Organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dalla Helen Frankenthaler Foundation e curata da Douglas Dreishpoon, Direttore dell’Helen Frankenthaler Catalogue Raisonné, l’esposizione mira a esaltare la pratica innovativa di questa artista anche attraverso il filtro delle affinità, delle influenze e amicizie che hanno segnato la sua vita personale e creativa.
Attraverso grandi tele e sculture di Frankenthaler e numerose opere di altri artisti, il progetto si pone come una delle più importanti rassegne mai dedicate all’artista in Europa e la più completa rassegna del suo lavoro finora realizzata in Italia, con prestiti – oltre che dalla Helen Frankenthaler Foundation di New York – da celebri musei e collezioni internazionali quali il Metropolitan Museum of Art di New York, la Tate Modern di Londra, il Buffalo AKG Art Museum, la National Gallery of Art di Washington, la ASOM Collection e la Collezione Levett.
Con la sua innovativa tecnica soak-stain (imbibizione a macchia), Frankenthaler ha segnato in modo indelebile l’evoluzione della pittura moderna, nel segno di un nuovo rapporto tra colore, spazio e forma. La tecnica prevedeva infatti l’applicazione di vernice diluita distesa orizzontalmente su tele non trattate, creando effetti simili a quelli dell’acquerello, ma su larga scala e con colori a olio. Frankenthaler applicava la vernice con pennelli o spugne, o direttamente da secchi, lasciando che si espandesse e si mescolasse in modo naturale, creando interazioni cromatiche uniche, segnate da transizioni sfumate e sovrapposizioni traslucide.«Siamo entusiasti di presentare l’opera di Helen Frankenthaler in una grande mostra senza precedenti in Italia, permettendo al pubblico di scoprire un’artista fondamentale del XX secolo», afferma Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi. «Con la sua ricerca innovativa, Frankenthaler si è distinta come figura pionieristica nel campo della pittura astratta, ampliandone le potenzialità in un modo che continua a ispirare ancora oggi nuove generazioni di artisti».
Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole è organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dalla Helen Frankenthaler Foundation. Sostenitori pubblici: Comune di Firenze, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Camera di Commercio di Firenze. Sostenitori privati: Fondazione CR Firenze, Intesa Sanpaolo, Fondazione Hillary Merkus Recordati, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi. Si ringrazia: Maria Manetti Shrem, Gagosian.
L’opera è composta da sette grandi elementi inseriti nello spazio aperto del cortile, che si muovono lentamente e sinuosamente, aprendosi e chiudendosi in una coreografia originale che segue una suggestiva colonna sonora, un brano sinfonico del compositore contemporaneo statunitense RZA. In un’atmosfera di contemplazione e di forte coinvolgimento sensoriale, ogni parte dell’installazione ci appare come un fiore che si dispiega e si ritrae continuamente grazie a un software progettato per imitare i movimenti imprevedibili e naturali dei fiori reali, offrendo così una riflessione sull’interrelazione tra natura e artificio, controllo e meraviglia.Shy Society trae ispirazione dall’affascinante fenomeno naturale noto come “nictinastia” per cui alcune specie di piante e fiori si chiudono durante la notte e si riaprono all’alba per autodifesa e per conservare le proprie risorse. Questo fenomeno ci induce non solo a riflettere sul concetto di bellezza, tra natura e artificio, ma anche sull’idea di adattamento all’ambiente da parte di tutte le forme di vita. Così come i fiori si aprono e chiudono in risposta ai cicli naturali, anche noi esseri umani siamo chiamati a trasformarci e adattarci alle sfide presentate dal nostro ambiente. L’installazione di DRIFT diviene quindi un’opportunità per riflettere sul concetto di metamorfosi come parte integrante della vita e su come lo spirito di adattamento sia essenziale alla nostra sopravvivenza. L’opera vede i fiori aprirsi e richiudersi a ritmi diversi creando una coreografia davanti alla quale entriamo in connessione con la natura e le altre persone, in una sorta di comunità. Il continuo movimento dei fiori si intreccia con una colonna sonora che si apre su delicati suoni di arpa, seguiti da pause. Natura, tecnologia e umanità si uniscono in una sincronizzazione che avvolge i sensi.
DRIFT
Fondato ad Amsterdam nel 2007 da Lonneke Gordijn e Ralph Nauta, DRIFT realizza installazioni e sculture interattive in cui temi ambientali, natura umana e tecnologia si intrecciano in modo affascinante. I progetti immersivi, totalizzanti e spesso site-specific di DRIFT sono stati esposti in tutto il mondo, offrendo esperienze meditative e poetiche che affrontano temi quali la relazione tra l’individuo e il collettività o l’impatto della tecnologia sulla nostra società.
RZA
Robert Fitzgerald Diggs (1969), meglio conosciuto con il nome d’arte RZA, è un rapper, produttore discografico, compositore, attore e regista statunitense. È il leader de facto del gruppo hip hop Wu-Tang Clan e la sua eclettica carriera include collaborazioni con musicisti internazionali e la produzione di numerose colonne sonore per film. Il suo ultimo album è la registrazione della partitura di A Ballet Through Mud, che ha scritto e composto per l’esecuzione nel 2023 alla Boettcher Concert Hall di Denver, eseguita dalla Colorado Symphony Orchestra e diretta da Christopher Dragon. Il brano Good Night 1st Movement (4’29”) è parte integrante della coreografia dell’installazione Shy Society a Palazzo Strozzi.
Tutti i gorni 10.00-20.00, Giovedì 10.0023.00 palazzostrozzi.org