In corso la campagna vaccinale nelle Marche
Nelle Marche è partita lo scorso 15 ottobre la campagna vaccinale anti-influenzale. Anche quest’anno sarà possibile la co-somministrazione gratuita di vaccino anti-influenzale e anti-COVID-19 aggiornato alle ultime varianti.
La vaccinazione contro l’influenza rappresenta una grande opportunità di prevenzione, in particolare per le persone più fragili per età o per motivi di salute, nei confronti di una malattia che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è assolutamente banale e può portare gravi complicanze. Anche la vaccinazione anti-Covid-19 rappresenta una grande opportunità per prevenire un’infezione che resta ancora presente e può presentare complicazioni.
Per quanto riguarda il vaccino anti-influenzale, nelle Marche sono disponibili 383.600 dosi: 84.700 per la Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Pesaro-Urbino, 122.900 per la AST di Ancona, 74.800 per la AST di Macerata, 31.250 per la AST di Fermo e 56.200 per la AST di Ascoli. Altre dosi sono disponibili, in particolare per gli operatori sanitari, presso Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche ed INRCA. Inoltre, tramite CODIN (il consorzio di distribuzione) sono disponibili 12.000 dosi per le vaccinazioni in farmacia.
Gli adulti possono vaccinarsi presso i Medici di Medicina Generale, i Servizi vaccinali della AST con accesso presso gli ambulatori vaccinali su appuntamento, e nelle farmacie aderenti alla campagna. I bambini possono invece rivolgersi ai Pediatri di Libera Scelta e presso i Servizi vaccinali delle AST con le stesse modalità degli adulti (non presso le farmacie). Per gli operatori sanitari, gli ospiti ed operatori delle strutture residenziali per anziani, i soggetti fragili sono previste altre modalità di offerta.
Le categorie per le quali le due vaccinazioni, anti-influenzale ed anti-Covid-19, sono raccomandate sono quasi sovrapponibili: le persone di età pari o superiore a 60 anni, i soggetti fragili e i loro familiari o contatti stretti, ospiti delle strutture per anziani e lungodegenza, donne in gravidanza e post partum, operatori sanitari e socio-sanitari. Per l’anti-influenzale sono previste anche alcune categorie di lavoratori come forze dell’ordine, vigili del fuoco, allevatori e donatori di sangue. Inoltre il medico curante, che conosce la storia clinica del paziente, può vaccinare un assistito se ne ravvisa la necessità.
Il vaccino anti-influenzale è somministrato in una sola dose, due a distanza di un mese per i bambini al di sotto dei 9 anni che non siano mai stati vaccinati, con una iniezione intramuscolo sul braccio, ma per i più piccoli è disponibile anche lo spray nasale. La campagna anti-Covid 19 prevede la somministrazione gratuita di vaccini aggiornati alle ultime varianti.
E’ importante che la vaccinazione anti-influenzale venga somministrata il prima possibile, in quanto si registrano già i primi casi di influenza. Il picco è previsto nel periodo natalizio ed il vaccino inizia a essere efficace trascorsi 10-14 giorni dalla somministrazione.
Tutte le informazioni sulle campagne vaccinali sono presenti nei siti istituzionali:
https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Vaccini-Covid/Campagna-24-25
E’ stata prorogata al 16 gennaio 2025 la scadenza del bando relativo all’”Imboschimento di superfici agricole con nuovi impianti destinati ad arboricoltura e tartuficoltura”. Lo comunica l’assessore all’Agricoltura Andrea Maria Antonini: le domande di sostegno potranno essere presentate entro il 16 gennaio 2025 alle ore 13. La proroga è stata concessa su richiesta delle categorie interessate.
L’intervento mira a incentivare la creazione di nuovi spazi dedicati all’alboricoltura su terreni agricoli, con finalità ambientali, paesaggistiche, socio-ricreative e produttive, quali la produzione di legname e tartufi. L’obiettivo principale è migliorare l’assorbimento e lo stoccaggio del carbonio nel suolo, contribuendo così alla lotta contro i cambiamenti climatici, oltre a fornire prodotti legnosi e non, e a diversificare le opportunità di reddito per le aziende agricole.
I destinatari del bando includono proprietari e possessori di terreni agricoli, pubblici e privati, e le loro associazioni, nonché altri soggetti ed enti di diritto, pubblico o privato, che gestiscono superfici agricole.
Con una dotazione totale di 1.700.000 euro, il bando prevede un contributo massimo di 13.000 euro per ettaro, per superfici comprese tra 1 e 10 ettari. Questa iniziativa promuove lo sviluppo rurale delle Marche, ponendo un forte accento sulla sostenibilità e sull’incremento della capacità forestale, e offre un sostegno finanziario sostanziale ai progetti conformi ai requisiti stabiliti
Regione Marche prima in Italia per pagamenti Fse+ – Riunione annuale di riesame (Rar) 2024 a Roma: eccellente performance della Regione Marche nella gestione e attuazione dei programmi Fesr E Fse+
È quanto è emerso dalla Riunione annuale di Riesame l’appuntamento più importante per l’analisi e la valutazione dello stato di attuazione dei programmi comunitari FESR e FSE+ 2021-27 che si è svolta nei giorni scorsi a Palazzo Barberini a Roma, evidenziato anche al Comitato di Sorveglianza riunito ieri ad Ancona.
“Prosegue l’impegno della Regione Marche sull’attuazione dei fondi europei – spiega il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – abbiamo attivato già il 67% della nuova programmazione europea in meno di due anni, grazie all’importante cofinanziamento che abbiamo stanziato in bilancio regionale e allo snellimento burocratico delle pratiche. Un risultato non scontato, che ci eravamo prefissi sin dall’inizio del mandato, per far tornare la nostra regione competitiva e fornire alle comunità e alle imprese gli strumenti per invertire la rotta che ci aveva in passato classificato come una regione in transizione. Il risultato del monitoraggio pone le Marche in terza posizione per l’avanzamento degli impegni dei fondi FESR e quarta posizione per i FSE+, ma il risultato che ci rende più orgogliosi e che ci fa continuare a lavorare concentrati su questo obiettivo è quello che vede la Regione Marche prima in Italia per l’avanzamento della spesa dei fondi FSE+, il Fondo Sociale Europeo. Voglio ringraziare tutti gli assessorati e gli uffici che sin dal primo giorno hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo. Sappiamo che le classifiche hanno un’importanza relativa e sono transitorie, ma ci stimolano ancora di più nell’impegno di programmare e spendere le risorse comunitarie nel modo migliore possibile, per sostenere il nostro territorio e tornare ad essere una regione forte e competitiva”.
La riunione vede la partecipazione della Commissione Europea, di tutte le autorità di gestione dei programmi regionali e nazionali, delle autorità nazionali di coordinamento (Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio e Ministero del Lavoro) e del Ministero economia e finanze – IGRUE. La stessa Commissione europea, intervenuta subito dopo il MEF, ha rappresentato graficamente l’avanzamento dei programmi tra tutte le Regioni europee ed anche in questo caso la Regione Marche è stata evidenziata come esempio, posizionandosi nella fascia alta delle classifiche di avanzamento su base europea, ed una delle poche regioni italiane con percentuali di avanzamento impegno e spesa superiori alla media di tutte le regioni europee.Prorogato il bando per l’imboschimento delle superfici agricole
ROMA, 6 NOV – “Grazie all’odierna approvazione da parte della Camera l’Italia si appresta a dotarsi
di una legge in materia di ricostruzione post-calamità che comprende un insieme di norme in grado
di garantire maggiore programmazione, omogeneità ed efficacia degli interventi. Si tratta di un
primo, grande passo in avanti per l’Italia, reso possibile dall’attenzione costante del Governo e
dall’impegno del Ministro Musumeci e del Questore Paolo Trancassini, a cui va il mio
ringraziamento. Sappiamo che il nostro è un Paese caratterizzato da un’accentuata vulnerabilità
sismica e idrogeologica e, da oggi, abbiamo un efficace strumento in più per affrontare questi
eventi”.
Lo afferma il Senatore Guido Castelli, Commissario Straordinario al sisma 2016 commentando il
via libera alla legge quadro ricostruzione post-calamità, che ora passa al Senato.
“Fatte salve le competenze del Servizio nazionale della protezione civile- prosegue Castelli -, il
provvedimento varato oggi dalla Camera dispone il coordinamento delle procedure e attività di
ricostruzione nei territori colpiti da eventi calamitosi dove lo stato di emergenza di rilievo
nazionale sia cessato o sia stato revocato ma, al contempo, vengano individuate le condizioni che
consentano di prevedere lo stato di ricostruzione di rilievo nazionale. Molti degli indirizzi contenuti
nella legge sono mutuati dall’esperienza del sisma 2016, che si pone così come laboratorio e
modello. Un esempio in tal senso è rappresentato dalla governance multilivello, che viene adottata
nell’Appennino centrale, e che rappresenta uno strumento efficace che ci ha consentito di
compiere il cambio di passo nella ricostruzione. Inoltre, questa legge quadro introduce un principio
fondamentale che, accanto alla ricostruzione di immobili e infrastrutture, prevede anche la
ricostruzione economica dei territori colpiti da calamità. Si tratta di un cambio di paradigma
nell’approccio agli aventi catastrofali che nel cratere sisma 2016 viene già adottato, attraverso la
riparazione economica e sociale delle comunità colpite che mi è stata affidata. A rendere ancor
più evidente l’importanza di questa legge quadro sono sufficienti pochi dati: più di un terzo dei
nostri comuni si trova in aree ad elevato rischio sismico e in Italia ci sono 678 mila frane attive,
due terzi di tutta l’Europa. A questa fragilità, che rischia di essere accentuata dall’avanzare della
crisi climatica, stiamo reagendo attraverso interventi efficaci e strutturali. Un’ultima
considerazione la dedico agli aspetti legati alla ricostruzione, di cui mi occupo quotidianamente.
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Concordo appieno con il Ministro Musumeci quando afferma che, nel momento in cui si rende
necessaria, questa debba anche rappresentare un’occasione per ricostruire meglio e, dunque, fare
prevenzione attraverso l’innovazione e le tecnologie che abbiamo oggi a disposizione”.
Al piano terra troverà posto un centro di aggregazione per le associazioni del territorio, mentre al primo
un’attività ricettiva per il turismo. Rinascerà così la ex scuola di San Venanzo, frazione di Castignano, in
provincia di Ascoli. La Conferenza regionale, infatti, ha approvato il progetto di fattibilità tecnicoeconomica per un importo di 1.220.000 euro.
«La “filiera” della ricostruzione procede su binari ormai consolidati – spiega il commissario alla
ricostruzione Guido Castelli – L’obiettivo resta quello di restituire spazi alle comunità dell’entroterra che
hanno perso gran parte di quello che avevano prima del sisma e di farlo nella maniera più sicura e
moderna possibile. Ringrazio, ovviamente, quanto stanno facendo i Comuni, l’Ufficio Speciale
Ricostruzione e la Regione guidata dal presidente Acquaroli».
«Si appronta il progetto esecutivo e si può procedere all’appalto e ai lavori – dichiara il sindaco Fabio Polini
-. È un edificio che andrà demolito e ricostruito e dove verrà realizzato un ostello che sarà attrattivo per il
nostro turismo che include le nostre iniziative come Templari e i “Moccoli”. Sarà un punto di riferimento
per un turismo legato agli ostelli e ai cammini ma anche per gli amanti della natura che ci verranno a
visitare».
L’intervento prevede la demolizione del vecchio manufatto, di proprietà del Comune, e la realizzazione di
un nuovo edificio che manterrà l’impronta invariata, con una superfice di circa 540 metri quadrati e un
volume di 2.163 metri cubi utilizzando tecnologie costruttive e strutturali moderne, al fine di rendere
l’immobile sicuro per eventuali eventi sismici futuri ed efficiente dal punto di vista energetico,
proponendo un linguaggio architettonico consono al contesto.
Muterà la destinazione d’uso, dunque, con lo spazio comune per le associazioni (circa 143 metri quadrati)
accessibile anche dall’esterno attraverso la porta a vetro collocata sulla grande vetrata posta sul lato sud;
da qui sono raggiungibili tutti gli altri locali del piano terra ed in particolare lo spogliatoio e i due bagni a
est, la cucina e la dispensa con annesso servizio per il personale.
Al piano superiore l’attività ricettiva con cinque camere con servizio privato integrato. La camera ad ed
est e quella ad ovest sono state dimensionate a norma di legge per l’abbattimento delle barriere
architettoniche a garanzia del requisito di accessibilità anche per le persone con ridotte capacità motorie;
dal disimpegno è possibile inoltre accedere al bagno comune (anch’esso dimensionato per consentire
l’accesso ai disabili) e all’area cucina-pranzo-soggiorno dalla quale è raggiungibile l’unico terrazzo
dell’edificio.
Avanti con le procedure per la San Placido, una delle frazioni di Ussita (Macerata) più danneggiate dal
terremoto del 2016. Con un decreto, infatti, il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016
Guido Castelli ha trasferito 175 mila euro all’Ufficio speciale ricostruzione delle Marche, per la messa in
sicurezza e la rimozione delle macerie nella frazione. Questo primo trasferimento rappresenta un acconto
del totale programmato di 879 mila euro.
“A Ussita finalmente la ricostruzione avanza – commenta Castelli -. Grazie a un grande lavoro di squadra
con il Presidente Francesco Acquaroli, l’Usr e il sindaco Silvia Bernardini, ogni giorno prendiamo atto di
passi avanti nelle procedure o nei cantieri di questo splendido territorio. Dal cimitero monumentale, alle
case private e a intere frazioni, come nel caso di San Placido, siamo impegnati quotidianamente per far sì
che il buon lavoro avviato non si blocchi”.
“Un altro tassello di questo infinito puzzle che è la ricostruzione è stato messo al suo posto – dichiara il
sindaco Silvia Bernardini -. Con il decreto di oggi, anche a San Placido, una delle frazioni più antiche del
nostro comune, potrà partire la ricostruzione. Negli ultimi tempi sono sempre più chiari i segnali di una
ricostruzione che avanza finalmente nel modo giusto, e questo solo grazie alla capacità finalmente di fare
squadra. Un grazie speciale a chi come il Commissario Castelli ed il Presidente Acquaroli con i loro uffici
non cedono di un passo nel cammino per la ricostruzione”.
Gli interventi di San Placido sono programmati nell’ambito dell’Ordinanza speciale 16, dedicata alla
ricostruzione pubblica del Comune di Ussita.