San Benedetto del Tronto, 2025-02-08 – Riceviamo e pubblichiamo
<<Con preghiera di pubblicazione
Claudio Benigni
Ex segretario PD San Benedetto del Tronto SULLA SANITÀ QUALCUNO VUOLE ZITTIRE LA BOTTIGLIERI
Mi ero ripromesso (e tanto è stato) di rimanere terzo in occasione del congresso dell’Unione comunale di San Benedetto, visto che il mio personale auspicio era quello di avere un nuovo segretario che, nel preservare la sua autonomia, perseguisse l’unità del partito e gli interessi della comunità.
Ma le premesse non aiutano, visto che il non ancora proclamato segretario Marco Giobbi, senza informare e senza essere autorizzato dall’Unione Comunale di San Benedetto, ha incontrato il Sindaco Spazzafumo consegnandogli, dicono i bene informati, persino un documento.
Un documento col quale Giobbi sembrerebbe aver chiesto di assegnare un qualsiasi assessorato alla consigliera Bottiglieri affinché si venga a liberare un posto nell’emiciclo per il primo dei non eletti del Partito Democratico, ovvero il suo amico Iacopo Zappasodi. Un tentativo non nuovo, stantio e che fu già fortunatamente sventato alla vigilia del mandato Spazzafumo con un confronto interno al partito e alla coalizione di cui vado fiero, un tentativo maldestro orchestrato dalla dirigenza provinciale dell’epoca, che evidentemente (sic!) ha deciso di riprovarci.
Al di là della veridicità e dell’opportunità di questa manovra che sarebbe grave per le sue inevitabili conseguenze, devo confessare che mi ha anche sorpreso nei giorni scorsi il silenzio assordante del PD di San Benedetto riguardo all’ultima beffa con cui il governo regionale ha tolto la centralità al Punto Nascite dell’Ospedale Madonna del Soccorso per assegnarlo senza alcuna motivazione tecnica al Mazzoni di Ascoli. Ad eccezione della consigliera Bottiglieri che ha contestato insieme a pochi altri la scellerata scelta (lottando peraltro come una leonessa durante tutto il suo mandato sui temi sanitari), nessuno ha proferito mezza parola, né il neo segretario e né l’imperituro Circolo Sanità, sempre pronto sul tema.
Un intervento quello di Giobbi, di cui si è sentita la mancanza, perché mentre con la mano destra si lanciava appelli sul campanilismo, giustamente da evitare, con la mano sinistra il segretario provinciale Francesco Ameli, ha cercato di intestarsi il risultato del Punto Nascite di Ascoli che a suo modo di vedere è figlio non tanto degli strepitii di Castelli o Fioravanti quanto delle sue indovinate azioni mosse a Capogruppo nel Consiglio comunale di Ascoli. Una posizione non condivisibile a dispetto dei numeri e dei santi, ma soprattutto miope visto il suo intento di candidarsi alle prossime elezioni regionali. Homo faber fortunae suae, diceva il saggio.
In qualche modo capisco, invece, le difficoltà del segretario Giobbi. É rimasto fermo, con molta probabilità, per non andare contro Ameli del quale è stato ed è tuttora braccio destro, ma non difendere l’operato della Bottiglieri e soprattutto la dignità dei sambenedettesi è un errore da penna rossa.
Spero dunque che sia dipeso solo dall’effetto jet lag della sua vacanza e che voglia rimediare, ma come inizio non è stato in tutta franchezza il massimo.
Laddove invece il tentativo di “sostituzione” fosse appurato, l’esordio di Marco Giobbi risulterebbe davvero pessimo per essere riuscito nel miracoloso capolavoro di trasformare un terzo di Consigliera Comunale in una Consigliera di Nuovi Orizzonti Sambenedettesi.
E dunque per una volta tanto prego che il buongiorno non si veda dal mattino.>>
Ma le premesse non aiutano, visto che il non ancora proclamato segretario Marco Giobbi, senza informare e senza essere autorizzato dall’Unione Comunale di San Benedetto, ha incontrato il Sindaco Spazzafumo consegnandogli, dicono i bene informati, persino un documento.
Un documento col quale Giobbi sembrerebbe aver chiesto di assegnare un qualsiasi assessorato alla consigliera Bottiglieri affinché si venga a liberare un posto nell’emiciclo per il primo dei non eletti del Partito Democratico, ovvero il suo amico Iacopo Zappasodi. Un tentativo non nuovo, stantio e che fu già fortunatamente sventato alla vigilia del mandato Spazzafumo con un confronto interno al partito e alla coalizione di cui vado fiero, un tentativo maldestro orchestrato dalla dirigenza provinciale dell’epoca, che evidentemente (sic!) ha deciso di riprovarci.
Al di là della veridicità e dell’opportunità di questa manovra che sarebbe grave per le sue inevitabili conseguenze, devo confessare che mi ha anche sorpreso nei giorni scorsi il silenzio assordante del PD di San Benedetto riguardo all’ultima beffa con cui il governo regionale ha tolto la centralità al Punto Nascite dell’Ospedale Madonna del Soccorso per assegnarlo senza alcuna motivazione tecnica al Mazzoni di Ascoli. Ad eccezione della consigliera Bottiglieri che ha contestato insieme a pochi altri la scellerata scelta (lottando peraltro come una leonessa durante tutto il suo mandato sui temi sanitari), nessuno ha proferito mezza parola, né il neo segretario e né l’imperituro Circolo Sanità, sempre pronto sul tema.
Un intervento quello di Giobbi, di cui si è sentita la mancanza, perché mentre con la mano destra si lanciava appelli sul campanilismo, giustamente da evitare, con la mano sinistra il segretario provinciale Francesco Ameli, ha cercato di intestarsi il risultato del Punto Nascite di Ascoli che a suo modo di vedere è figlio non tanto degli strepitii di Castelli o Fioravanti quanto delle sue indovinate azioni mosse a Capogruppo nel Consiglio comunale di Ascoli. Una posizione non condivisibile a dispetto dei numeri e dei santi, ma soprattutto miope visto il suo intento di candidarsi alle prossime elezioni regionali. Homo faber fortunae suae, diceva il saggio.
In qualche modo capisco, invece, le difficoltà del segretario Giobbi. É rimasto fermo, con molta probabilità, per non andare contro Ameli del quale è stato ed è tuttora braccio destro, ma non difendere l’operato della Bottiglieri e soprattutto la dignità dei sambenedettesi è un errore da penna rossa.
Spero dunque che sia dipeso solo dall’effetto jet lag della sua vacanza e che voglia rimediare, ma come inizio non è stato in tutta franchezza il massimo.
Laddove invece il tentativo di “sostituzione” fosse appurato, l’esordio di Marco Giobbi risulterebbe davvero pessimo per essere riuscito nel miracoloso capolavoro di trasformare un terzo di Consigliera Comunale in una Consigliera di Nuovi Orizzonti Sambenedettesi.
E dunque per una volta tanto prego che il buongiorno non si veda dal mattino.>>