dalla Regione Marche

dalla Regione Marche
Listen to this article
martedì 10 settembre 2024  17:16

Saluto del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, per l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli rivolge un saluto a tutte le componenti della scuola per l’avvio del nuovo Anno Scolastico.

Questo il testo della lettera del presidente Acquaroli:

“Desidero rivolgere agli studenti, ai docenti, ai dirigenti scolastici e a tutto il personale amministrativo, tecnico e ausiliario che opera nelle Marche il mio più caloroso augurio per l’inizio del nuovo Anno Scolastico.

Il ritorno sui banchi di scuola è uno dei momenti che scandisce non solo la vita della nostra comunità, ma rappresenta per ciascuno studente l’inizio di un nuovo capitolo, carico di aspettative, entusiasmo, emozioni, sfide da affrontare, obiettivi da raggiungere. Un nuovo tassello sulla strada che porta verso il futuro, da costruire con impegno e dedizione.

Il mio pensiero va a tutti Voi che concorrete insieme, ciascuno nel proprio ruolo, al migliore svolgimento dell’esperienza scolastica. Il mio auspicio è che le attività si svolgano sempre in un contesto, capace di stimolare passione e motivazione, che contribuisca ad alimentare la consapevolezza di ciascuno, il lavoro di squadra e il senso di cittadinanza e appartenenza alla comunità, rafforzando l’entusiasmo dello stare insieme.

La scuola infatti, a tutti i livelli di apprendimento, dopo la famiglia, è il luogo della crescita, dello sviluppo, in cui le nuove generazioni trascorrono le loro giornate, apprendono i fondamenti della conoscenza, arricchiscono la propria interiorità, lo spirito aggregativo, il senso della responsabilità e dell’altruismo, la capacità di giudizio, per diventare i cittadini del futuro.

E lo fanno avendo al proprio fianco i loro insegnanti, che contribuiscono alla loro formazione e li accompagnano in questo percorso straordinario che li preparerà ad affrontare le sfide della vita e a raggiungere i propri sogni. All’intero corpo docente, chiamato ad affrontare, nel quotidiano lavoro di classe, i cambiamenti di una società in costante evoluzione, va il nostro sentimento di profonda gratitudine.

Il ruolo delle istituzioni è quello di favorire la creazione di un ambiente scolastico positivo, nel quale tutti i protagonisti possano esprimersi al meglio, assicurando sempre collaborazione, confronto e dialogo, per delineare il migliore svolgimento dell’anno scolastico.

Auguri per questo nuovo inizio!”.

 

martedì 10 settembre 2024  13:56

Area crisi Piceno Val Vibrata, approvata la proroga per la mobilità in deroga 2024

Sarà prorogata anche per l’anno 2024 la mobilità in deroga per i lavoratori dell’area di crisi industriale complessa Piceno Val Vibrata. La decisione è frutto di un’intesa sottoscritta questa mattina, al termine di un incontro nella sede della Regione Marche, a cui erano presenti l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, l’assessore alle Attività produttive, Andrea Maria Antonini, l’assessore regionale alle Aree di crisi industriale, Goffredo Brandoni, i dirigenti regionali dei Servizi coinvolti, i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e organizzazioni sindacali regionali (Confindustria, Confartigianato, Cna, Confcooperative, Lega Coop, Cgil, Cisl, Uil, Ugl), e funzionari dell’ Inps regionale.

“l’Ascolano e la Val vibrata sono territori che hanno sofferto molto dal punto di vista occupazionale negli anni passati – ha detto Aguzzi – Si è cercato di migliorare la situazione anche attraverso una serie di attività messe in campo dalla Regione Marche, quali l’orientamento, la ricerca di lavoro e la formazione, con tutte le novità e le opportunità offerte anche dal programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori) per il ricollocamento lavorativo. Continuiamo dunque a mantenere politiche di sostegno ai disoccupati che ancora non si sono ricollocati ma nello stesso momento proseguiamo con le politiche attive di lavoro, per la ricerca di nuova occupazione e orientamento”.

“È un impegno giusto e doveroso per questi lavoratori in difficoltà – ha affermato Antonini – Contemporaneamente, si lavora su più fronti. Da una parte sosteniamo i lavoratori in difficoltà, dall’altro si creano opportunità per ricollocare i disoccupati attraverso politiche attive del lavoro e della formazione; inoltre attraverso l’azione del mio assessorato allo Sviluppo economico, cerchiamo di rendere le imprese sempre più attive e con fatturati più alti, innescando così un meccanismo che favorisca da parte delle imprese una maggiore richiesta di personale e lavoratori da assumere. Non è una situazione semplice perché parliamo di un’area di crisi industriale però cerchiamo di utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per aiutare i lavoratori”.

“È importante continuare a sostenere i lavoratori che hanno perso il lavoro – ha dichiarato l’assessore Brandoni – Ciò è possibile grazie ai residui di spesa per circa 8,1 mln di euro; risorse residue assegnate con i decreti interministeriali degli anni precedenti e che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha concesso alle Regioni di poter utilizzare anche per il 2024. Si tratta di un tesoretto che rappresenta un aiuto concreto per i disoccupati, in attesa di alternative lavorative e nuove opportunità per loro”.

La stipula dell’intesa è finalizzata alla proroga dell’indennità di mobilità per un massimo di 12 mesi per i lavoratori licenziati da una unità produttiva ubicata all’interno dell’Area di crisi industriale complessa Val Vibrata – Valle del Tronto Piceno e che alla data del 1° gennaio 2024 siano beneficiari di mobilità ordinaria (ex legge 223/91) o mobilità in deroga (ex legge n. 92/2012), scaduta o in scadenza nell’anno 2024. L’erogazione del suddetto beneficio è subordinato alla partecipazione, da parte del lavoratore, al programma di Politiche Attive predisposto dalla Regione Marche.

Le domande di mobilità in deroga dovranno essere presentate dai lavoratori interessati, telematicamente, alle sedi INPS territorialmente competenti in base alla residenza dei lavoratori entro il 10 ottobre 2024. Contestualmente il lavoratore interessato, sempre entro il 10 ottobre 2024 presenta, esclusivamente via PEC, ulteriore domanda al Centro per l’Impiego competente nel cui territorio dove era o è ubicata l’azienda che ha proceduto al licenziamento Le parti sociali firmatarie della presente Intesa, attraverso le loro strutture territoriali, assicureranno assistenza e consulenza ai lavoratori in sede di presentazione delle domande.

Tutte le info al link https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Lavoro-e-Formazione-Professionale/Ammortizzatori-sociali-in-deroga

 

 

martedì 10 settembre 2024  16:10

Alluvione settembre 2022, proseguono i lavori di ripristino della viabilità danneggiata nei Comuni di Ostra e Ostra Vetere

Proseguono i lavori di manutenzione straordinaria della strada comunale di Contrada Pioli, la quale era stata danneggiata a seguito dell’alluvione del settembre 2022, impedendone la viabilità.

Questa strada, che sarà completamente risistemata, rappresenta un collegamento strategico tra i Comuni di Ostra e Ostra Vetere. L’intervento prevede il rifacimento totale del fondo stradale, degli scoli e delle zanelle, il consolidamento della sponda del fiume che costeggia la stessa, oltre al nuovo manto asfaltato.

L’opera ha un importo complessivo di circa 700 mila euro circa e al fine di sostenere i due Comuni dell’Anconetano, la struttura commissariale istituita per gli eventi alluvionali del 2022 agisce in qualità di soggetto attuatore, provvedendo sia al finanziamento che alla progettazione degli interventi da realizzare.

 

martedì 10 settembre 2024  13:10

Regione Marche alla Settimana Europea delle Regioni 2024

Nel mese di ottobre 2024, a Bruxelles si svolgerà la Settimana Europea delle Regioni e delle Città – European Week of Regions and Cities, che quest’anno avrà come motto “Empowering Communities”.

La Settimana Europea delle Regioni e delle Città è un evento annuale di quattro giorni durante il quale le città e le regioni mostrano la loro capacità di creare crescita e occupazione, attuare la politica di coesione dell’Unione europea e dimostrare l’importanza del livello locale e regionale per l’attuazione di una buona governance europea.

La Regione Marche prenderà parte alla Settimana Europea 2024 all’interno di due eventi:

Mediterranean regions: Cooperating for climate resilience, che si terrà presso l’European Committee of the Regions (JDE Room 62) – Rue Belliard 99/101, il giorno 09/10/2024 dalle 14:30 alle 16:00. La registrazione all’evento è disponibile al seguente link.

Le tendenze e gli scenari climatici attuali confermano che le regioni dell’Europa meridionale devono affrontare pressioni climatiche più forti rispetto al resto d’Europa. Questa maggiore esposizione aggraverà le disparità in termini di esigenze di adattamento climatico e prevenzione dei rischi. L’incontro, al quale prenderanno parte le regioni Marche, Calabria, Andalusia (Spain) e Murcia (Spain) tratterà i temi legati alle sfide climatiche comuni in ottica europea.

Sustainable development strategies – Drivers for coherence and competitiveness of regional policies, che si terrà presso l’European Committee of the Regions (JDE Room 62) – Rue Belliard 99/101, il giorno 10/10/2024 dalle 11:30 alle 13:00. La registrazione all’evento è disponibile al seguente link fino al 15/09/2024.

L’incontro è coorganizzato dalle regioni Puglia, Sardegna, Marche, Piemonte, Liguria, Channel Islands (UK) and Caras-Severin (Romanie) con il contributo del gruppo di lavoro Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile (SNSvS) del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Tutte queste regioni hanno elaborato e sono impegnate nella attuazione di Strategie per lo sviluppo sostenibile focalizzandosi sulla creazione di approcci collaborativi tra i dipartimenti regionali per applicare l’approccio integrato allo sviluppo in ottica Agenda2030.

Gli eventi sono aperti previa registrazione, disponibile ai link sopraindicati.

martedì 10 settembre 2024  10:29

sorteggio pubblico per componenti regionali commissioni di concorso dirigenza medica e sanitaria degli ENTI del SSR

Si comunica che in data 16 settembre 2024 alle ore 10.00 presso la sede del Dipartimento Salute – Palazzo Rossini – quinto piano – stanza del Dirigente del Settore Risorse umane e Formazione dott.ssa Federica Franchini, verrà eseguito il sorteggio pubblico dei componenti regionali per le Commissioni di concorso della dirigenza sanitaria per:

  • 3 posti di dirigente medico di CARDIOLOGIA
  • 2 posti di dirigente medico di IGIENE ELIMENTI E DELLA NUTRIZIONE
  • 1 posto dirigente medico di ANATOMIA PATOLOGICA
  • 1 posto di dirigente medico di MEDICINA TRASFUSIONALE

indetti da AST di MACERATA

SIGLATO IL PROTOCOLLO SU IMPIEGO DETENUTI NELLA RICOSTRUZIONE POST SISMA
Roma, 10 settembre 2024 – Rafforzare le opportunità lavorative in favore della
popolazione detenuta nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Molise e Umbria
colpite dal terremoto del 2016, promuovendo l’assunzione dei detenuti nei cantieri
coinvolti nel processo di ricostruzione di edifici pubblici e di culto e favorendo, in tal
modo, il loro reinserimento nella società.
È questo il senso del protocollo d’intesa sottoscritto oggi in Via Arenula dal Ministro della
Giustizia,
Carlo Nordio, dal Commissario straordinario di governo per il sisma 2016,
Guido Castelli, dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, card. Matteo
Maria Zuppi
, dal Presidente facente funzioni dell’ANCI, Roberto Pella e dal Presidente
nazionale dell’ANCE,
Federica Brancaccio. Presenti alla firma anche il vice ministro,
Francesco Paolo Sisto, e i sottosegretari alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle
Vedove
e Andrea Ostellari.
Saranno 35 gli istituti penitenziari interessati dal progetto, tutti presenti nelle province
di Fermo, Teramo, L’Aquila, Perugia, Spoleto, Ancona, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata e
Pescara coinvolte dal sisma di otto anni fa.
Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, in accordo con la magistratura di
sorveglianza, individuerà i detenuti in possesso dei requisiti di idoneità per lo
svolgimento del lavoro all’esterno, come previsto dall’art. 21 dell’Ordinamento
Penitenziario. Il numero di coloro che saranno effettivamente coinvolti, così come le
modalità di inserimento lavorativo, dipenderanno dal programma dei lavori, dai cantieri
individuati e dall’incontro fra le esigenze delle aziende e i profili dei singoli detenuti. Le
prestazioni lavorative potranno riguardare, oltre ad attività di edilizia, anche lo
svolgimento di compiti di natura impiegatizia comunque collegati ai cantieri.
Per il Ministro della Giustizia
, Carlo Nordio, “il fine rieducativo della pena e il
reinserimento sociale dei detenuti sono un obiettivo primario del governo, che stiamo

2
perseguendo attraverso queste e tante altre iniziative avviate dal Ministero della
Giustizia. Per noi non si tratta soltanto di perseguire quello che è un dovere
costituzionale sancito dall’articolo 27 della nostra Carta, ma è un impegno morale a cui
lavoriamo ogni giorno attraverso una strategia di interventi quanto più ampia per
favorire e incrementare le opportunità di lavoro in favore della popolazione detenuta.
Per affrontare le annose criticità del carcere, dal sovraffollamento degli istituti al rischio
della recidiva, è fondamentale puntare sul coinvolgimento di tutti: Istituzioni,
imprenditori, società civile, associazionismo e mondo cattolico, insieme possono
contribuire a costruire un’opportunità di riscatto a coloro che stanno scontando una
pena
”.
Guido Castelli, Commissario Straordinario di governo per il sisma 2016: “Ringrazio il
Ministro Nordio e tutte le autorità presenti per aver condiviso l’importanza di questo
Protocollo d’intesa, che ha l’obiettivo di favorire un’opportunità di apprendimento e di
reinserimento nei confronti di cittadini attualmente detenuti. Compito dello Stato è
infatti non solo quello di garantire l’espletamento della pena per il reato commesso, ma
anche la rieducazione e l’iniziativa odierna va proprio in questa direzione. Siamo lieti di
poter collaborare con il Ministero della Giustizia e gli istituti penitenziari nell’ambito del
percorso di ricostruzione dell’Appennino centrale. Si tratta del secondo cantiere più
grande d’Europa, un’opera complessa che non si limita alla ricostruzione fisica ma che
include una strategia di rilancio economico e sociale delle comunità dell’Appennino
centrale. Dopo le prime “false partenze” finalmente siamo riusciti ad imprimere un
cambio di passo. Il 95% delle circa 3.500 opere pubbliche finanziate è stato avviato.
Complessivamente i cantieri privati fino ad oggi autorizzati sono stati oltre 20 mila e, di
questi, sono più della metà quelli già conclusi. I progetti di riparazione approvati degli
oltre 1.200 edifici di culto lesionati dal sisma hanno superato la soglia 50% del totale.
Sono risultati che documentano un clima di grande collaborazione tra gli attori della
ricostruzione: struttura commissariale, regioni, comuni, diocesi, soprintendenze,
imprese, professioni tecniche e terzo settore. Si tratta del migliore humus per sviluppare
un protocollo che sottende l’antica riflessione agostiniana secondo cui dal male (e quindi
anche dal sisma) può scaturire il bene
”.
card. Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana: “Questo
Protocollo ha una doppia valenza: da una parte dà la possibilità ai detenuti di lavorare,
restituendo loro dignità e aprendo orizzonti di futuro. È significativo che questa rinascita

3
parta proprio dai cantieri della ricostruzione, in territori feriti ma desiderosi di
ricominciare. Dall’altra parte, ricorda che il carcere è per la rieducazione e la riparazione,
mai solo punitivo. In questo senso, le pene alternative aiutano a garantire umanità e a
favorire il reinserimento nella società: questo Protocollo, investendo sul lavoro dei
detenuti, è un passo concreto verso l’obiettivo ambizioso della recidiva zero
”.
Roberto Pella, Presidente facente funzioni dell’ANCI: “Si tratta di un importante
accordo che rafforza la collaborazione, nata più di dieci anni fa, con il Ministero della
Giustizia: un impegno fondamentale di tutti noi, Sindaci e amministratori, per dare
un’opportunità di riscatto a chi ha deviato dalla legge impegnandosi in progetti utili per
i Comuni e le comunità locali duramente colpite dagli eventi sismici del 2016. Le carceri
devono essere luogo dove scontare la pena ma anche un’occasione di recupero e
reinserimento nella nostra società soprattutto per i più giovani. Con convinzione,
dunque, sigliamo questo protocollo – ha concluso il presidente – che rappresenta un
passo decisivo per ricucire lo ‘strappo’ tra le persone detenute e la società imparando,
allo stesso tempo, un mestiere e contribuendo alla cura dei beni pubblici. Ringrazio il
ministro Nordio, il commissario straordinario del governo per la ricostruzione Castelli, il
presidente della Conferenza Episcopale Italiana card. Matteo Maria Zuppi e la presidente
dell’Ance Federica Brancaccio, assieme al sottosegretario alla Giustizia Delmastro Delle
Vedove, per l’impegno e la condivisione di questo progetto
”.
Federica Brancaccio, Presidente nazionale dell’ANCE: “Aderiamo al protocollo con
grande entusiasmo, sulla scia della collaborazione già avviata negli scorsi anni con il
Ministero, l’Anci, la Conferenza Episcopale e il Commissario. Attraverso questo accordo
vogliamo aiutare le imprese impegnate nel grande progetto di ricostruzione anche a
fronteggiare la carenza di manodopera per garantire una rinascita non solo fisica dei
territori ma soprattutto culturale e sociale
”.
Marche, arrivano più fondi per la ricostruzione pubblica
Roma 10 set- Sono state adeguate le risorse per consentire un avanzamento di una serie di interventi
nell’ambito della ricostruzione pubblica nella regione Marche. È quanto stabilito dalla Cabina di
Coordinamento sisma presieduta dal Commissario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli.
“Abbiamo preso atto delle necessità emerse dai territori per il buon avanzamento della ricostruzione
pubblica. Di fronte agli ostacoli riscontrati nelle progettazioni, vanno offerte soluzioni concrete – dichiara
il Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli – Il mio ringraziamento va al Presidente della Regione
Francesco Acquaroli con cui condividiamo quotidianamente la visione per la ricostruzione e il rilancio
dell’Appennino marchigiano. E all’Ufficio speciale ricostruzione che insieme allo staff della Struttura
affianca ogni giorno gli enti locali per proseguire nel cambio di passo”.
Provincia di Macerata: Nel comune di Ussita aumenta il finanziamento per il Cimitero di Castelmurato.
L’aumento approvato è di 6,4 milioni di euro, per un investimento totale di 13,3 milioni. Nel Comune di
San Ginesio aumenta il finanziamento per il plesso scolastico che comprende le scuole Ciarlantini, Allevi
e Gentili. L’aumento approvato è di 3,5 milioni di euro, per un importo complessivo di 16,2 mln. A Visso
aumenta il finanziamento per la demolizione e ricostruzione della Caserma dei Carabinieri e per il
“Rifugio di Cupi”. Gli aumenti approvati sono di 822 mila euro (nuovo finanziamento di 2,6 milioni) e 930
mila euro (nuovo totale 2 mln) rispettivamente.
Per l’Università di Camerino nuovo finanziamento per il Collegio Fazzini. L’aumento approvato è di 2
milioni di euro, il nuovo importo finanziato ammonta a 7,9 milioni (che arrivano a 9 mln con le risorse del Gse).
Edifici di culto, nuove semplificazioni per la ricostruzione
Roma 10 set- Varianti più semplici da approvare e una percentuale del contributo per conservare beni
mobili e opere d’arte. La ricostruzione degli edifici di culto fa un passo nella direzione della
semplificazione e dell’efficacia grazie all’Ordinanza approvata oggi in Cabina di coordinamento sisma,
che introduce alcune modifiche all’Ordinanza 105.
“Abbiamo affinato gli strumenti a disposizione dei Soggetti attuatori, che spesso hanno a che fare con
varianti necessarie per preservare questi edifici che, oltre a un valore religioso, rivestono la maggior
parte delle volte anche un grande valore storico e artistico per le loro comunità – dichiara il
Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -. Per questo, oltre a svincolare
le varianti dal limite del 20%, abbiamo introdotto la possibilità di utilizzare fino al 3% dell’importo dei
lavori per la custodia e conservazione di beni mobili e opere d’arte, estendendo inoltre l’applicazione
dell’Ordinanza anche agli edifici che sono diventati ‘beni culturali’ dopo il sisma. Grazie ai Presidenti di
Regione, alla CEI, alle Diocesi e Arcidiocesi e agli Enti ecclesiastici civilmente riconosciuti dell’Appennino
centrale. Siamo impegnati in un unico fronte, e la sinergia si riflette nei risultati positivi anche sul fronte
della ricostruzione di chiese e luoghi di culto”.
Le altre novità introdotte riguardano l’ammissione a contributo degli edifici di culto con nesso di
causalità accertato tramite perizia giurata e la possibilità per il Vice Commissario di valutare l’erogazione
dell’ulteriore 30% del contributo anche se non è stato raggiunto l’80% di avanzamento lavori.
Gli edifici di culto, sia pubblici che privati, danneggiati dalla sequenza sismica del 2016-2017 e finanziati
sono 1217, per un importo complessivo di oltre 741 milioni di euro.
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com