DA RADIO 102 ALLA NIGERIA. LA STORIA DI GIANNI MASSARI

DA RADIO 102 ALLA NIGERIA. LA STORIA DI GIANNI MASSARI
Listen to this article

di Gianfranco Galiè

Come molti dei meno giovani sanno, nella seconda metà degli anni Settanta del secolo scorso, RADIO 102, terza emittente libera italiana e prima nelle Marche, raccolse intorno a sé quella che potremmo definire la meglio gioventù della San Benedetto di allora. Appassionati di politica, cultura e musica si dettero da fare nel costruire un mezzo di comunicazione alternativo (e spesso trasgressivo) a quelli ufficiali. L’età media era sui 25 anni essendo gli estremi costituiti da sedicenni e quarantenni. Quell’esperienza durò poco per tanti motivi, non ultimi il riflusso politico susseguente all’assassinio dell’on Moro e agli strascichi della stagione di piombo nonché il ritorno al privato, dopo tanto assemblearismo, con le nascenti tv e radio commerciali.

Molti componenti di Radio 102, che avevano rallentato gli studi per dedicare anima corpo e tempo a quell’esperienza, ripresero i loro percorsi individuali arrivando a conseguire brillanti risultati nei più svariati campi. C’è chi è approdato alla Rai per gestire programmi musicali di successo, chi alla politica diventando assessore alla Cultura della Regione Marche, chi ha fatto fortuna prima alle Maldive come operatore turistico e poi in Tailandia come imprenditore agricolo, chi in medicina diventando ginecologo o addirittura luminare di Anti Aging, chi nelle discoteche della costa adriatica con la musica d’intrattenimento. Tutti, in ogni caso, anche quelli che non sono diventati famosi, hanno dimostrato nel prosieguo della loro vita, la stessa sagacia e spirito d’avventura che ne avevano contraddistinto l’avventura radiofonica, sebbene oggi ci faccia bonariamente sorridere a ricordarli com’erano tanti anni fa, prima che prendessero inaspettati voli: ragazzi indaffarati con vinili, articoli di giornali, microfoni, biciclette sgangherate e occhi infossati per le levatacce mattutine o i notturni musicali. Personaggio sicuramente emblematico ed esemplificativo di questa vasta e varia umanità dai cervelli sempre in multiforme azione e dagli esiti stupefacenti è Gianni Massari.

Nato ad Ancona nel 1954, ma sambenedettese d’adozione essendosi stabilito nella nostra città in tenera età assieme alla famiglia di ferrovieri, nel 1976 approdò alla radio in qualità di factotum un anno dopo che venne irradiata nell’etere la prima trasmissione dalla sede di via Rossini al Paese Alto. In quel momento, oltre a esperti musicali ed esegeti politici e culturali, occorrevano persone capaci di fronteggiare i continui problemi tecnici, dai più banali a quelli più complessi, che gli esperti di cui sopra rifuggivano, non si sa se per snobismo o congenita imperizia. Gianni si dimostrò, con il suo dirompente entusiasmo, la persona giusta al posto giusto sebbene il suo vivace ingegno venisse a volte scambiato poco generosamente per impiastritudine, come quella volta che nell’aggiustare un cavo elettrico fece cadere addosso al conduttore del momento l’intera parete costituita da contenitori di uova. Si faceva perdonare tuttavia per un frenetico attivismo che andava dal riempire buchi mattinieri nel palinsesto radiofonico all’invenzione di programmi che ebbero un notevole successo di pubblico come quello di relazionare in diretta dalla Piazza della Verdura sui prezzi giornalieri degli ortaggi a quello in cui si costruivano Interviste Impossibili a illustri personaggi del passato.

In virtù della gratuità di viaggio su un tot di chilometri ferroviari (per merito del babbo) e della qualifica di tecnico factotum gli si metteva sotto braccio il balbuziente trasmettitore e lo si inviava in giro per l’Italia nei disperati tentativi di aggiustarlo. Per lo stesso motivo – e non certo per la sua competenza calcistica, sebbene da sedicenne fu anche il più giovane arbitro italiano del settore Dilettanti – venne inviato come tecnico e radiocronista alla prima trasferta della Samb (a Catanzaro) trasmessa per radio.

La sua permanenza alla radio non durò molto perché esigenze familiari, ma ancor più il suo indomito spirito d’avventura lo spinsero a imbarcarsi. Avendo conseguito il diploma di Allievo Capitano di Macchina presso un istituto tecnico, s’imbarcò su diverse navi e iniziò a girare il mondo. Mentre lavorava, accresceva le sue competenze e conseguiva la laurea in ingegneria elettronica. Tornato a San Benedetto nel 1982 a seguito di un grave incidente durante il lavoro in nave, mise su una società di Computer Hardware and Software, trovando anche il tempo di brevettare innovative strumentazioni da mettere a disposizione di industrie di mare e di terra. Nel 1992 entra a far parte della Danelec Limited, una compagnia nigeriana specializzata in servizi elettrici ed elettronici di cui oggi è General Manager, e inizia il suo progressivo inserimento nel tessuto sociale del Paese. Nel 2009 acquisisce la cittadinanza nigeriana tramite naturalizzazione. La sua partecipazione alla vita del Paese africano si amplia a dismisura e gli porta numerosi incarichi, premi e riconoscimenti. Per stenderne l’elenco occorrerebbero pagine e pagine per cui siamo costretti ad astenercene, ricordando tuttavia le ultime due onorificenze conseguite:

  • Corrispondente Consolare Consolato D’Italia Lagos per la zona Sud e Sud est Nigeria
  • Cavaliere della Stella d’Italia (insignito dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministero degli Esteri)

A 70 anni, insomma, Gianni Massari non ha esaurito il suo dinamismo. Continua a girare il mondo e a sviluppare le sue tante attività con lo stesso entusiasmo con cui a 20 anni contribuiva a fare di Radio 102 un luminoso esempio di comunicazione alternativa al servizio della comunità.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com