competitività del territorio, sfatando il mito che “gli italiani non sappiano utilizzare le risorse europee.”
Il presidente ha quindi suggerito l’idea di formare aggregazioni territoriali più ampie rispetto ai singoli comuni, inferiori alle dimensioni provinciali, per valorizzare risorse culturali e promuovere iniziative locali. “I piccoli comuni spesso non hanno il personale tecnico necessario per accedere alle opportunità di finanziamento, ma facendo squadra possiamo ottenere risultati significativi,” ha aggiunto.
Concludendo il suo discorso, Acquaroli ha evidenziato l’importanza di vincere le sfide burocratiche e di semplificazione: “Lo abbiamo fatto con il Covid, con le alluvioni e con la ricostruzione post-sisma. Insieme possiamo vincere ogni battaglia.”
Le Marche nel 2025 ospiteranno il 69esimo Congresso Nazionale degli Ingegneri D’Italia
Presidente Acquaroli: “Sfida importante che ci aiuterà a crescere”
Le province di Ancona e Macerata saranno protagoniste del 69esimo Congresso Nazionale degli Ingegneri d’Italia, che si terrà nei mesi di settembre e ottobre 2025. L’annuncio è stato fatto oggi durante una conferenza stampa presso la Loggia dei Mercanti di Ancona, alla presenza del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e di numerose autorità.
“Una opportunità importante per la nostra Regione,” ha dichiarato il presidente Acquaroli. “Sfide come questa aiutano a crescere se si sa credere nelle proprie potenzialità in maniera collettiva. Affronteremo temi come l’ospitalità, dovremo aprire le nostre bellezze e metterle in rete. Un volano anche per la nostra economia che sosterrà la destagionalizzazione e il turismo congressuale. Il Congresso Nazionale degli Ingegneri rappresenta non solo una occasione di confronto professionale, ma anche di promozione delle eccellenze del territorio marchigiano e contribuirà alla crescita economica e turistica della regione“. Acquaroli ha anche voluto ringraziare gli ingegneri per il loro impegno nel territorio: “Vi rivolgo il ringraziamento della Regione per aver portato un evento così importante nel nostro territorio, ma anche per il vostro contributo quotidiano alla ricostruzione post-sisma, nell’alluvione, nella collaborazione per l’elaborazione di leggi e provvedimenti e per aver sempre mantenuto un dialogo costruttivo dal punto di vista istituzionale. Dal G7 della Sanità del prossimo ottobre al 69esimo Congresso Nazionale degli Ingegneri Italiani che porterà oltre 1000 ingegneri nel nostro territorio, le Marche stanno finalmente trovando il loro legittimo spazio nel panorama nazionale”.
L’incontro è stato introdotto dai presidenti degli Ordini degli Ingegneri delle province di Ancona e Macerata, Stefano Capannelli e Maurizio Paulini, e ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali coinvolte a vario titolo nell’organizzazione dell’evento.
Nella carta la storia e l’identità regionale, presentato l’evento ‘Fabriano, carta è cultura’ con ‘Festando la carta’
E’ l’occasione per riscoprire e celebrare la carta, uno dei pilastri della storia e dell’identità regionale che trova la sua massima espressione nella città di Fabriano, l‘evento ‘Fabriano, Carta è Cultura’, alla sua seconda edizione, con ‘Festando la Carta’ (diciassettesima edizione), presentato questa mattina nella sede regionale dall’assessore alla Cultura della Regione Chiara Biondi, l’assessore alla Bellezza di Fabriano con delega a Fabriano Creativa Unesco Maura Nataloni e Anna Massinissa di InArte.
“Rivolgiamo un invito a partecipare all’evento che saprà divulgare, emozionare, trasmettere l’orgoglio delle nostre radici e le nostre preziose tradizioni – ha affermato l’assessore Biondi – Sosteniamo convintamente le manifestazioni che contribuiscono alla riscoperta di questo patrimonio prezioso, perché la carta non è soltanto un prodotto artigianale, ma è una radice culturale che affonda nelle terre del nostro territorio e che trova la sua massima espressione nella città di Fabriano, la culla della tradizione cartaria mondiale”.
Insieme istituzioni locali e regionali, ospiti e relatori nazionali ed esteri, associazioni culturali del territorio per “un bellissimo progetto che oltre ad esaltare la città di Fabriano coinvolge il territorio e veicola, promuovendole, le Marche. La carta, l’oro delle terre montane, è al centro di tutto il programma. Quando la Regione ha approvato la legge n. 4 del 1° marzo 2021, di cui sono prima firmataria, l’obiettivo era proprio questo: valorizzare questo tratto della nostra tradizione, elemento determinante della nostra identità. La carta ci dice chi siamo e ci può essere di aiuto nell’individuare strategie che mirano alla crescita” ha aggiunto Biondi.
Protagonisti dell’iniziativa i maestri artigiani, custodi di un sapere antico che continua a rivivere nel presente: “Grandi divulgatori della nostra tradizione, non a caso il Mastro Cartaio di Fabriano, che ha mostrato l’arte della lavorazione secolare della carta nello stand della Regione nel corso dell’ultima edizione del Salone del Libro, ha attratto moltissimi visitatori e curiosi” ha detto l’assessore regionale.
“La Carta è espressione di tecnologia, strumento di comunicazione di contenuti ed emozioni, mezzo per eccellenza della trasmissione della cultura e del sapere – ha sottolineato l’assessore alla Bellezza Nataloni – Alla Carta si legano la storia, la letteratura, l’arte nelle sue molteplici espressioni e tutti quei fattori che nei secoli hanno caratterizzato l’identità e l’economia della città. La Cultura è globalmente riconosciuta come un bene pubblico e una leva di crescita sostenibile delle città, capace di promuovere uno sviluppo centrato sull’uomo e di favorire pace e stabilità, resilienza e inclusione, coesione sociale e protezione ambientale. La Carta e la Cultura rappresentano, quindi, un binomio identitario dal grande potenziale di crescita e innovazione. ‘Fabriano Carta è Cultura’ conferma l’intento di realizzare una iniziativa annuale che metta in luce il ruolo della Cultura nella società odierna e nella comunità locale. E’ pensata per rilanciare Fabriano che vuole valorizzare il tema della Carta e della Creatività in connessione con il suo riconoscimento Unesco. Nel corso dell’Annual Conference Unesco 2024 di Braga (Portogallo), Fabriano Città Creativa Unesco, insieme a tutte le Città Creative mondiali, ha firmato il Manifesto di Braga, con il quale è stato richiesto all’ONU di integrare la Cultura come obiettivo autonomo nell’Agenda di sviluppo internazionale post-2030. Per questo motivo la Conference Unesco è stata un’occasione storica e le città si sono impegnate a trasferire gli indirizzi del Manifesto di Braga nelle proprie strategie di sviluppo locale”.
“InArte – ha aggiunto Anna Massinissa – partecipa a ‘Carta é Cultura’ con la 17 esima edizione del Festival ‘Festando la Carta’: l’evento che tratta di Arte generativa e relazionale, applicata con e su Carta. Dall’11 al 29 settembre saranno oltre 150 gli Artisti e i curatori artistici che onoreranno la carta con mostre, laboratori creativi, performance e incontri educativi fra generazioni, che coinvolgeranno anche i bambini e cittadini. Dopo il festival i curatori degli eventi coordineranno una selezione delle opere per farne oggetto di nuova esposizione a testimonianza della Carta fabrianese in importanti eventi internazionali in Spagna, Usa e Peru”.
L’evento di Fabriano sarà l’occasione per riflettere su tematiche di interesse globale e le loro ripercussioni per creare rapporti di condivisione, favorire il dialogo internazionale con la sezione dedicata all’Unesco, accrescere la consapevolezza delle potenzialità del territorio e del suo ricco patrimonio artistico e culturale. Vede il coinvolgimento di tutta la comunità in particolare dei giovani attraverso i laboratori per scoprire la magia della produzione cartaria e un premio dedicato alle scuole.
Le numerose iniziative in programma, tra mostre, conferenze, esposizioni, spettacoli, incontri con personalità del mondo della cultura e dell’arte, si terranno a Fabriano dall’11 al 29 settembre 2024.
Le Residenze artistiche vedranno il confronto e la collaborazione tra talenti senior e giovani emergenti in un dialogo intergenerazionale. Non un passaggio di testimone ma la valorizzazione delle competenze e delle prospettive. Le opere realizzate durante l’evento proseguiranno il loro viaggio portando il nome di Fabriano, della Regione Marche e della carta in tre continenti: Europa, Nord America e Sud America.
Discarica di Riceci, Aguzzi ai Comitati: “Ancora in corso i lavori della Commissione Paesaggio”
L’assessore regionale all’Ambiente, Stefano Aguzzi, dietro suo invito, ha incontrato una delegazione dei Comitati che si oppongono alla realizzazione della discarica in località Riceci, nel Comune di Petriano (PU), i quali erano presenti questa mattina ad Ancona, davanti alla sede regionale di Palazzo Leopardi, per una manifestazione di protesta.
I Comitati hanno chiesto all’assessore l’istituzione da parte della Regione Marche del vincolo paesaggistico per bloccare la costruzione dell’impianto, come da richiesta presentata dal Comune di Petriano.
Alla riunione erano presenti, oltre all’assessore Aguzzi, anche i dirigenti regionali competenti in materia, che hanno ripercorso l’iter procedurale. L’assessore Aguzzi ha ribadito la propria contrarietà alla discarica ed ha evidenziato che: “La mancata autorizzazione da parte della Provincia di Pesaro Urbino alla nuova discarica è dovuta esclusivamente ai pareri contrari emessi dagli uffici regionali”.
In merito all’istituzione del vincolo paesaggistico, è stato evidenziato inoltre come la proposta sia stata formulata con riferimento ai valori storici, culturali, naturali, morfologici, estetici, espressi dagli aspetti e caratteri peculiari degli immobili o delle aree considerati e alla loro valenza identitaria in rapporto al territorio in cui ricadono, e che essa contiene proposte per le prescrizioni d’uso tese ad assicurare la conservazione dei valori espressi.
È stato spiegato che gli uffici del Settore Urbanistica, Paesaggio ed Edilizia residenziale pubblica, a seguito della richiesta presentata a dicembre scorso dal Comune di Petriano, hanno avviato tempestivamente l’istruttoria della pratica, al fine di convocare in tempi rapidi la Commissione regionale per la Tutela del Paesaggio e stabilire in primis se l’area segnalata sia meritevole di tutela, per poi formulare una proposta di vincolo da sottoporre alla Giunta regionale per l’approvazione. Contestualmente, sono state chieste integrazioni al Comune interessato, poi pervenute, e contributi istruttori sia alla Provincia di Pesaro Urbino che alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ancona e Pesaro e Urbino, che sono uffici competenti per territorio.
“Nel frattempo – ha poi affermato Aguzzi – a fine marzo la Commissione si è riunita esaminando la proposta del Comune di Petriano e in quella sede ha deciso di svolgere un sopralluogo per valutare lo stato dei luoghi, che si è svolto ad aprile. I contributi istruttori sono pervenuti rispettivamente il 13 luglio 2024 dalla Provincia di Pesaro e Urbino e l’08 luglio 2024 da parte della Soprintendenza competente”.
“La Commissione – ha continuato Aguzzi – si è riunita nuovamente il 25 luglio 2024; in quella sede sono stati illustrati i contributi istruttori redatti dalla Provincia di Pesaro Urbino e dalla Soprintendenza. Dall’esame di tali documenti è emerso che l’area è rilevante dal punto di vista paesaggistico, quindi la Commissione ha deciso di svolgere ulteriori approfondimenti in merito al territorio in esame anche in considerazione del contributo della Soprintendenza che ha segnalato come meritevole un’area più ampia rispetto a quella inizialmente indagata, che interessa anche il territorio dei Comuni limitrofi”.
“Pertanto – ha concluso l’assessore Aguzzi – i lavori della Commissione stanno proseguendo mediante lo svolgimento di uno studio in collaborazione con la Provincia e la Soprintendenza sulle zone limitrofe all’area interessata dalla proposta di vincolo, al fine di poter definire quanto prima il perimetro dello stesso”.