Le Marche prima regione italiana con un “Piano di adattamento al cambiamento climatico”
L’Assemblea Legislativa ha approvato il “Piano regionale di adattamento al cambiamento climatico” (PRACC), un’iniziativa innovativa promossa dall’assessorato all’Ambiente guidato da Stefano Aguzzi. Le Marche diventano così la prima regione italiana a dotarsi di un piano strutturato per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici.
Il PRACC traccia un quadro aggiornato dei cambiamenti climatici già in atto nelle Marche, tra cui l’aumento delle temperature, le variazioni nella distribuzione delle precipitazioni e la crescente frequenza di inondazioni marino-costiere. Attraverso modelli scientifici delinea possibili scenari futuri. Descrive inoltre l’impatto su diversi fattori e risorse – territoriali, ambientali, sociali ed economici – individuando criticità, vulnerabilità e rischi chiave. Su queste basi sviluppa azioni concrete per contrastarne gli effetti negativi.
“Il Piano – ha detto Aguzzi – è il risultato del coinvolgimento trasversale di strutture tecniche inter assessoriali ed individua un pacchetto di misure per affrontare in una logica di adattamento gli impatti diretti sulle persone e sulla salute, la disponibilità di risorse come l’acqua e le produzioni agricole e gli effetti a volte devastanti sul territorio marchigiano. Un piano innovativo che evidenzia la visione di sviluppo sostenibile della Regione, individuata nella Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile”.
Viene offerta una visione complessiva delle dimensioni coinvolte dai cambiamenti climatici, grazie a una governance operativa multi-settore, alla collaborazione con enti di ricerca e università, e a un percorso di partecipazione che ha coinvolto stakeholder e cittadini marchigiani. Internamente alla Regione, diverse strutture hanno contribuito alla definizione del Piano.
“Il PRACC – ha spiegato l’assessore Aguzzi – è uno strumento chiaro, flessibile e dinamico organizzato in un testo principale sintetico che rimanda a specifiche appendici di approfondimento. Individua un quadro climatico della Regione in cui sono già evidenti i cambiamenti in atto: incremento di temperatura, modifiche della distribuzione stagionale delle piogge, incremento di effetti di inondazioni marino costiere, e simili. Rispetto a questo quadro vengono rappresentati possibili scenari climatici futuri attraverso modelli scientifici di riferimento che evidenziano un sostanziale aggravamento della situazione attuale”.
Con questo importante passo, le Marche si pongono all’avanguardia a livello nazionale, dimostrando un forte impegno nella lotta al cambiamento climatico e nella tutela del proprio territorio e della qualità della vita dei suoi cittadini.
“Il gioco di squadra tra tutti gli attori coinvolti nella definizione del Piano – ha concluso Aguzzi – ha permesso di concretizzare un impegno comune per rendere la Regione Marche più resiliente e preparata ad affrontare le sfide future”.
Mitigazione rischio idrogeologico: dal MASE 38 milioni per interventi sul territorio regionale
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha destinato circa 38 milioni di euro alla Regione Marche per un piano dettagliato di interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, nell’ambito della programmazione delle risorse MASE 2024. Il piano, proposto dalla Regione, prevede un investimento complessivo di 37.745.812 euro, interamente assegnato a vari progetti prioritari e ordinari in tutto il territorio regionale.
“Sin dall’inizio della nostra amministrazione abbiamo considerato la tutela del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico una priorità a cui abbiamo destinato ingenti risorse – ha affermato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – voglio ringraziare il Governo e il Ministero per l’Ambiente perché, condividendo questo piano, ci permettono di intervenire su numerose situazioni sul nostro territorio che richiedevano attenzione e investimenti. È sempre più necessario agire per la manutenzione del territorio anche a causa dei più frequenti eventi calamitosi che stanno avvenendo”.
“Il Governo nazionale si è dimostrato attento alle esigenze dei nostri Comuni assegnando alle Marche una somma importante, molto più cospicua di quanto non avvenisse in passato, garantendo interventi mirati e prioritari per la sicurezza – così l’assessore alla Difesa del Suolo e della Costa Stefano Aguzzi – una parte di queste risorse è stata destinata alla difesa della costa, un tema sul quale, insieme alla mitigazione del rischio idrogeologico, stiamo investendo molto con l’obiettivo di realizzare sui territori quegli interventi attesi e necessari per una maggiore prevenzione”.
Gli interventi previsti e gli importi richiesti sono:
1) Consolidamento del versante in frana a Rosora (AN): con un investimento di 1,8 milioni di euro, questo progetto esecutivo mira a mitigare i rischi derivanti da frane nel territorio.
2) Cassa di espansione sul fiume Misa a Ostra Vetere (AN): uno studio preliminare prevede un’opera da 6 milioni di euro, destinata a contenere le esondazioni.
3) Completamento delle casse di espansione del bacino Rio Scaricalasino a Osimo (AN): per un importo di 8 milioni euro, si punta a rafforzare le infrastrutture di contenimento delle acque.
4) Interventi urgenti a Rotella (AP) per consolidare e ripristinare il versante sud del capoluogo, con un budget di 2,3 milioni di euro.
5) Lavori di ripristino officiosità idraulica (capacità di portata attraverso lavori di pulizia) del fiume Chienti a monte del Comune di Tolentino (MC) con risorse per 2,9 milioni al Comune di Belforte del Chienti.
6) Interventi di sistemazione e messa in sicurezza del versante sud di M.te Sassotetto a Bolognola (MC) per 500 mila euro.
7)Interventi di mitigazione del rischio idraulico sul fosso Marganetto alla confluenza con il fiume Aspio nel Comune di Ancona per 10,8 milioni di euro.
8) Intervento di stabilizzazione sul versante della SP 94 Monterolo nel Comune di Pergola (PU) per 700 mila euro.
9) Rinfoltimento delle scogliere sommerse a Ponte Sasso, Fano (PU): un progetto prioritario con un costo di 3,8 milioni di euro, mirato a contrastare l’erosione costiera.
10) Riassetto dell’area del fiume Potenza a Castelraimondo (MC), finanziato con 782.823 euro, che mira a coniugare sicurezza idraulica e valorizzazione territoriale.
F.s.e: fondi del Pnrr per un nuovo portale, ma anche formazione e comunicazione. La Regione continua a investire per lo sviluppo del fascicolo sanitario elettronico
Il PNRR mira proprio, attraverso i suoi investimenti, ad arricchire e armonizzare i F.S.E. regionali rendendoli interoperabili e connettendo tra loro le infrastrutture digitali. Il F.S.E può contenere lettere di dimissione ospedaliera; prescrizione farmaceutica; prescrizione specialistica; referti di laboratorio e di radiologia o specialistico ambulatoriale; verbali di pronto soccorso; un profilo sanitario sintetico; documenti di erogazione delle prestazioni specialistiche o di erogazione di farmaci; referti di anatomia patologica; certificazioni vaccinali; certificato digitale Covid-19 (accesso e download); il taccuino personale dell’assistito; la propria cartella clinica e lettere di invito a screening, vaccinazioni e percorsi di prevenzione.
Attualmente sono disponibili 6.900.615 € utilizzabili per il potenziamento del FSE e compresi nei fondi PNRR assegnati alla Regione; con questo investimento la Regione prevede entro il primo trimestre 2025 la pubblicazione del nuovo portale FSE che potrà finalmente dare visibilità a tutto il lavoro di reingegnerizzazione della piattaforma iniziato da tempo ma che, a differenza dei lavori strutturali e di edilizia dove i progressi sono tangibili, può essere apprezzato solo attraverso i numeri. Gli stessi numeri che testimoniano il lavoro “dietro le quinte”: nell’ultimo anno sono stati infatti indicizzati più di 52.400.000 documenti con 1.323.666 cittadini che hanno avuto almeno un documento sanitario indicizzato, a dimostrazione del lavoro svolto sui sistemi di alimentazione e di memorizzazione dei documenti. Oltre a questo i 6.900.615 € saranno utilizzati per l’adeguamento di tutti gli applicativi sanitari agli standard della nuova versione del F.S.E. nazionale attualmente in fase di completamento, e per il completamento dei canali di alimentazione del F.S.E. , che comprendono anche i centri privati che erogano assistenza sanitaria.
“Stiamo lavorando per innovare la sanità e potenziare il Fascicolo Sanitario Elettronico dopo anni di inerzia e scarsi investimenti – dichiara il vicepresidente della giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -. Si tratta di un cambiamento epocale che richiede di essere accompagnato da un percorso di formazione rivolto ai medici e da campagne di informazione e sensibilizzazione volte a far comprendere ai cittadini l’utilità del Fascicolo Sanitario Elettronico. L’impegno di questa Giunta è indirizzato a rendere la sanità più vicina ai cittadini e più moderna, la tecnologia è uno dei pilastri strategici del Piano socio sanitario regionale per raggiungere questi obiettivi”.
I dati del Forum Risk Management di Arezzo, elaborati dalla Fondazione Gimbe, sulla completezza e l’utilizzo del F.S.E. nelle Regioni italiane nel 2024, confermano la necessità di lavorare per migliorare l’alfabetizzazione digitale e la consapevolezza dell’utilità del F.S.E. da parte dei cittadini da un lato ma anche dei professionisti sanitari dall’altro.
L’investimento dei fondi PNRR è destinato anche a potenziare la formazione dei MMG, dei PLS e dei medici specialisti delle aziende sanitarie alla consultazione del F.S.E., atteso che i medici rivestono un ruolo fondamentale per sensibilizzare i cittadini e dissipare quei timori legati alla privacy dei dati personali, ostacolo rilevante all’adozione diffusa (e consapevole) del F.S.E.. Sono a disposizione 3.608.643 € dei Fondi PNRR per la formazione e altrettanti 3.608.643 € per la comunicazione. Nel 2024 (da giugno a dicembre) è stato erogato un corso di formazione hub del F.S.E. 2.0 “Formazione ai Formatori”, indirizzato ai dirigenti che lavorano in ambito sanitario. Inoltre, è stato avviato un piano di formazione spoke con corsi rivolti ai professionisti del laboratorio analisi e della radiologia. Entro il secondo semestre 2025 sarà avviata la formazione ai MMG, PLS e Medici specialisti. Con il Piano Formativo Regionale 2025-2027 (PFR) recentemente approvato dalla giunta regionale, si investirà ancora di più sulla formazione dei professionisti sanitari, in particolare sulla digitalizzazione, l’integrazione dei servizi socio sanitari, su F.S.E. e telemedicina.
Attraverso il nuovo portale F.S.E. e i social network saranno anche attivate campagne di informazione e sensibilizzazione dei cittadini.