dalla Regione Marche

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giovedì 5 dicembre 2024  18:43

Beko: il presidente Acquaroli incontra sindacati e Rsu

E’ sempre altissima l’attenzione della Regione Marche sulla vicenda Beko. Dopo gli incontri di Fabriano e Comunanza e in attesa del vertice previsto al Mimit a Roma il 10 dicembre, appuntamento per cui la giunta ha deciso di posticipare anche la celebrazione della Giornata delle Marche, questo pomeriggio il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha incontrato a Palazzo Raffaello i sindacati e le Rsu dei lavoratori degli stabilimenti.
“Abbiamo fatto il punto con le forze sindacali, in vista del tavolo del 10 al Ministero, per fare muro insieme rispetto al piano industriale inaccettabile proposto da Beko – ha detto Acquaroli al termine dell’incontro -. Riteniamo essenziali due aspetti: preservare la capacità produttiva dell’azienda, guardando anche in prospettiva e garantire il mantenimento dei livelli occupazionali. Senza queste garanzie, il nostro sistema produttivo regionale rischia di perdere una risorsa strategica, con gravi ripercussioni sul tessuto economico e sociale, specialmente in un’area già fragile e che non ha capacità di riassorbimento occupazionale. Non possiamo ignorare le difficoltà di un contesto complesso e sofferente. La situazione della Beko rappresenta per noi una sfida cruciale: è una battaglia che non possiamo permetterci di perdere, perché in gioco c’è il destino del nostro territorio e di tante famiglie Quello delle sigle sindacali è stato un atteggiamento molto costruttivo e propositivo. Tutti noi abbiamo a cuore la tenuta dell’occupazione, la competitività di questi stabilimenti e della manifattura marchigiana che rappresenta un orgoglio e soprattutto rappresenta un valore irrinunciabile per tutte le nostre aree interne e per tutto l’indotto che coinvolge non solo Comunanza, Fabriano, Melano, ma anche le valli e un’area vasta molto più ampia di quanto si possa immaginare. La storia della manifattura industriale legata ad Indesit, a Whirpool e oggi a Beko – ha concluso il presidente – è una storia inscindibile dal futuro della nostra regione”.
giovedì 5 dicembre 2024  14:44

Presentato in Regione il progetto RADICI – Rete Attiva per il Domani: Insieme per una Comunità Integrata

Diciotto Enti del Terzo settore in rete, per un totale di oltre 800 tra circoli e sedi locali. Un programma articolato in 24 mesi, attorno a cinque aree di intervento (formazione; cittadinanza attiva; sostegno alle fragilità; sostenibilità e aree interne; giovani, sport e cultura) e ad azioni pilota innovative per realizzare interventi sperimentali di welfare comunitario. 2.777.210,40 euro di budget. Sono alcuni numeri di “R.A.D.I.C.I. – Rete Attiva per il Domani: Insieme per una Comunità Integrata”, il progetto finanziato dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che nei prossimi due anni vedrà protagonisti i territori delle cinque province marchigiane.

Il progetto è un unicum nel panorama regionale: si tratta, infatti, del primo esempio di co-programmazione e co-progettazione tra Regione Marche ed Enti del Terzo settore volto a promuovere innovazione, partecipazione e sviluppo comunitario. Una nuova modalità di collaborazione tra Pubblica amministrazione e Non profit, come sottolinea l’assessore regionale al Terzo Settore, Chiara Biondi. “Rete e innovazione – spiega – quale strategia per rispondere alle esigenze della comunità: è questo il grande pregio del progetto R.A.D.I.C.I. che, come evoca l’acronimo, si vuole radicare nel tessuto sociale, rafforzandolo, incentivando l’inclusione e promuovendo modelli sostenibili di sviluppo. Un supporto alle fragilità sociali, agli anziani, alle disabilità, alla povertà, con attenzione alle aree interne, promuovendo sostenibilità e coinvolgendo i giovani”. “Questo progetto – prosegue l’assessore Biondi – è un’opportunità importante e una best practice per la nostra regione, una modalità nuova di collaborazione con gli Enti del Terzo settore del nostro territorio, a partire dall’analisi e dalla condivisione dei bisogni, alla partecipazione attiva nei tavoli di co-progettazione, agli incontri sul territorio, per comprendere le necessità in termini di welfare. Un percorso virtuoso compiuto insieme, in maniera davvero partecipata”.

Per dare avvio al progetto, i 18 partner (Legambiente Marche Aps, Acli Marche Aps, Ada Marche Odv, Adiconsum Marche Aps, Aias – Sezione provinciale di Pesaro e Urbino, Anffas Marche Aps, Anpas Marche Odv, Anteas Marche Aps, Arci Marche Aps, Auser Marche Aps, Avis Marche Odv, Cds Marche Sud Odv, Fondazione Centro Servizi Caritas Jesina “Padre Oscar” Ets, Fondazione Vallesina Aiuta Ets, Fondazione Wanda di Ferdinando Ets, Associazione Pas Odv, Uici Marche Aps, Uisp Marche Aps) hanno costituito un’Associazione temporanea di scopo. “Saremo i portavoce – fa sapere Marco Ciarulli, presidente di Legambiente Marche, capofila dell’Ats – di un’esperienza di rete aggregante e innovativa. Ogni associazione ha una precisa vocazione ma, nel lavoro di squadra, gli obiettivi individuali troveranno punti di contatto, fino a diventare obiettivi comuni, permettendoci di realizzare attività in sinergia per dare supporto alle necessità delle comunità”.

Attraverso l’attuazione di servizi e azioni sperimentali, R.A.D.I.C.I. vuole provare a dare risposte, a diversi livelli, ai bisogni che emergono dai territori. Bisogni emersi e mappati nel corso di un’apposita campagna di ascolto che ha visto il coinvolgimento di 671 Ets. “Oggi – commenta il portavoce del Forum Terzo Settore Marche, Luigino Quarchioni –, prende il via una nuova stagione di collaborazione con la Regione Marche. Una stagione che potrà fungere da modello e stimolo anche per altri Enti pubblici marchigiani e grazie alla quale potremo continuare a dare con più forza risposte concrete ai bisogni delle comunità locali. Bisogni che, purtroppo, registriamo ogni giorno con sempre più frequenza e intensità dai nostri Ets impegnati in prima linea all’interno della comunità marchigiana”.

Il progetto si avvale della consulenza tecnica del Csv (Centro servizi per il volontariato) Marche Ets che ha supportato fin dalle prime fasi il percorso di co-programmazione e co-progettazione. “Offriamo la nostra competenza e la professionalità dei nostri operatori per rafforzare le funzioni tecniche della rete”, sottolinea il presidente del Csv Marche Ets, Simone Bucchi. “La nostra missione – continua – è quella di sostenere associazioni di volontariato e di promozione sociale e di qualificarne l’azione. Nel fare questo, ci accorgiamo di quanto il Terzo settore sia sempre più spesso chiamato a confrontarsi con bisogni sociali impellenti. La nostra speranza è che sostenendo le reti e le associazioni che fanno parte di R.A.D.I.C.I. queste possano rispondere efficacemente a tali bisogni”.

 

giovedì 5 dicembre 2024  15:52

“A scuola tira un’aria nuova”: l’assessore Baldelli al convegno di Fano sulla qualità dell’aria negli edifici scolastici

“Le Marche si confermano una regione pilota, sia in Italia che in Europa, per l’innovazione tecnologica al servizio della salute e del benessere. Durante la pandemia di COVID-19, mentre molti puntavano esclusivamente su misure restrittive, noi abbiamo creduto fermamente nella ricerca e nella tecnologia, mobilitando i nostri ingegneri per studiare soluzioni capaci di ridurre la trasmissione delle malattie aeree. È in questo contesto che è nata l’idea di utilizzare la ventilazione meccanica controllata”. Lo ha detto l’assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici  Francesco Baldelli aprendo il convegno “A scuola tira un’aria nuova: strategia Regione Marche e tecnologia Ventilazione Meccanica Controllata (VMC), per costruire il futuro in ambienti di qualità”, tenutosi presso la Mediateca Montanari di Fano.

“Le prime ricerche, come quelle condotte dalla Fondazione Hume sul sistema di ventilazione adottato nelle Marche – ha proseguito-, hanno dimostrato che, se correttamente applicata, questa tecnologia è in grado di abbattere la diffusione non solo del COVID-19 ma di tutti i virus a trasmissione aerea, con una riduzione fino all’80%. Questa soluzione avrebbe potuto evitare la chiusura delle scuole, garantendo ai nostri ragazzi la possibilità di continuare a studiare in presenza, mantenendo rapporti sociali fondamentali con i loro coetanei e insegnanti. La scuola, infatti, non è solo un luogo di apprendimento, ma un pilastro formativo essenziale per la crescita dei nostri giovani.

Oggi, la Regione Marche vuole estendere questo sistema innovativo non solo agli istituti scolastici, ma a tutti gli edifici pubblici. L’obiettivo è offrire alle nostre comunità ambienti più sicuri, sani e socialmente vivibili, dai municipi agli ospedali, garantendo un livello di tutela della salute mai raggiunto prima. Investiamo nel ‘Fattore Q’ – il fattore qualità, non solo nelle scuole ma anche negli ospedali con l’Architettura del Benessere. Stiamo investendo oltre un miliardo di euro per riformare la sanità di questa Regione e lanciarla finalmente, correggendo gli errori del passato, verso il 3º millennio”.

L’assessore ha poi sottolineato i risultati già ottenuti: con un investimento regionale di 10 milioni di euro, le Marche hanno dotato 2.500 aule di impianti di Ventilazione Meccanica Controllata, migliorando la qualità dell’aria per oltre 34mila studenti.

L’evento, organizzato dalla Regione in collaborazione con il Comune di Fano, è stato un importante momento di confronto sulle soluzioni innovative per la salubrità dell’aria nelle scuole. Finanziato dal Ministero della Salute nell’ambito del Piano Nazionale Complementare “Salute, Ambiente, Biodiversità, Clima”, il convegno rientra nel progetto necessARIA, che punta a migliorare la qualità dell’aria indoor negli edifici scolastici e nei luoghi di vita e di lavoro.

Numerosi i relatori intervenuti, provenienti da istituzioni di rilevanza nazionale, dal Ministero della Salute alle Università come la Politecnica delle Marche e la Cattolica del Sacro Cuore, oltre ai rappresentanti degli Ordini Professionali degli Ingegneri delle Marche.

Sono stati quindi presentati i primi risultati scientifici che confermano l’efficacia della VMC: questa tecnologia non solo migliora la salubrità e la sicurezza degli ambienti scolastici, ma riduce i livelli di CO2, aumentando attenzione e capacità di apprendimento negli studenti. Le Marche si confermano dunque pioniere nel monitoraggio e nella gestione di sistemi innovativi per la qualità dell’aria.

Infine, i benefici non si limitano alla salute. Come evidenziato da Marco Giuliani, docente di Economia Aziendale presso l’Università Politecnica delle Marche, la riduzione della diffusione delle patologie ha generato un significativo abbattimento dei costi per il Servizio Sanitario Nazionale e per il sistema produttivo, con effetti positivi per l’intera economia regionale.

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