Presentata in Regione la 28ª Giornata nazionale della Colletta alimentare. Un gesto da vivere. E da rivivere.
Ancona, 11 novembre 2024 – Sabato 16 novembre torna la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. L’iniziativa è stata presentata questa mattina ad Ancona, nella sede della Regione Marche, alla presenza del presidente Francesco Acquaroli, dell’onorevole Lucia Albano, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, degli assessori regionali Stefano Aguzzi e Chiara Biondi, del presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Nicola Baiocchi, della presidente della Fondazione Banco Alimentare Marche Ets Silvana Della Fornace, del direttore della Fondazione Banco Alimentare Marche Ets Salvatore Antonelli.
Nella giornata della Colletta alimentare, tutti potranno acquistare alimenti non deperibili per chi è in difficoltà, sostenuto dalle organizzazioni convenzionate con le 21 sedi regionali del Banco Alimentare. In un contesto di crescente povertà e riduzione delle scorte alimentari, questo gesto di solidarietà assume un valore ancor più significativo.
“È un’iniziativa – ha sottolineato il presidente Acquaroli – a cui va il plauso e la gratitudine da parte di tutti ed è un’esperienza di lunga data anche nella nostra regione, con numeri molto significativi che hanno risvolti molto rilevanti. Mi sento dunque di rivolgere un appello a partecipare a questa colletta ed allo stesso tempo di ringraziare per l’impegno portato avanti quotidianamente, perché attorno alla Colletta vi è un prima e un dopo, vale a dire tutto l’enorme lavoro che precede e poi segue questa giornata”. “Voglio inoltre evidenziare – ha continuato Acquaroli – il ruolo dei numerosi volontari che sono coinvolti e noi sappiamo benissimo che il volontariato nel nostro Paese costituisce un valore aggiunto”.
Più di 5.000 volontari in 390 supermercati delle Marche inviteranno all’acquisto di prodotti a lunga conservazione come olio, legumi e verdure in scatola, conserve di pomodoro, tonno, carne in scatola e alimenti per l’infanzia. Gli alimenti raccolti saranno distribuiti a oltre 290 enti partner – mense per i poveri, case-famiglia, centri di ascolto e unità di strada – per sostenere più di 43.000 persone in difficoltà nella regione Marche.
“Dal punto di vista personale – ha detto il sottosegretario Lucia Albano – sono anni che partecipo alla Colletta alimentare e l’ho fatto anche accompagnando molti studenti e ragazzi ad un gesto di civiltà e di solidarietà. Il senso poi della partecipazione nazionale è lo stesso che permea l’azione del Governo sin dal suo insediamento, che è stata quella di sostegno alle classi meno abbienti. Lo abbiamo fatto e lo facciamo ancora oggi in Manovra con uno stanziamento importante, 18 mld sui circa 30 mld complessivi, che sono dedicati al sostegno ai redditi più bassi, e anche attraverso altri interventi, come il rifinanziamento della card Dedicata a Te e del fondo per la distribuzione delle derrate alimentari. Infine, altra iniziativa, quella dei soggetti dell’economia sociale. Il tema dell’economia sociale è una delle deleghe che seguo ed è un tema importantissimo che rende la sussidiarietà uno degli elementi determinanti della nostra Costituzione e del nostro sistema economico”.
“Quest’anno è particolarmente importante – ha proseguito Silvana Della Fornace, presidente del Banco Alimentare Marche – poiché i bisogni nel nostro territorio continuano a crescere. Partecipare alla Colletta significa condividere un bisogno profondo e riscoprire il valore della solidarietà: fa bene a chi la fa”.
La Colletta rappresenta anche un’esperienza educativa per i giovani: “Sono molti gli istituti superiori che in tutte le province marchigiane aderiscono alla colletta con studenti e insegnanti. A Fabriano – ha raccontato Della Fornace – due Istituti Superiori, hanno ufficializzato un accordo con Banco Alimentare Marche per offrire agli studenti la possibilità di sperimentare la gratuità e la lotta allo spreco in occasione della colletta e non solo.”
Salvatore Antonelli, direttore della Fondazione Banco Alimentare Marche, ha sottolineato l’importanza della Colletta per la crescita della comunità: “Condividere rafforza i legami e consente al Banco Alimentare di portare avanti la sua missione. Nel 2023, grazie a donazioni e programmi di sostegno, siamo riusciti a distribuire nelle Marche oltre 3.600 tonnellate di cibo – l’equivalente di 140 tir che coprirebbero quasi 2 chilometri di strada. Ogni giorno raccogliamo eccedenze alimentari per gli enti caritativi del territorio e, con l’aiuto di aziende e società civile, contribuiamo a contrastare la povertà alimentare”.
L’edizione di quest’anno aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2024 indetta da Papa Francesco, ed è resa possibile grazie alla collaborazione con la Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli, Cdo Opere Sociali, Esercito, Aeronautica Militare, Associazione Nazionale Alpini, Associazione Nazionale Bersaglieri e Lions Club International. Numerose realtà locali supportano la Colletta nelle Marche, tra cui aziende e associazioni che contribuiscono con trasporti, donazioni e volontari.
Tra le principali catene di supermercati partecipanti nelle Marche aderiscono: Magazzini Gabrielli, Tigre, Oasi, Conad, Coal, Crai, Selex (L’Abbondanza, Arca, Cedi), Coop, Lidl, Eurospin, MD, Auchan e Famila.
Partner della Colletta Alimentare nelle Marche: Lions Club, Leo, Rotary Club, Rotaract, Soroptimist, Cif, Alpini, Croce Rossa, Caritas, Scout Agesci, Protezione Civile, 28° Regimento Pavia, Il 235º Reggimento addestramento volontari “Piceno” dell’Esercito Italiano ha sede presso la caserma “Emidio Clementi” di Ascoli Piceno, La Brigata Paracadutisti “folgore” di Carpegna, Aias, Associazione carabinieri, Acema spa, Cvm srl, Diesse Stuffed Dreams, Di Serio Valerio, Gallizioli Biancheria, Pascucci Vivai, Zolfanelli Impianti, Gulliver, Coop.T41a e T41b, D.P.A. Logistic srl, Ciccioli Helvia Recina Trasporti, Grottini, Autonoleggio Majani, Teknowool Adriatico, Poligrafica Bellomo, Nuova Freccia dell’Adriatico, Amazon.
Dal 16 al 30 novembre sarà inoltre possibile fare donazioni online. Per maggiori informazioni sui punti vendita aderenti e le modalità di donazione, è possibile consultare il sito: colletta.bancoalimentare.it
Per aderire rivolgersi alla segreteria del Banco Alimentare Marche: tel. 0721 32901, E mail: segreteria@marche.bancoalimentare.it e per fare il volontario: www.colletta.bancoalimentare.it
ALCUNI DATI SULLA FONDAZIONE NAZIONALE E BANCO ALIMENTARE MARCHE ETS
Il Banco Alimentare nasce in Italia nel 1989 dall’incontro tra Don Luigi Giussani e il Cav. Danilo Fossati, titolare della Star, che voleva evitare a tutti i costi lo spreco per rispondere al bisogno e alla povertà e condivideva la sua preoccupazione con Don Giussani. Con un piccolo gruppo di volontari, da quel dialogo è nata la Fondazione Banco Alimentare, con oltre 7.600 strutture caritative convenzionate e oltre 120.200 tonnellate raccolte nel 2023. Sono sempre di più le persone che chiedono aiuto per la spesa o per un pasto rivolgendosi alle strutture caritative che il Banco Alimentare sostiene in tutta Italia attraverso la rete di 21 organizzazioni territoriali. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono state 85.000 in più le richieste ricevute che hanno fatto salire a 1.750.000 le persone aiutate.
La Fondazione Banco Alimentare Marche Onlus nasce a Pesaro nel 1993 con l’obiettivo scaturito dall’incontro tra Mons. Luigi Giussani e il Cav. Danilo Fossati, titolare della Star: recuperare le eccedenze alimentari ancora commestibili e non più commercializzabili destinate al macero, per distribuirle gratuitamente a persone bisognose, attraverso enti assistenziali e caritativi convenzionati nel territorio. Ad oggi Il Banco Alimentare nelle Marche con oltre 70 volontari stabili nei due magazzini di Pesaro e San Benedetto del Tronto e nel punto logistico di Fabriano distribuisce il cibo a circa 300 enti caritativi e attraverso di loro risponde al bisogno di oltre 43.000 persone in stato di bisogno. Con la pandemia era emerso un aumento delle richieste di assistenza di oltre il 30% in tutta la Regione. Il dato della povertà alimentare è purtroppo ogni anno in crescita.
Progetto SITICIBO nelle Marche. Questa attività quotidiana di recupero e distribuzione di cibi cotti e freschi in eccedenza, nasce a Pesaro nel 2003. Grazie alla collaborazione di due importanti mense aziendali e di alcuni forni e pasticcerie nella città di Pesaro, ogni giorno con il mezzo refrigerato elettrico dedicato solo a questo e l’aiuto di 60 volontari, che si alternano, vengono ritirati un numero considerevole di pasti e portati immediatamente ai nostri enti caritatevoli residenziali convenzionati, fra cui AIAS, CASA MARIOLINA, CASA MARCELLINA, CASA ACCOGLIENZA “PROGETTO VITA”, CASA MOSCATI, IST. MAESTRE PIE VENERINI, CASA TABANELLI, IL TINGOLO, L’IMPREVISTO, COMUNITA’ AZOBE’, COMUNITA’ PAPA GIOVANNI XXIII del San Bartolo, CARITAS della Parrocchia di Loreto, PICCOLE ANCELLE DEL SACRO CUORE. SITICIBO si è sviluppata ed è in costante crescita anche nella GDO, che a fine giornata dona al Banco Alimentare frutta, verdura o eccedenze comunque edibili, ma non più vendibili in tutta la Regione Marche.
È entrato nel vivo il cantiere del nuovo presidio di Cagli
“È entrato nel vivo il cantiere per la realizzazione del nuovo presidio di Cagli con gli scavi di fondazione ed i lavori per il piano zero: è la dimostrazione che la rivoluzione della sanità marchigiana voluta dalla giunta Acquaroli procede spedita. A Cagli un investimento da 15 milioni di euro funzionale a realizzare la nostra visione di una sanità a rete diffusa sul territorio”.
Queste le parole dell’assessore regionale alle Infrastrutture ed all’Edilizia Sanitaria e Ospedaliera Francesco Baldelli a margine del sopralluogo di stamane presso il cantiere della nuova struttura in corso di edificazione a Cagli. Una struttura da 40 posti letto all’interno di un polmone verde nel segno della sostenibilità: i principi dell’Architettura del Benessere che l’Edilizia Sanitaria e Ospedaliera della Regione Marche ha fatto propri e sta mettendo in pratica in tutte le nuove strutture.
“Risolvere un problema a Cagli – continua l’assessore Baldelli -, gestire in questa parte del territorio un servizio sanitario, significa anche agevolare i servizi sanitari che vengono erogati da altre strutture ospedaliere come quelle del capoluogo di Pesaro o come quella di Fano, evitando quegli imbuti che stiamo vivendo quotidianamente nella nostra sanità regionale dovuti alla chiusura di tutti i presidi sul territorio fatta nel passato. Noi stiamo restituendo servizi al territorio e Cagli ne è la dimostrazione. Una struttura particolarmente moderna – conclude l’assessore Baldelli – che non solo sarà efficiente da un punto di vista energetico, ossia produrrà quell’energia di cui ha bisogno, ma che sarà in grado di continuare ad operare anche in caso di un evento sismico di notevole intensità in quanto realizzata con tecniche e soluzioni antisismiche di ultima generazione. Questa è la sanità del futuro che noi vogliamo restituire a tutta la nostra regione senza distinzione tra nord e sud, tra costa e entroterra, tra grandi e piccoli centri”.