Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016

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Approvato l’intervento di riparazione danni e miglioramento sismico della chiesa di San Giorgio all’Isola a Montemonaco

 


La Conferenza permanente dei servizi ha approvato l’intervento di riparazione danni e miglioramento
sismico della chiesa di San Giorgio all’Isola a Montemonaco. L’edificio si trova nell’omonima frazione, a
circa 6 km dal capoluogo. Si colloca in un ampio spazio verde in prossimità del lago artificiale di Gerosa.
Le superfici interne sono intonacate e sono coperte da brani di pitture murali risalenti al ‘500 in
corrispondenza del dossale d’altare, della parete a destra dell’ingresso principale e sulla prima colonna,
mentre l’abside è invece caratterizzato da affreschi di gusto bizantino risalenti al XII secolo
.
Gli interventi strutturali sono volti alla riduzione della vulnerabilità sismica, portando a un
miglioramento sismico della struttura sempre nell’ottica di conservare le caratteristiche peculiari del
manufatto in termini di tipologia costruttiva e qualità materica. In particolare, il progetto prevede un
consolidamento diffuso dei maschi murari mediante iniezioni di malta a base di calce idraulica e la
riparazione delle lesioni mediante scuci cuci. È poi previsto il consolidamento della copertura mediante
la realizzazione di una cappa collaborante in calcestruzzo alleggerito collegata alla sottostante struttura
in legno e la formazione di cordoli perimetrali ancorati alla muratura. Per quanto riguarda gli interventi
di restauro conservativo si interverrà sui paramenti murari interni ed
esterni volti a valorizzarne le peculiarità materiche e a riportare alla luce lo stato originale di quelle
porzioni ad oggi rimaste sepolte sotto a stratificazioni succedutesi nel tempo prive di valore storico
artistico.
“Recuperiamo una chiesa dal grande valore storico e sociale. Un altro gioiello del nostro territorio
tornerà al suo antico splendore- dichiara il Commissario alla Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli –
Anche in questo caso tutto è stato possibile grazie alla collaborazione con il Presidente della Regione
Francesco Acquaroli, l’Arcivescovo Gianpiero Palmieri, l’Ufficio Ricostruzione, i tecnici e il sindaco
Francesca Grilli. C’è un cambio di passo sempre più evidente, la ricostruzione procede spedita”

 

Nuovo ponte dell’Intagliata di San Severino Marche, ok al progetto: si parte con 1,2 milioni per il primo lotto


La Conferenza regionale ha dato l’ok al progetto di fattibilità tecnico-economica relativo al ponte
dell’Intagliata, nel comune di San Severino Marche, in provincia di Macerata.
Si tratta di un intervento da 1,6 milioni di euro che mira alla risoluzione delle criticità connesse al danno
prodotto dal terremoto del 2016/2017 con lo scopo di assicurare il proseguimento e l’accelerazione del
processo di ricostruzione. Nelle vesti di soggetto attuatore c’è l’Ufficio Speciale Ricostruzione.
«Andiamo a migliorare la viabilità di un punto fondamentale per il traffico veicolare di queste zone – spiega
il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli -. Non esiste un cratere ricostruito senza
infrastrutture adeguate, sappiamo di dover insistere anche su questo punto e i fondi che continuiamo a
mettere a disposizione per raggiungere l’obiettivo lo testimoniano. Ringrazio per la forte collaborazione
Anas, Usr, Comune e la Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli».
«Siamo davvero soddisfatti per l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico -economica del nuovo
ponte dell’Intagliata, un’opera tanto attesa dalla nostra comunità e fondamentale per la sicurezza e la
qualità della viabilità non solo locale ma provinciale e regionale. Quest’opera segna un passo concreto e
significativo verso il recupero e l’ammodernamento delle infrastrutture e rappresenta una risposta
concreta ai bisogni dei nostri cittadini, migliorando la mobilità e alleggerendo il traffico di un punto
strategico lungo la SS. 361, arteria che dal mare unisce l’entroterra – sottolinea il sindaco della Città di
San Severino Marche, Rosa Piermattei, che aggiunge – Ringrazio il Commissario alla Ricostruzione,
senatore Guido Castelli, l’Ufficio Speciale Ricostruzione, l’Anas e la Regione Marche per il loro sostegno
e la sempre preziosa collaborazione e attenzione verso le realtà del cratere. Con questo intervento, San
Severino Marche si avvicina a un futuro più sicuro e accessibile, nella direzione di una ricostruzione attenta
e completa, che restituisce alla nostra comunità importanti infrastrutture, finalmente moderne e funzionali».
Il progetto scompone l’intervento in due stralci funzionali. Il primo lotto, vale a dire quello finanziato per
un importo di 1.250.000 euro (inserito nell’allegato C dell’ordinanza 137/2023 “Interventi per il recupero
del tessuto socio-economico delle aree colpite dal sisma della regione Marche”), prevede la realizzazione
della bretella per il solo flusso veicolare direzione est-ovest. Al fine di garantire la più vantaggiosa opera
infrastrutturale e nell’ottica dell’ottimizzazione delle risorse pubbliche, il nuovo manufatto di
attraversamento sarà già adeguato al futuro transito di entrambe le corsie.

La soluzione progettuale consentirà la funzionalità di una corsia a senso unico in direzione Castelraimondo
e permetterà fin da subito, di decongestionare il flusso di traffico attualmente in carico al tratto in transito
sul ponte dell’Intagliata.
Il secondo lotto, una volta finanziato, prevede invece il completamento e la realizzazione della seconda
corsia, direzione ovest-est, della rampa di immissione della viabilità proveniente dal centro città, al fine di
destinare l’attuale ponte al traffico ciclopedonale.

 

 

Report edilizia ospedaliera


L’imminente apertura del nuovo “Ospedale dei Sibillini” di Amandola, i cui lavori sono agli sgoccioli per un
importo di quasi 33 milioni, fornisce l’occasione per tracciare il punto della situazione in materia di edilizia
ospedaliera nelle Marche, uno dei settori più delicati del processo di ricostruzione post sisma.
«Sul piatto ci sono fondi per decine di milioni di euro per ospedali e presidi sanitari, sintomo di quanto
l’attenzione su tale ambito sia alta da parte di tutti gli enti coinvolti, dalla Struttura commissariale alle Ast
passando per la Regione e l’Usr – conferma il commissario Guido Castelli -Per questo mi sento in dovere
di ringraziare la filiera, in primis il governatore Francesco Acquaroli, l’imminente inaugurazione
dell’ospedale di Amandola, fondamentale per tutto il territorio montano, è un segnale molto importante».
«La scelta operata è quella di finanziare ulteriormente le opere che necessitano in base all’avanzamento
dei rispettivi progetti, come accaduto ad esempio a San Ginesio, in larga parte rifinanziato con l’ordinanza
186, e Fabriano con l’ordinanza 210 – continua Castelli -. Una scelta oculata nel segno della responsabilità
che ha dato adito anche a polemiche ma che riteniamo giusta soprattutto in un’ottica di efficienza e speditezza».
Oltre ad Amandola, la situazione in stato più avanzato è quella relativa a Tolentino, dove sono partiti i
lavori di demolizione e ricostruzione del nuovo ospedale per un importo di 29 milioni.
A San Ginesio, l’Ufficio Speciale Ricostruzione ha dato l’ok al progetto esecutivo per la ricostruzione della
Rsa per un valore di 7,4 milioni. Stessa situazione per la palazzina funzionale alle emergenze, con annessa
area parcheggio, a servizio del presidio ospedaliero “Profili” di Fabriano; anche questo progetto è stato
approvato dall’Usr per un importo di 21,2 milioni.
A Macerata sono in fase di progettazione, poi, i tre stralci della ex Cras e i due stralci per il vecchio ospedale
e la palazzina 118 dell’ospedale; idem per gli interventi sugli ospedali di Matelica e San Severino Marche,
per il distretto sanitario di Sarnano ed il poliambulatorio di Offida.

 

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